mercoledì 30 maggio 2018

97 membri dello staff ospedale FAR marocchine (Esercito) verso la Palestina


Ieri 29 maggio, dall'aeroporto internazionale di Casablanca, in Marocco, il Re Mohammed VI ha presieduto, supervisionato e ha lanciato l'operazione d’invio dell'aiuto umanitario destinato al popolo palestinese. Si tratta del dispiegamento di un ospedale di campagna delle Forze Armate Reali (FAR); la concessione di coperte e di una donazione di medicinali di prima necessità; la donazione di un aiuto alimentare dalla parte della Fondazione Mohammed V per la Solidarietà.
L'ospedale che sarà in funzione nella striscia di Gaza, prodigherà delle cure ai palestinesi vittime degli avvenimenti recenti e all'insieme della popolazione della zona. Tale struttura offrirà le specialità richieste dalla stessa popolazione ed adattata ai suoi bisogni come la chirurgia vascolare e viscerale, la traumatologie, la pediatria, l'ORL e l'oftalmologia.
L'aiuto alimentare concesso dalla Fondazione Mohammed V per la Solidarietà è diversificato e comprende prodotti di prima necessità particolarmente quelli consumati in questo mese sacro di Ramadan. Questo aiuto alimentare destinato alle popolazioni di Gaza, Al Qods (Gerusalemme) e di Ramallah è quantificato di 113 tonnellate e 5000 coperte.
Questa azione testimonia un’altra volta la solidarietà naturale e storica di Sua Maestà il Re e del popolo marocchino al riguardo delle popolazioni palestinesi.
L'ospedale di campagna medico-chirurgica delle FAR che comprende parecchi moduli e specialità conta di uno staff di 97 membri di cui 13 medici e 21 infermieri in diverse specialità. Una donazione di 25 tonnellate di medicinali saranno pronti per rinforzare le cure prodigate.
L'invio degli aiuti alimentari per Ramallah e Al Qods si è fatto ieri sera attraverso il territorio del Regno Giordano, mentre l'ospedale di campagna, la donazione di medicinali, l'aiuto alimentare e le coperte destinati alle popolazioni di Gaza saranno spediti dopo il ricevimento delle autorizzazioni dalle autorità della Repubblica Araba dell'Egitto.
Il ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale marocchino (MAECI), informando che “l’obiettivo” dell’ospedale di campagna delle Forze Armate Reali (FAR) “è prodigare le cure necessarie alle vittime civili degli avvenimenti recenti a Gaza” e che intervenendo in questo mese consacro di Ramadan, l’azione è “in linea diritta con gli impegni storici e costantemente rinnovati del sovrano per la causa palestinese e illustra la solidarietà con il popolo palestinese fratello”, si legge in un comunicato precedente del MAECI.

lunedì 28 maggio 2018

Marocco sempre con Palestina. Il Re Mohammed VI dà ordine alle FAR per aprire un ospedale da campo a Gaza


Il Marocco conferma il suo impegno solidale verso i palestinese, cosi a seguito alle aggressioni israeliane al confine di Gaza e che sono già costate oltre 50 morti e 1.500 feriti, il Re del Marocco, Mohammed VI ha dato disposizione alle Forze Armate Reali (FAR) di aprire un ospedale da campo medico-chirurgico nella Striscia di Gaza, in territorio palestinese. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale marocchino (MAECI), informando che l’obiettivo è prodigare le cure necessarie alle vittime civili degli avvenimenti recenti sopraggiunti a Gaza.
Intervenendo in questo mese consacro di Ramadan, l’azione è “in linea diritta con gli impegni storici e costantemente rinnovati del sovrano per la causa palestinese e illustra la solidarietà con il popolo palestinese fratello”, si legge nel comunicato del MAECI.
Nei giorni scorsi, il Re Mohammed VI, nella sua qualità di Presidente del Comitato Al Qods, aveva reiterato al Presidente palestinese, Mahmoud Abbas, suo “pieno impegno e suo franco sostegno alla nobile causa ed ai diritti legittimi del popolo palestinese fratello”.
Il Sovrano marocchino aveva, tuttavia, riaffermato il suo rigetto del trasferimento dell'ambasciata americana ad Al Qods, sottolineando che  questo passo unilaterale è contrario al Diritto internazionale ed alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza e aveva reiterato, inoltre, l'impegno fermo del Marocco a continuare di operare con l’amministrazione americana affinché questa ultima adotti una posizione equilibrata per rilanciare il processo di pace tra palestinesi ed israeliani.
Marocco aveva condannato vivamente l'utilizzo eccessivo della forza contro i civili palestinesi disarmati, riaffermando il suo rigetto totale di questo comportamento contrario al Diritto internazionale.

