domenica 29 dicembre 2013

Preoccupazioni del Marocco sul caos in Repubblica Centroafricana

di Yassine Belkassem
La Repubblica Centroafricana affronta oggi una delle sue più gravi crisi interne della sua storia. Un paese con ampie aree del suo territorio sono cascate nelle mani di milizie criminali e dove i saccheggi, il reclutamento di bambini soldati, stupri, uccisioni e distruzioni di villaggi sono diventati la sorte quotidiana del popolo. Una situazione drammatica che ha causato l'esodo di massa, quasi un milione di persone, un quarto della popolazione, sono fuggite dalle loro case per raggiungere zone sicure all'interno del paese o nei paesi vicini come il Ciad, Camerun e nella Repubblica Democratica del Congo. Una catastrofe umanitaria senza precedente, impostata da un caos di sicurezza, aggravato da una potenziale crisi alimentare e da probabili epidemie a causa di un sistema sanitario in rovina. Questa grave situazione ha condotto molti paesi, tra cui la Francia e il Regno del Marocco a lanciare allarme e ad avvertire per l'attuazione di misure urgenti con il sostegno della comunità internazionale per evitare nuovo deterioramento della situazione.
Infatti, il caos nella Repubblica centroafricana implicherebbe una destabilizzazione totale di tutta la regione per la sua posizione geostrategica come crocevia della zona dei Grandi Laghi, i due Sudan, Camerun, Ciad e Congo. Senza escludere che l’anarchia in questo paese porterebbe inevitabilmente terroristi e gruppi criminali provenienti da altri paesi africani e da altrove ad occupare questo territorio come è stato l’anno scorso in Mali e come vediamo oggi nel sud dell'Algeria e nei campi dei saharawi sequestrati a Tindouf in sud ovest algerino. Ecco perché sia urgente porre fine al conflitto interconfessionale che si è appena emerso nella Repubblica Centrafricana, promuovere il dialogo interreligioso per una dinamica di pace e di solidarietà siano stabilite in questo paese.
Visto, quindi, le eccellenti relazioni politiche di amicizia, di cooperazione e della solidarietà tra il Regno del Marocco e la Repubblica Centrafricana, Sua Maestà il Re Mohammed VI ha avuto, il 24 dicembre 2013, una conversazione telefonica con il presidente francese François Hollande dedicata principalmente ai recenti avvenimenti in Repubblica Centroafricana e in cui il Re ha espresso al suo interlocutore la sua grande preoccupazione per il deterioramento della situazione della sicurezza, il peggioramento della crisi umanitaria e l'aggravamento delle tensioni interconfessionali nel paese africano, ponendo l’accento sull'urgenza di creare le condizioni favorevoli a un dialogo inclusivo che permette a tutto il popolo centroafricano di realizzare concordia nazionale e di avviare una transizione democratica pacifica nel quadro del rispetto dell'unità nazionale e che il Regno del Marocco, forte di suoi legami storici con tutte le componenti confessionali e politiche della Repubblica Centrafricana, intende contribuire attivamente agli sforzi avviati per ristabilire la pace e l'ordine pubblico in questo paese e di far cessare la spirale di attacchi e rappresaglie a carattere confessionale violento, che colpisce la popolazione, in particolare la comunità musulmana, cosa che costituisce uno sviluppo altamente preoccupante e particolarmente strano per il continente africano. 
Cosi il Sovrano ha ordinato il 26 dicembre l'invio di un contingente delle Forze Armate Reali (FAR) alla Repubblica Centroafricana, dicendo ai militari che la loro missione sarà una nuova pagina che si aggiungerà alle pagine gloriose dai precedenti contingenti sui vari fronti come il Congo, la Somalia, Bosnia Erzegovina, Haiti, e ancora che continua nel Kosovo, la Repubblica Democratica del Congo e la Repubblica della Costa d'Avorio, dando così per eccellenza la professionalità e l'efficacia del soldato marocchino noto per la sua grande capacità di adattabilità nell'ambiente esterno, nel pieno rispetto dei principi della legalità internazionale.
Infine, si presume che l'unica soluzione nella Repubblica Centroafricana sia come ha sottolineato il Re del Marocco garantendo una equilibrata e non discriminatoria protezione a tutte le comunità religiose e etnica per promuovere la nascita di una vera democrazia lontano da strategie etniche o religiose.


