domenica 15 febbraio 2015

Giornata internazionale sul Bambino Soldato: Partecipazione delle ONG marocchine e afro europee alla conferenza nel Senato

Intervento di Yassine Belkassem Coordinatore RACMI e FAT alla conferenza nel Senato in occasione della Giornata internazionale sul Bambino Soldato: “Comunicando con grande piacere, oggi, con la conferenza stampa nella sala del Senato della Repubblica Italiana in questa giornata internazionale sui bambini Soldato vorremo ringraziare e apprezzare molto le attività uniche e di avanguardia avviate dall’associazione DOKITA, in Africa a favore dei bambini.
Apportiamo. Inoltre, che in questa ricorrenza internazionale le associazioni africane ed europee hanno organizzato un Sit In simbolico davanti alla Parlamento italiano per lanciare allarme sulla situazione dei bambini arruolati nelle forze armate statali e nei gruppi ribelli, separatisti e terroristici non statali.
In seguito vorremo consegnare e aggiungere negli atti dell’evento di DOKITA questa nostra lettera aperta di: Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia (RACMI), Federazione Africana in Toscana (FAT), Organisation Colombe Blanche, Associazione Donne e Diritto, Alliance des Sahraouis Marocains en Europe.”

Lettera aperta afro - europea nella giornata mondiale del bambino Soldato

Roma, 12 febbraio 2015
Oggi, 12 febbraio, si celebra la giornata internazionale del Bambino Soldato, per denunciare una piaga particolare che persiste in 23 paesi dove sono sfruttati migliaia di bambini dalle forze statali o dai gruppi armati, sotto gli occhi della Comunità internazionale che sembra impotente a reagire, limitandosi a descrivere la tragedia e a denunciare in modo generico le responsabilità dell’uso dei piccoli Soldati, senza pertanto prendere azioni concrete per mettere fine a questo insulto all’umanità. 
È una giornata dedicata non solo a illustrare la prognosi di una malattia acuta ma di proporre che i fari rimangano accesi su queste barbarie. Oggi noi le ONG marocchine d’Italia e di Francia abbiamo organizzato un sit in davanti al Parlamento Italiano per dare allarme e mettere in guardia contro questo grave problema e le sue imprevedibili conseguenze.
A titolo di esempio, ultimamente, abbiamo visto, che il gruppo terroristico nigeriano Boko Haram ha utilizzato una bambina Kamikaze di 10 anni che si è fatta esplodere assassinando tanti adulti e bambini.  E seguiamo con sdegno da tanto tempo le barbarie commesse contro i bambini in Iraq e Siria dai gruppi terroristici armati del cosiddetto Stato Islamico (ISIS).
Non lontano da questi luoghi, nei campi di Tindouf in Algeria, persiste non solo l’uso del bambino Soldato deportato a Cuba per l’addestramento militare e reclutato nelle milizie armate del Polisario, ma, anche altre forme di violazioni dei diritti dell’infanzia in cui questo bambino è vittima di fame, malattie e malnutrizione perché la sua razione, dal mondo a lui offerta, viene dirottata verso il mercato nero dai responsabili algerini e la direzione del Polisario come testimonia, su questa realtà, l’ultimo rapporto dell’Ufficio Europeo di Lotta Anti Frode (l’OLAF) presentato all’UE. 
Certi tra questi bambini sono stati mandati durante le vacanze d’estate, in Italia e in Spagna nell’obiettivo di strumentalizzali per fini di propaganda. Questi bambini non sono mai stati censiti malgrado le numerose risoluzioni dell’ONU e dell’ACNUR e sono considerati semplicemente come fondo utile per chiedere aiuti internazionali. Sono piccoli soldati utilizzati e all’infinito segregato nel famigerato deserto di Lahmada conosciuto come inferno assoluto sconsigliato da visitare da tutte le cancellerie occidentali per causa dell’insicurezza e il terrorismo. Infatti, riteniamo che l’Algeria è la principale responsabile.
Per tutto ciò, invitiamo pressantemente l’ONU, l’UE, il Parlamento e Governo italiani, il Papa Francesco, l’UNICEF e tutti coloro che hanno a cuore i diritti il del fanciullo di intervenire urgentemente ed di agire contro tutti i paesi iscritti sulla la “lista d’infamia” compresa l’Algeria per rispettare la legalità internazionale e i diritti dell’uomo e per sradicare  questi pericolosi gruppi armati che violano i diritti dell’infanzia e che minacciano la sicurezza del mondo.

Yassine Belkassem