lunedì 14 maggio 2018

La principessa marocchina Lalla Hasnaa dal Women's Forum Canada: “La voce delle donne deve essere sentita”


Toronto - Il potenziale trasformatore della leadership femminile è “una carta grande vincente nell'azione globale per il clima. Le donne lo testimoniano ogni giorno, per il loro impegno, la loro perseveranza e le loro realizzazioni sul campo” ha sottolineato, giovedì 10 maggio, la principessa marocchina Lalla Hasnaa, presidentessa del Fondazione Mohammed VI per la protezione dell'ambiente, in un'allocuzione presentata nella conferenza Women's Forum che si è tenuta dal 10 al 11 maggio a Toronto, in Canada sotto il tema: “Colmare il fossato: un appello al G7 per un progresso inclusivo”.
La sorella del Re Mohammed del Marocco ha preso parte alla seduta plenaria, in una platea gremita da circa 700 leader, uomini e donne, dei paesi del G7, di cui il tema era “lavorare insieme sul cambiamento climatico, gli oceani e l'energia”, e durante la quale la leader africana nella lotta per l’ambiente ha pronunciato un discorso impegnativo mettendo in evidenza il ruolo della madre come attore del cambiamento. Ha reso anche un vivo e sostenuto omaggio alla lotta delle donne del Sud del mondo, in particolare quello condotto dalla donna africana.
Lalla Hasnaa ha, inoltre, ricordato che il Marocco è impegnato oggi nei cantieri promettenti ed inediti di sviluppo delle energie pulite, di protezione del litorale e di salvaguardia degli ecosistemi fragili, particolarmente gli oasi”.
La principessa ha tuttavia sottolineato “la fortuna” del Marocco di beneficiare di un quadro legale ed istituzionale sempre più favorevole alla causa ambientale. “Il Marocco si è dotato altresì di una Carta nazionale avanzata in questi settori. E l'interesse dei cittadini per la questione climatica è crescente senza tregua, particolarmente dalla presidenza marocchina della COP22 a Marrakech nel 2016”, ha sostenuto.
La voce delle donne deve essere sentita. È un'esigenza di giustizia e di uguaglianza. È anche un imperativo d’efficacia, perché l'esperienza mostra che nessuno progresso inclusivo o duraturo può accadere senza le donne che siano attrici e beneficiarie.
Lalla Hasnaa ha affermato di condurre, sia come madre o attraverso la Fondazione Mohammed VI per la protezione dell'ambiente, un lavoro d’educazione e di sensibilizzazione al servizio dello sviluppo duraturo volto in modo prioritario ai bambini ed ai giovani: “Conduciamo instancabilmente il nostro lavoro d’educazione e di sensibilizzazione di tutti, bambini, adulti, organizzazioni, società civile, enti pubblici. E noi abbiamo sempre la ferma convinzione che alla fine dello sforzo, riusciremo la nostra scommessa”.
Nello stesso evento Lalla Hasnaa ha assistito ad un incontro intitolato “azioni climatiche inclusive: resoconti delle prime linee”, dove è stata chiarita l'importanza della lotta contro le irregolarità climatiche e la necessità della coniugazione degli sforzi per arrivare ai risultati concreti per il benessere del pianeta e dell'umanità.
A Toronto, dove il Women's Forum Canada fa sentire la sua voce formulando delle raccomandazioni che va trasmettere al G7, la Principessa Lalla Hasnaa ha portato così il messaggio della sua Fondazione e del suo paese in favore dello sviluppo duraturo.
Leader riconosciuta nel mondo per il suo impegno a favore dell'ambiente, Lalla Hasnaa è stata invitata dal Forum a Toronto per testimoniare di questo ruolo e di quello delle donne nelle trasformazioni delle società.
Lalla Hasnaa che milita per l'ambiente dal 1999, concreta e prammatica, ha portato la sua Fondazione nelle file di un'istituzione sicura in Africa ed in Mediterraneo, oggi partner delle grandi istituzioni mondiali come l'UNESCO, ONU Ambiente, FAO, ISESCO e non solo.
Da ricordare che il 29 aprile, riuniti nel primo summit della Commissione Clima del Bacino del Congo a Brazzaville i Capi di Stato e di governo del Regno del Marocco, Angola, Camerun, Repubblica centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica democratica del Congo, Gabon, Guinea equatoriale, Kenya, Ruanda, Sao Tomé e Principio, Ciad, Zambia, Niger, Guinea e Senegal hanno nominato la principessa marocchina Lalla Hasnaa Ambasciatrice di buona volontà della Commissione Clima del Bacino del Congo e del Fondo Blu per il Bacino del Congo.
Il Women's Forum Canada, riunisce circa 700 politici, istituzionali, capi di impresa influenti dei paesi del G7 e oltre, e apporta distintamente un punto di vista femminile per abbordare le questioni riguardo l'insieme dell'umanità.