Siena, 29/12/13

venerdì 20 dicembre 2013

Le lotte contro le deviazioni degli aiuti umanitari nei campi di Tindouf in Algeria

20/12/13
I campi di Tindouf in Algeria amministrati dall’Esercito algerino e miliziani del “polisario” conoscono proteste all’oltranza da un bel tempo contro le deviazioni degli aiuti umanitari internazionale offerte principalmente alle popolazioni dei campi ma venduti da elementi del “polisario”  in Algeria, Mali e Mauritania. Fa sapere il Forum di Sostegno agli Autonomisti di Tindouf (FORSATIN).
Le proteste della popolazione sono in corso a Rabouni, il Quartiere generale dei miliziani, i protestanti hanno bloccato la strada principale all’occasione dell’arrivo dei visitatori italiani dal Comune di Sesto Fiorentino. “Per far passare gli autoveicoli “ufficiali” degli amministratori ed i visitatori stranieri alla sede, gli amministratori algerini ed i miliziani hanno usato un passaggio privato attraverso un muro di Sabbia costruito recente per reprimere la circolazione della gente”, precisa il Forum.
Inoltre, aggiunge FORSATIN, “a distanza di 5 chilometri da Rabouni, i protestanti hanno bloccato due grandi cisterne di carburante di proprietà di Oueld ElBouhali cosiddetto ministro della difesa del “polisario” erano destinate al mercato clandestino in Mauritania. Malgrado le minacce dei miliziani armati i protestanti sono riusciti a salvare un loro dono rubato da Oueld ElBouhali, ribadendo la lotta continua contro le deviazioni degli aiuti umanitari internazionali e il malaffare”.
L’organizzazione separatista “polisario” sostenuta, finanziata ed armata dal Gheddafi e dall’Algeria per motivi egemonici nel Nord Africa durante il periodo della guerra fredda e per destabilizzare il Marocco, ha la sede nei campi di Tindouf in Algeria, sconsigliati per i viaggi dalla Farnesina e dai governi del mondo, per l’insicurezza e il terrorismo. Proprio in questa rischiosa e pericolosa zona, la cooperante del CISP Rossella Urru è stata rapita con due spagnoli, sequestrati per nove mesi poi liberati grazie di un riscatto pagato dai governi italiano e spagnolo. Elencata ultimamente nella lista nera del terrorismo internazionale dal Giappone accanto ad Al Qaeda, numerose autorevoli mass media italiane ed internazionali e diversi Centri di studi strategici internazionali confermano il nesso tra elementi del “polisario” e i gruppi criminali e terroristici in Algeria ed in Sahel. La popolazione in questa zona isolata dal mondo dipendente al cento per cento dagli aiuti del mondo, ma le deviazioni degli aiuti umanitari internazionali sono ben conosciute da tutto il mondo e denunciate da diverse Istanze ed ONG internazionali operanti in questi campi.


Yassine Belkassem

sabato 7 dicembre 2013

MAROCCO: CONCLUSO A AGADIR CONVEGNO INTERNAZIONALE SUL TEATRO MAGHREBINO

Agadir 6/12/13 (achtari.info) - Si è concluso con grande successo, ieri, il convegno internazionale sulla costruzione dello spettacolo nel teatro maghrebino durato per due giorni, organizzato dall’Università Ibnou Zohr di Agadir in Marocco, in collaborazione con il Centro Internazionale degli Studi dello spettacolo.
A questo grande evento culturale hanno partecipato tra l’altro numerosi ricercatori universitari dal Marocco, Francia, Algeria, Tunisia e gli studenti ricercatori di diverse università marocchine.
L’evento era l’occasione di scambio di varie esperienze, visioni ed teorie delle forme spettacolari nel teatro maghrebino tramite contributi multidimensionali sul tema.
L’apertura dell’evento è stata presieduta dal Presidente dell’Università Ibnou Zohr, Prof. Omar Hilli accanto al rettore della Facoltà delle Lettere e le Scienze Umane Prof. Ahmed Saber, il Coordinatore di Corso di Laurea delle attività culturali e teatrali Prof. Mohammed Jalal Aarab, il Presidente del Centro Internazionale degli Studi dello spettacolo di Tangeri, Prof. Khalid Amine e  il Prof. Mohammed Qaouti.
L’apertura era caratterizzata della partecipazione con abiti tradizionali marocchini locali nell’ambito della diversità culturale nelle province meridionali, nonché la danza e la presentazione di un film documentario sulla laurea professionale culturale e teatrale.


