sabato 29 giugno 2019

PRINCIPE EREDITARIO MOULAY EL HASSAN INAUGURA TANGER MED 2, PRIMO PORTO MEDITERRANEO


Il Principe Ereditario del Marocco, Moulay El Hassan, in rappresentanza del Re Mohammed VI, ha presieduto ieri alla provincia Fahs Anjra, Regione di Tangeri - Tetouan  - Al Hoceima, la cerimonia delle operazioni portuali di Tanger Med 2, una piattaforma che posiziona Tanger Med come primo polo portuale nel Mediterraneo.
Questo nuovo porto, che comprende due nuovi terminal a container con una capacità aggiuntiva di 6 milioni di container TEU, rafforzerà ulteriormente la posizione del Tangier Med Port Complex come hub di riferimento, in Africa e nel mondo, per i flussi di logistica e commercio internazionale, con una capacità totale di oltre 9 milioni di contenitori.
Così la nuova infrastruttura consolida l'ancoraggio del Regno del Marocco nello spazio euro-mediterraneo e nel suo ambiente magrebino e arabo, rafforzando la sua vocazione di polo di scambio tra Europa e Africa, il Mediterraneo e l'Atlantico, e allo stesso tempo, rafforzare il suo ruolo centrale come partner attivo nel commercio internazionale e ben integrato con l'economia mondiale.
La cerimonia di lancio ufficiale di operazioni portuali del Porto Tanger Med 2 è iniziata con la proiezione di un filmato istituzionale che mette in evidenza le varie fasi di attuazione del Complesso di Tangeri Med e l'impulso del Re Mohammed VI nella realizzazione di questo progetto proficuo per il nord del Marocco. Il progetto offre a questa regione un solido quadro economico, un livello internazionale e delle zone franche, consentendole di sviluppare il suo ricco potenziale e farne un modello di sviluppo regionale integrato.
Il Presidente dell'Agenzia Speciale Tangeri-Mediterraneo, Fouad Brini ha sottolineato la pertinenza della visione originale che Mohammed VI ha avuto per questo progetto strategico e la giusta scelta di posizionarlo sullo Stretto Gibilterra, all'incrocio delle rotte marittime, facendo sapere che Tanger Med è riuscita a collegare il Marocco a 77 paesi e 186 porti, contribuendo così a inserire il Regno sulla scena marittima internazionale e ad elevarlo dall'83° al 17° posto nella classifica della Conferenza delle Nazioni Conferenza delle Nazioni Unite per il Commercio e Sviluppo (CNUCED).
Questo progetto strutturale comprende anche diversi parchi commerciali che hanno visto l'installazione di oltre 912 aziende, nei settori industriale, logistico e dei servizi, e hanno consentito la creazione di oltre 75.000 posti di lavoro diretti.
Brini ha quindi presentato i risultati di Tanger Med e le prospettive per il suo sviluppo entro il 2025. In tale contesto, ha presentato un ambizioso nuovo programma di investimenti di 9 miliardi di dirham che mira a rafforzare la competitività della logistica marocchina e continentale e contribuisce a promuovere il ruolo del Marocco come attore principale nei corridoi logistici mondiali.
Come parte della spinta in corso per Tanger Med, questo programma include estensioni della capacità di elaborazione del porto e lo sviluppo di nuove zone di facilitazione per sostenere la crescita delle esportazioni marocchine, industriali e agricole.
Questo ritmo di sviluppo che conosce la regione settentrionale del Regno, una vera e propria terra di opportunità, sperimenta una accelerazione con il nuovo ambizioso progetto della Mohammed VI Tangeri City Tech, il cui sviluppo sarà in perfetta sinergia con i progetti portuali e logistici da Tangeri Med.
Da parte sua, il presidente del gruppo esecutivo AP Moller Maersk, l'operatore responsabile delle operazioni di terminale, ha reso omaggio alla visione di Mohammed VI dall'inizio del progetto e ha confermato la rinnovata fiducia attraverso il loro impegno per l'investimento di quasi 10 miliardi di dirham nel nuovo porto di Terminal Tanger Med 2 che utilizza le migliori tecnologie e sarà uno dei più strategici a livello mondiale per il principale Maersk marittimo del mondo.