venerdì 11 maggio 2018

“Women’s Forum for the Economy & Society” a Toronto. Lalla Hasnaa difende le donne interpellando il Summit del G7


Toronto - La Principessa marocchina Lalla Hasnaa, presidentessa della Fondazione Mohammed VI per la Protezione dell'Ambiente, partecipa a Toronto, ai lavori del “Women's Forum Canada 2018” che si terrà a Fairmont Royal York nei giorni 10 e 11 maggio sotto il tema: “Colmare il fossato: un appello al G7 per un progresso inclusivo”.
In questo evento internazionale Lalla Hasnaa ha avuto colloqui con Chiara Corazza presidentessa del “Women’s Forum for the Economy & Society”, Elizabeth Dowdeswell luogotenente Governatore dell'Ontario, Navdeep Singh Bains ministro canadese dell'Innovazione, delle Scienze e dello sviluppo economico, Maryam Monsef, ministro della Condizione Femminile e con molte personalità del Women's Forum Canada.
Intervenuta nella sessione plenaria intitolata “lavorare insieme sul cambiamento climatico, gli oceani e l'energia”, davanti ad una platea gremita da oltre 700 leader dei paesi del G7, la Principessa Lalla Hasnaa ha fatto la congiunzione tra due faccette della sua azione: “la leadership per l'ambiente e l’impegno da madre”, spiegando come l'azione della sua Fondazione riguarda tutte le età e tutta la società per modificare i comportamenti a favore dell'ambiente. Cosi ha messo l’accento particolarmente sull'azione delle donne nell'educazione dei bambini e nella società: “Il potenziale trasformatore della leadership femminile è una grande carta vincente nell'azione globale per il clima. Le donne ne testimoniano ogni giorno, con loro impegno, la loro perseveranza e le loro realizzazioni sul campo. E io tengo, a questo riguardo, a rendere un omaggio sostenuto alla lotta delle donne nei paesi del Sud, in particolare la lotta condotto dalla donna africana”.
Leader riconosciuta nel mondo per il suo impegno a favore dell'ambiente, la Principessa Lalla Hasnaa è stata invitata a Toronto per testimoniare di questo ruolo e di quello delle donne nei trasformazioni della società. Lalla Hasnaa milita anche per lo sviluppo economico del continente africano. Grazie alla sua concretezza dei piccoli passi efficaci, la Fondazione presieduta da Lalla Hasnaa si posiziona tra le prime in Africa ed in Mediterraneo, e oggi partner dell'UNESCO, l’ONU Ambiente, FAO, l'ISESCO ..
A Toronto, dove il Women's Forum fa sentire la sua voce formulando delle raccomandazioni per G7, Lalla Hasnaa ha apportato così il messaggio della sua Fondazione e del suo paese per lo sviluppo duraturo: “il Regno del Marocco è impegnato oggi nei cantieri promettenti ed inediti di sviluppo delle energie pulite, di protezione del litorale e di salvaguardia degli ecosistemi fragili, particolarmente oasi (…) abbiamo la fortuna di costruire un quadro legale ed istituzionale, sempre più favorevole alla causa ambientale”, ha continuato la Principessa Lalla Hasnaa, sottolineando che “grazie alla volontà di Sua Maestà il Re Mohammed VI, la Costituzione di 2011 ha dedicato il diritto ad un ambiente sano ed allo sviluppo duraturo”. “Il Marocco si è dotato anche di una Carta nazionale avanzata in questi campi, l'interesse dei cittadini per la questione climatica è crescente senza tregua, particolarmente dalla presidenza marocchina della COP22 a Marrakech nel 2016”, ha sostenuto.
A Toronto sono stati illustrati i lavori della Fondazione Mohammed VI per la Protezione dell'ambiente nell’educazione e la sensibilizzazione al servizio dello sviluppo duraturo volti principalmente ai bambini ed i giovani: “Lo facciamo nei programmi come Eco-scuole, Giovani Reporter per l'ambiente, la rete delle università verdi”, oltre ai lavori fatti a casa.
Creato nel 2005, il “Women's Forum for the Economy and Society” è piattaforma internazionale che vuole mettere in primo piano la voce delle donne sulle principali poste in gioco economiche e sociali della nostra epoca. Questo forum basato a Parigi prende regolarmente posizioni su argomenti di società e si è impegnato a favore dell'accordo di Parigi sul clima particolarmente dal 2015.
Il Women's Forum Canada 2018 intende di essere così un’occasione singolare per presentare idee concrete d’informazione e d’influenza sull'agenda del Summit del G7, previsto il 8 e 9 giugno a Charlevoix in Canada, apportando nettamente un punto di vista femminile circa le questioni dell'umanità e si assegna per missione di mettere il G7 davanti alla sua responsabilità per garantire una crescita economica inclusiva.
Il programma di questo Forum è ricco di sessioni plenarie e tavoli rotondi con la partecipazione di oltre 60 relatori di 85 paesi.