Yassine Belkassem

martedì 3 dicembre 2013

La Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia saluta il sostegno americano al Piano di autonomia in Sahara

Firenze, 03 dicembre 2013, In seguito alla visita del Re del Marocco Mohammed VI in America e il suo incontro avvenuto nella Casa Bianca con il Presidente Barack Obama, noi la Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia (RACMI) ci complimentiamo dei contenuti (in allegato) del Comunicato Congiunto tra il Regno del Marocco e gli Stati Uniti d’America all’occasione della visita ufficiale Reale agli USA, della perfetta convergenza di punti di vista tra i due Capi di Stato su tutte le tematiche trattate e del sostegno senza equivoco del Presidente americano Barack Obama al Piano d'autonomia presentato dal Marocco come soluzione politica pour risolvere il conflitto regionale attorno il Sahara.
Ci complimentiamo, altresì, dei risultati molto positivi sui diversi livelli di questa visita che aveva portato sulle questioni bilaterali, regionali ed internazionali.
Ricordiamo, inoltre, che il conflitto del Sahara è un conflitto artificioso impostato al Marocco dall’Algeria e Muammar Gheddafi, quindi, chiediamo all’Algeria di assumere la sua piena responsabilità sulla sua propaganda fallace orchestrata contro il Marocco e la sua integrità territoriale.
Ribadiamo, infine, che l’organizzazione separatista “polisario” e l’Algeria che la sostiene fortemente sul piano finanziario e diplomatico, sono gli unici responsabili del bloccaggio del regolamento della questione del Sahara, dell’insicurezza e dell’instabilità nella regione del Sahel e del sud algerino dove domina il terrorismo e ogni tipo di traffico illegale.

Rete delle Associazioni della Comunità marocchina in Italia (RACMI)  

Associazioni africani in Italia salutano le posizioni del Re Mohammed VI a favore dell’Africa

Con la presente la Federazione Africana in Toscana (FAT) che lotta in Italia da più di 30 anni per l’interesse dell’Africa e degli africani in Toscana e che raccoglie 26 comunità africane e le loro associazioni in Italia, si esprime sull’incontro tra il Re del Marocco, Mohammed VI e il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama:
la FAT saluta i contenuti del Comunicato Congiunto tra Gli Stati Uniti d’America e il Regno del Marocco che ha sancito il Vertice tra Sua Maestà il Re Mohammed VI e il Presidente Barack Obama, il venerdì 22 novembre 2013 alla Casa Bianca a Washington, e saluta il fruttuoso capitolo dedicato all’Africa, in cui Sua Maestà il Re Mohammed VI ha fatto il Portavoce di tutto nostro Continente africano. 
Ringrazia calorosamente Sua Maestà il Re Mohammed VI del Marocco e apprezza molto le Sue attività in difesa degli interessi africani sulla scala mondiale, sottolineando che Mohammed VI è l’unico Capo di Stato africano che porta cosi gli interessi di alto valore dei popoli africani in Vertici come quello che ha vissuto la Casa Bianca.
Apprezza che il Re ha ringraziato il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama per l'importanza accordata alla promozione dello sviluppo sociale e alla prosperità economica in Africa e che il Presidente Obama riconosce la leadership di Sua Maestà il Re e le azioni avviate dal Marocco in materia di mantenimento della pace, della prevenzione dei conflitti, dello sviluppo umano e della salvaguardia dell'identità culturale e religiosa.
Giudica molto equo che il Marocco e gli USA sono d’accordo di esplorare iniziative congiunte per promuovere lo sviluppo umano e la stabilità attraverso la sicurezza alimentare, l'accesso all'energia, e la promozione del commercio sulla base dell’Accordo di Libero Scambio.
Esprime il grande piacere che i due Capi di Stato hanno notato con soddisfazione la loro valutazione condivisa del ruolo determinante di sviluppo umano ed economico nella promozione della stabilità e della sicurezza nel continente africano, e si sono impegnati ad esplorare ulteriormente e ad approfondire le opzioni concrete di cooperazione pragmatica e inclusiva sulle questioni economiche e di sviluppo di interesse comune.
Infine, la FAT, come parte integrante della Diaspora africana all’estero, ricorda con grande soddisfazione l’ultimo grande Tour del Re Mohammed VI, in Africa, in primavera, in Senegal, Costa d’Avorio e Gabon in cui le Istituzioni e i popoli africani avevano riservato un eccellente ricevimento a Sua Maestà, nello stesso Tour Reale sono state firmate diverse convenzioni ed accordi di partenariato strategici tra il Regno del Marocco e questi paesi africani, la FAT ricorda ancora la attiva partecipazione del Sovrano all’insediamento del Presidente eletto di Mali.

