Un oppositore al polisario denuncia la "repressione sistematica" nei campi di Tindouf
Un oppositore al
polisario denuncia le gravi violazioni dei diritti dell'uomo perpetrate nei
campi di Tindouf, Sud dell'Algeria, e la "repressione sistematica" di
cui sono vittime le popolazioni sequestrate, riporta, venerdì, il giornale online
spagnolo, «nouscatalans.cat».
"Ogni giorno, sono numerose
le voci che si alzano nei campi di Tindouf contro il polisario che controlla
con una mano di ferro la popolazione", sottolinea il giornale, citando i
propositi dell'oppositore Abdi Ami Omar che denuncia "la repressione
sistematica esercitata dai dirigenti del polisario e l'eliminazione fisica
degli oppositori" alla loro politica.
Abdi Ami Omar ritorna sul caso da
suo fratello, Bechri Sidahmed Zein, 23 anni, che fu assassinato dai membri del
polisario in febbraio scorso dopo avere messo a nudo le pratiche della banda di
Mohamed Abdelaziz, durante delle manifestazioni organizzate nei campi per
denunciare il "regime corrotto"
del polisario.
Abdi Ami Omar, un artista che si
trova attualmente a Barcellona per procurarsi il sostegno delle associazioni e
delle formazioni politiche spagnole, in vista di delucidare le circostanze
della morte di suo fratello, ha dichiarato a "nouscatalans.cat" che questo ultimo "era stato minacciato
pubblicamente di liquidazione" dai
membri del polisario. L'oppositore saharawi, a questo riguardo, ha qualificato
di "corrotta" la direzione del
polisario che "si arricchisce attraverso la deviazione degli aiuti
internazionali destinati alle popolazioni"
sequestrate di Tindouf, ha detto.
In questo contesto, il giornale
ricorda la querela depositata dalla famiglia di Bechri Sidahmed Zein presso parecchie
organizzazioni di cui Amnesty International, l'ONU ed il Parlamento europeo, chiedono
l'apertura di un'inchiesta sulle circostanze dell'assassinio di suo figlio dai torturatori
del polisario. Abdi dice di avere paura anche per la sicurezza della sua famiglia
che si trova ancora nei campi di Tindouf e che fa l'oggetto di sevizie e di
repressione da parte della direzione del polisario, denunciando che sua madre e
sua zia siano state incarcerate già per avere richiesto la verità su questo
omicidio.
Durante il suo soggiorno a
Barcellona, Abdi Ami Omar allo avuto parecchi contatti coi rappresentanti di
associazioni e di formazioni politiche, particolarmente il segretario incaricato
dell'immigrazione del partito della Convergenza democratica di Catalogna, Angel
Colom, qui ha richiesto l'apertura di un inchieste seria dalla comunità
internazionale" sui casi di Bechri Sidahmed Zein.
Per lo stesso obiettivo, ha
incontrato anche il segretario di immigrazione e nuova cittadinanza del Partito
socialista catalano (PSC), Josep Maria Sala che ha messo avanti l'importanza di
avere delle notizie su ciò che accade nei campi di Tindouf, notando che non
bisogna accontentarsi unicamente della versione trasportata dal polisario.
La pubblicazione spagnola si fa,
peraltro, l'eco del documento confidenziale della direzione del movimento
separatista che vieta le manifestazioni durante il soggiorno della delegazione
del Fondazione Robert Kennedy nei campi di Tindouf.
Questo
documento, ricorda il giornale, rivela che Mohamed Abdelaziz ha ordinato la
presa di tutte le misure necessarie per evitare ogni genere di manifestazioni e
di sit-in nei campi, in particolare davanti alla sede della segreteria generale
del polisario, chiedendo l'imposizione del coprifuoco e la restrizione della
libertà del movimento durante la visita di questa missione americana dei
diritti dell'uomo.