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martedì 1 maggio 2018

Firmati 14 accordi tra il Marocco e la Repubblica del Congo - Brazzaville. Agricoltura, istruzione, logistica, sanità, energia ...


Il Re Mohammed VI ed il Presidente della Repubblica del Congo - Brazzaville, Dionigi Sassou N’Guesso, hanno presieduto, lunedì 30 aprile al Palazzo del Popolo a Brazzaville, la cerimonia di firma di 14 accordi di cooperazione bilaterale in diversi campi. Lo sviluppo della cooperazione in materia di pesca marittima, di acquacolture, di agricoltura e di allevamento raffigurava nel menù della serie di accordi firmati dai due capi di Stato ed i loro ministri oltre alla sanità, la pesca, l'istruzione e la formazione professionale
Un accordo concernente la realizzazione di un punto di sbarco in Repubblica del Congo è stato firmato dal ministro dell'Agricoltura e della Pesca marittimo Aziz Akhannouch, ed il ministro congolese degli Affari Esteri, Jean-Claude Gakosso.
Nel settore dell'istruzione e dell'alfabetizzazione, un protocollo che mira a trattare un programma di cooperazione tra i due paesi è stato firmato.
Un accordo è stato concluso tra l’Ufficio della Formazione Professionale (OFPPT), l'Agenzia Marocchina di Cooperazione Internazionale ed il ministero congolese dell'Insegnamento Tecnico e Professionale per accogliere subito, nel Marocco, la formazione di venti corsisti congolesi ogni anno, e di formare e perfezionare dieci formatori ogni anno in diversi settori. L'OFPPT dovrà accompagnare e mettere in opera dei centri di formazione professionale, rispondendo ai bisogni dei settori prioritari in Congo di manodopera qualificata.
Il settore della sanità è stato oggetto di accordi di partnership in materia di formazione continua dei professionisti di sanità congolese e di formazione di base dei paramedici. Sono previste formazioni del personale del Centro ospedaliero universitario di Brazzaville (CHUB).
È stato firmato un accordo per promuovere la cooperazione tra gli organismi centrali del turismo dei due paesi, le loro sedi nazionali, così come tra le agenzie ed associazioni professionali del turismo.
Infine, tanti accordi sono stati firmati nel campo delle energie e degli idrocarburi, per sviluppare lo scambio di esperienze tra i due paesi, l'assistenza tecnica per il montaggio di progetti per l'elettrificazione nel mondo rurale, l'organizzazione di stage e di cicli di formazione, e di incoraggiare gli investitori privati a realizzare progetti nelle energie rinnovabili.
Da ricordare che il Re Mohammed VI aveva sottolineato in occasione del 41imo anniversario della Marcia Verde che “la politica africana del Marocco non si limiterà in Africa occidentale e centrale, baderemo piuttosto a ciò che abbia una portata continentale, e che ingloba tutte le regioni dell'Africa”.
Il paese maghrebino è da sempre presente in Africa, conduceva e condurrà sul terreno parecchie azioni per assicurare lo sviluppo economico ed umano.
Le convenzioni firmate tra Marocco e Congo – Brazzaville rappresentano una perfetta illustrazione di legami forti tra i due paesi, e riconforterà le basi di un partenariato promettente e fruttuoso.
Il Re Mohammed VI è in visita di lavoro e di amicizia in Repubblica del Congo da venerdì, ha partecipato domenica al primo Summit dei Capi di Stato e di governo della Commissione del Summit e del Fondo blu del Bacino del Congo, invece ha avuto, lunedì al Palazzo del Popolo a Brazzaville, un colloquio col Presidente della Repubblica del Congo, Dionigi Sassou N’Guesso.