Toscana 03 dicembre 2013

sabato 23 novembre 2013

TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO CONGIUNTO TRA GLI STATI UNITI D'AMERICA E IL REGNO DEL MAROCCO

Ecco il testo integrale del Comunicato Congiunto tra gli Stati Uniti d'America e ilRegno del Marocco, che ha sancito il vertice Venerdì 22 novembre 2013 alla Casa Bianca a Washington tra Sua Maestà il Re Mohammed VI e il Presidente americano, Barack Obama.
“Comunicato Congiunto tra gli Stati Uniti d'America e il Regno del Marocco:
Nella riunione di oggi alla Casa Bianca, il Presidente Barack Obama e Sua Maestà il Re Mohammed VI hanno riaffermato il partenariato solido, reciprocamente proficuo e l’alleanza strategica che lega gli Stati Uniti d'America al Regno del Marocco. I due Capi di Stato hanno sottolineato che questa importante visita è l'occasione per tracciare un nuovo e ambizioso roadmap per il partenariato strategico e si sono impegnati a far progredire le nostre priorità condivise per un Maghreb, una Africa e un Medio Oriente sicuri, stabili e prosperi. I due leader hanno ugualmente insistito sui valori condivisi, la fiducia reciproca, gli interessi comuni, e l'amicizia secolare, come sono rispecchiati in tutti i campi di partenariato.
Sostegno alle riforme democratiche ed economiche:
Il Presidente ha salutato l'azione e la leadership di Sua Maestà il Re nel consolidamento della democrazia, la promozione del progresso economico e dello sviluppo umano, durante l'ultimo decennio. Il Presidente e Sua Maestà il Re hanno riaffermato loro impegno a lavorare insieme per realizzare gli obiettivi promettenti della Costituzione del Marocco del 2011 ed esplorare i mezzi per permettere anche agli Stati Uniti di aiutare a rafforzare le istituzioni democratiche in Marocco, la società civile e la gouvernance inclusiva. Il presidente ha salutato l'impegno di Sua Maestà il Re a mettere fine ai processi intentati contro i civili davanti ai tribunali militari. I due leader hanno riaffermato il loro attaccamento al sistema dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite e il suo ruolo importante nella protezione e la promozione dei Diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali, e si sono impegnati ad approfondire il dialogo marocco-americano in corso sui Diritti dell’Uomo, che è stato un meccanismo produttivo e utile per lo scambio di punti di vista e d’informazioni.
Rilevando la loro preoccupazione condivisa concernente i migranti, i rifugiati e le questioni relative alla tratta degli esseri umani attraverso il mondo, il Presidente ha espresso il suo sostegno all'iniziativa del Marocco di riformare il sistema relativo all’asilo e all’immigrazione, su raccomandazione del suo Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Uomo. Il presidente ha accolto favorevolmente l'intenzione del Marocco di prendere misure concrete che lo qualificano a raggiungere l’Open Govenment Partnership   e di realizzare la visione degli Equal Futures Partnerships che mira ad assicurare la partecipazione piena ed intera delle donne nella vita pubblica, e il loro vantaggio di una crescita economica e inclusiva.
La cooperazione economica e di sicurezza:
I due leader hanno sottolineato che gli Stati Uniti e il Marocco sono determinati a lavorare insieme per la promozione dello sviluppo umano ed economico nel Regno. Essi hanno notato la conclusione con successo, nel settembre 2013 il primo compatto del Millennium Challenge di Marocco e il suo impatto positivo sulla creazione di lavoro, la crescita economica e lo sviluppo umano in tutto il paese.
Il Presidente ha sottolineato la nuova strategia di sviluppo per il 2013-2017 dell’Agenzia Americana per lo Sviluppo Internazionale, elaborata per aiutare il governo marocchino a raggiungere i suoi obiettivi di riforma e a rispondere ai bisogni dei cittadini marocchini. Questa strategia si concentra su: il miglioramento dell'accesso dei giovani al mondo del lavoro, la partecipazione cittadina nella gouvernance e il completamento della scolarizzazione dei bambini a livello primario.