venerdì 21 giugno 2019

Gruppo francese Peugeot rafforza ecosistema “Made in Morocco” a Kenitra


È una grande giornata all’”Atlantic Free Zone” in provincia di Kenitra in Marocco! Il Re Mohammed VI ha presieduto giovedì la cerimonia d'inaugurazione dell'ecosistema del gruppo automobilistico francese Peugeot “PSA”, un progetto che stimola lo sviluppo del settore nazionale dell’automobile e illustra l'eccellenza del “Made in Morocco”.
Cosi, il Sovrano ha inaugurato la nuova fabbrica del Gruppo PSA, di una capacità di produzione annuale di 100.000 veicoli e motori associati, e ha dato l’avvio dei lavori d'estensione di questo complesso industriale di ultima generazione, la cui capacità di produzione sarà raddoppiata prima del 2023 e genererà 4.000 posti di lavoro.
Il ministro marocchino dell'industria, del Commercio, dell'investimento e dell'Economia Digitale, Moulay Hafid Elalamy ha sottolineato che “grazie all'impulso decisivo e all'Alta sollecitudine del Sovrano, le infrastrutture, la fabbrica di PSA e le fabbriche dei suoi subappaltatori sono state realizzate in condizioni convenute ed in termini prescritti” ovvero quattro anni dopo la firma della convenzione strategica, il 19 giugno 2015, tra lo Stato Marocchino ed il Gruppo PSA.
Stando alle parole d’Elalamy, il Gruppo francese PSA ha investito 3 miliardi di dirham e prevede di investire altrettanto nei suoi futuri progetti in Marocco. Quella di Kenitra è stata orientata per produrre veicoli termici ed elettrici, consolidando così l'ambizione industriale del Regno e la volontà del Re Mohammed VI di trasformare il Marocco in un modello al livello del Continente africano in materia dello sviluppo sostenibile. I risultati registrati sono sostanziali: 27 nuove fabbriche di 10 nazionalità già installate nella zona, con la presenza del Centro di R&S che ha assunto 2.300 dipendenti, di cui 85% sono ingegneri.
La PSA usufruisce della dinamica di sviluppo locale, con l’attiva Linea ad Alta Velocità Ferroviaria che permette oggi di collegare Kenitra e il porto Tanger Med, e la nuova riforma della formazione professionale che permetterà di migliorare la competitività degli ecosistemi industriali.
Da parte sua il vicepresidente di PSA per Medio Oriente e Nord Africa, Jean-Christophe Quemard, ha spiegato che la visione portata avanti dal Re per “sviluppare ecosistemi economici efficienti è d'ora in poi una realtà per il gruppo PSA con tutte le sue componenti, a cominciare con la più importante: la formazione professionale degli uomini e delle donne che faranno il futuro dell'industria automobilistica con la promessa di carriere ricche nell'ambito di questo settore in Marocco”.
Per Quemard il Marocco è, più che mai, “nel centro della strategia di crescita del gruppo PSA, che appare oggi fra i produttori di automobili più efficienti al mondo”, “è proprio in Marocco che nostro gruppo ha scelto di stabilire il suo centro di decisione Regionale, di sviluppare un centro di ricerca e sviluppo integrato nella rete mondiale di R&S del gruppo PSA”.
Le esportazioni dell’ecosistema marocchino, in cui lavorano 189.600 persone, si sono raddoppiate tra  2013 e 2018, passando da 31,7 miliardi dirham a 65,1 miliardi dirham, portando tuttavia l'industria automobilistica al primo posto nel settore d’esportazione del Regno per il quarto anno consecutivo.
Alla cerimonia è stato presentato il modello Peugeot 208, prodotto a Kenitra.
Hanno partecipato all’evento i rappresentanti del gruppo PSA; Xinglong Mei, vicepresidente del gruppo cinese “CITIC DICASTAL”; Hirai Yoshinori, vicepresidente del gruppo giapponese ASAHI Glass CO (AGC); Hakim Abdelmoumen, direttore generale di AGC-Induver Automotive, un'unità industriale d'alleanza tra il gruppo giapponese AGC e la società marocchina Induver; Rachid Rahmouni responsabile di Nord Africa al gruppo francese “FAURECIA”.


giovedì 13 giugno 2019

MEDAGLIA INTERNAZIONALE ELLIS ISLAND HONORS SOCIETY 2019 CONFERITA AL RE MOHAMMED VI


Il Re del Marocco, Mohammed VI, ha ricevuto l’onorificenza 2019 assegnata dalla “Ellis Island Honors Society”, in riconoscimento delle sue azioni e degli sforzi compiuti nella lotta contro la povertà e la precarietà.
Si tratta di una prestigiosa medaglia d’onore consegnata al Capo di Stato marocchino perché ha lavorato per insegnare le nuove generazioni i valori dell'educazione ambientale.
Il riferimento è anche all'adesione del Marocco a varie iniziative che interessano il settore della difesa dell’ambiente, come ad esempio la ratifica dell'Accordo sul clima di Parigi, il lancio, in occasione della COP22 organizzata in Marocco, dell'iniziativa per l’Adattamento dell’Agricoltura Africana (AAA), sostenuta da 25 paesi africani e della FAO, volta a ridurre l'insicurezza alimentare e la vulnerabilità dell’Africa e della sua agricoltura dovute ai cambiamenti climatici.
Inoltre, è stata premiata la creazione della Fondazione sull’ambiente che ha permesso al Marocco sotto la guida del Sovrano di posizionarsi come precursore nelle politiche delle energie rinnovabili puntando sulle fonti verdi per trasformare l’energia pulita rinnovabile per uno sviluppo sostenibile e duraturo. Il Paese ha raggiunto una maggior indipendenza energetica allontanandosi piano piano dai livelli di export di risorse energetico.
Questo riconoscimento della “Ellis Island Honors Society” si estende, inoltre, alle iniziative del Sovrano finalizzate alla riforma dei centri penitenziari e alla protezione e reinserimento dei detenuti nella società dopo la loro libertà.
La “Ellis Island Honors Society” creata nel 1986 prende nome della isola Ellis Island dove si trova la famosa statua della libertà New York, ha per missione di onorare e di preservare la diversità e promuovere la tolleranza, il rispetto e la comprensione tra gruppi religiosi e etnici.
Da ricordare che la medaglia di questa istituzione americana è stata assegnata a sette presidenti americani: Richard Nixon, Gerald Ford, Jimmy Carter, Ronald Reagan, George H.W Bush, Bill Clinton, e Donald Trump.