Essi hanno notato che i due paesi hanno firmato un accordo di assistenza doganale reciproca il 21 novembre 2013 per ampliare la cooperazione bilaterale nella materia della detenzione del bianchimento di denaro, la frode commerciale e altri crimini finanziari. Inoltre, il 22 Novembre 2013, gli Stati Uniti e il Marocco hanno firmato un accordo sulla facilitazione degli scambi che favoreggia l'accordo di Libero Scambio USA - Marocco e rappresenta per il 21° secolo, un accordo permettente di andare avanti nella riforma e la modernizzazione doganiere. Il Marocco è il primo partner degli Stati Uniti nella regione, con il quale è concluso un tale accordo e che approva i principi comuni dell’investimento e la tecnologia della comunicazione e dell’informazione e il commercio dei servizi. Queste importanti iniziative testimoniano il nostro impegno comune per intrecciare legami economici più stretti con e in seno della regione.
Il Presidente e Sua Maestà il Re hanno riconosciuto l'importanza del Marocco come piattaforma per il Nord Africa e l'Africa sub - sahariana in termini di commercio e dell’investimento altresì ai vantaggi di mantenimento di un clima d’affari attraente per gli investimenti in Marocco. Capitalizzando sulla conferenza di dicembre 2012, sullo sviluppo degli affari tra gli Stati Uniti e il Marocco tenutosi a Washington, Sua Maestà ha fatto osservare che la preparazione è in corso per una seconda conferenza economica che si terrà a Rabat nel 2014.
Tale Conferenza mira a attirare profitto dei contatti “business-to-business” nel settore dell’aeronautica, industria, agricoltura e l’agroalimentare, dell’automobile e dell’energia per sviluppare il commercio e per promuovere l’investimenti inoltre l'integrazione economica regionale.
Il Presidente ha espresso il suo apprezzamento a Sua Maestà il Re per la sua offerta di ospitare il Summit Mondiale dell'Entrepreneuriat nel 2014 e i due leader hanno sottolineato l'importanza di promuovere le opportunità economiche a grande scala nella regione, in particolare per i giovani e le donne.
Cooperazione educativa e culturale:
Rallegrandosi dei legami che esistono tra i due popoli, il Presidente e Sua Maestà il Re si sono impegnati ad esplorare in più le vie di cooperazione per rafforzare la comprensione reciproca e il dialogo interreligioso in Marocco e nella regione. Hanno ugualmente reiterato il loro impegno a rafforzare e a diversificare programmi di scambio che includono la Commissione Marocco - Americana per lo Scambio Educativo e culturale.
Il Presidente e Sua Maestà hanno sottolineato l'importanza della ratifica e dell'attuazione dell'Accordo concluso tra i due paesi sulla registrazione e lo stato di sistema delle scuole americane in Marocco. I due leader si sono impegnati a rafforzare i legami e promuovere la comprensione reciproca tra i giovani marocchini e americani.
Il presidente si congratula con Sua Maestà il Re per aver graziosamente impegnato ad offrire un dono di 1 milione di dollari all'anno per i prossimi cinque anni all’Initiative J. Christopher Stevens per lo scambio virtuale, che ha lo scopo di mettere in relazione i giovani di diverse fasce d'età del Medio Oriente e del Nord Africa con i giovani degli Stati Uniti.
Questione del Sahara:
Il Presidente si è impegnato a continuare a sostenere gli sforzi per trovare una soluzione pacifica, durevole e reciprocamente accettabile alla questione del Sahara. In conformità alla politica degli Stati Uniti costante durante diversi anni, gli Stati Uniti hanno chiaramente indicato che il piano di autonomia presentato dal Marocco è serio, realistico e credibile, e rappresenta un approccio potenziale che potrebbe soddisfare le aspirazioni della popolazione del Sahara a gestire i propri affari nella pace e la dignità.
Il Presidente ha sottolineato che gli Stati Uniti sostengono i negoziati condotti dalle Nazioni Unite, compresa l'azione dell’Inviato Personale del Segretario Generale, Christopher Ross, ed esorta le parti a lavorare per una soluzione politica. I due leader hanno riaffermato il loro attaccamento condiviso al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni del Sahara e a lavorare insieme per proseguire la protezione e la promozione dei Diritti dell’Uomo nella regione.
Cooperazione nel campo della sicurezza regionale e della lotta contro il terrorismo:
I due leader hanno preso nota del loro partenariato in seno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, durante gli ultimi due anni, per la promozione della pace e la sicurezza internazionale, in particolare in Mali, Sahel, Siria, Libia, e nel Medio Oriente. Hanno ribadito il loro impegno a proseguire l’approfondimento della cooperazione civile e militare nei settori della non - proliferazione e della lotta contro il terrorismo.
Per rispondere alla loro preoccupazione quanto alla minaccia persistente del terrorismo, gli Stati Uniti e il Marocco hanno deciso di proseguire la loro cooperazione per sostenere le istituzioni democratiche della giustizia penale e di far fronte alla minaccia dell’estremismo violento nella regione. I due leader hanno riaffermato ugualmente il loro impegno verso le iniziative di cooperazione regionale.
I due leader si sono impegnati a proseguire una cooperazione stretta nel quadro del Forum Globale di Lotta Contro il Terrorismo e a rafforzare le relazioni  politiche, economiche e della sicurezza regionali in Nord Africa e nel Sahel, particolarmente attraverso una Unione del Maghreb Arabo rinvigorito e anche nelle altre sedi regionali.
Il presidente ha incoraggiato il Marocco di raggiungersi agli Stati Uniti per la creazione dell'Istituto Internazionale di Giustizia e dello Stato di diritto, a Malta, che mira a formare una nuova generazione di personale della giustizia penale in Nord Africa, dall’Ovest all’Est sulle vie e mezzi per affrontare la tematica della lotta contro il terrorismo e affrontare le sfide della sicurezza nel contesto dello Stato di Diritto.
 Africa:
Sua Maestà il Re ha ringraziato il Presidente per l'importanza accordata alla promozione dello sviluppo sociale e alla prosperità economica in Africa. Il Presidente ha riconosciuto la leadership di Sua Maestà il Re e le azioni avviate dal Marocco in materia di mantenimento della pace, della prevenzione dei conflitti, dello sviluppo umano e della salvaguardia dell'identità culturale e religiosa.
In questo contesto, i due Paesi hanno convenuto di esplorare iniziative congiunte per promuovere lo sviluppo umano e la stabilità attraverso la sicurezza alimentare, l'accesso all'energia, e la promozione del commercio sulla base dell’Accordo di Libero Scambio.
I due Capi di Stato hanno notato con soddisfazione la loro valutazione condivisa del ruolo determinante di sviluppo umano ed economico nella promozione della stabilità e della sicurezza nel continente africano, e si sono impegnati ad esplorare ulteriormente e ad approfondire le opzioni concrete di cooperazione pragmatica e inclusiva sulle questioni economiche e di sviluppo di interesse comune.
Pace in Medio Oriente:
Sua Maestà il Re ha sostenuto l’impegno continuo del Presidente e gli sforzi del Segretario di Stato per far progredire il processo di pace in Medio Oriente. Il presidente ha riconosciuto il contributo di Sua Maestà, Presidente del Comitato Al - Qods, agli sforzi verso la soluzione dei due Stati.
Conclusione:
Il Presidente e Sua Maestà il Re hanno concluso loro incontro sottolineando il loro impegno condiviso alla relazione speciale di lunga data che collega gli Stati Uniti al Regno del Marocco che è stato nel 1777 il primo paese a riconoscere l'indipendenza degli Stati Uniti.
Il Presidente Obama e Sua Maestà il Re Mohammed VI hanno deciso di mantenere un contatto stretto e di continuare sulla strada della cooperazione sostenuta che rafforzerà il partenariato strategico tra gli Stati Uniti e il Marocco, tra cui la prossima riunione del Dialogo Strategico in Rabat.
Essi hanno convenuto di nominare un ufficiale di fuori grado da entrambe le parti per completare l'attuazione delle decisioni prese oggi.
Il presidente ha favorevolmente accolto l'invito di Sua Maestà il Re per effettuare una visita in Marocco.
L'incontro di oggi è una prova supplementare che gli interessi degli Stati Uniti e il Marocco continuano a convergere e che il partenariato storico, iniziato nel 18° secolo, continua a prosperare nel 21° secolo”.

Traduzione dal Francese all’Italiano non ufficiale di Yassine Belkassem


venerdì 22 novembre 2013

Panama non riconosce più la fantasma “rasd”

Panama City, 20 nov.2013 - Il Governo di Panama, tramite suo Ministero degli Esteri, ha annunciato ufficialmente, mercoledì 20 novembre 2013, il sospeso del suo riconoscimento alla fantasma “rasd” sottolineando che questa entità è priva di ogni elementi fondamentale costitutivo di uno Stato sovrano in conformità ai principi del diritto internazionale. In virtù dei principi di diritto internazionali e affinché una comunità umana possa sperare edificare uno Stato sovrano, godendo del riconoscimento dalla comunità internazionale, è imperativo di avere elementi fondamentali che garantiscono la sua esistenza come il territorio, il popolo, il governo e l’indipendenza.

Per motivi egemonici nel Nord Africa, la fantasma “rasd”, che fa capo al “polisario”, gruppo armato che ha base in Algeria e che chiede la separazione dal Marocco, fu creata, durante la guerra fredda, dall’Algeria e dal Gheddafi a Tindouf in Sud Ovest algerino.

mercoledì 20 novembre 2013

Morocco Caucus e gli ex ambasciatori USA scrivono ad Obama: Marocco USA la stessa ottica per il futuro del Nord Africa, Sahara e del Sahel

Washington, 20 novembre 2013-
Alla vigilia della visita del Re del Marocco Mohammed VI negli Stati Uniti d’America, dieci ex ambasciatori degli USA in Marocco, hanno presentato in una lettera, lunedì scorso, al Presidente Barack Obama sulla la visione e valori comuni che Rabat e Washington condividono per il futuro del Nord Africa e del Sahel”. Mentre il “Morocco Caucus” in seno del Congresso ribadisce suo forte sostegno alla proposta marocchina d'autonomia per il Sahara sotto la sovranità marocchina, e ha ricordato la posizione invariata di USA nel tema.
Gli ex ambasciatori, che sono stati in servizio sotto cinque presidenti degli Stati Uniti, hanno accolto l'occasione della visita ufficiale di lavoro di Sua Maestà il Re Mohammed VI del Marocco, negli Stati Uniti, per sollecitare il presidente Barack Obama a cogliere questa opportunità, in questi tempi di turbolenze e d'instabilità in Medio Oriente, Nord Africa e nel Sahel per sostenere gli sforzi del Marocco per raggiungere i nostri obiettivi comuni per la regione. Questa lettera è stata firmata da dieci ambasciatori americani in Marocco durantei 32 anni: Samuel L.Kaplan, Thomas Riley, Margaret D. Tutwiler, Edouard M. Gabriel, Marc Ginsberg, Frederick Vreeland, Michael Ussery, Thomas Nassif, e Joseph Verner Reed Jr. I diplomatici americani sperano di vedere in questa visita ufficiale del Sovrano marocchino, "rafforzare il nostro partenariato strategico con i paesi della regione MENA, che condividono in realtà i nostri valori e la nostra visione per il futuro di questa parte del mondo”, ponendo l’accento che il Marocco che si caratterizza per la sua stabilità nella regione, “è sempre stato un solide alleato degli Stati Uniti d’America”. “Nonostante i venti di instabilità in tutta la regione, il Regno, sotto la guida del Re Mohammed VI, ha perseverato sulla via della democrazia e dello Stato di diritto a favore di importanti riforme, in particolare nel dei Diritti Umani”, osservano gli autori della lettera. Questa dinamica virtuosa di riforme nel regno “merita il sostegno politico e l'assistenza degli Stati Uniti per contribuire a stabilizzare la regione contro le minacce in Nord Africa”, insistono, aggiungendo che questo sostegno “deve riguardare innanzitutto gli sforzi legittimi e ragionevoli del Marocco alla risoluzione definitiva  della questione del Sahara, attraverso la concessione di larga autonomia sotto la sovranità marocchina”, “l’unico modo realistico per risolvere questo problema affinché la comunità internazionale possa andare avanti per risolvere le questioni più urgenti della regione”. Sono gli stessi ambasciatori a evidenziare “la necessità imperativa per gli USA a sostenere il Marocco nell'attuazione del suo ambizioso piano di regionalizzazione, anche per servire da modello per gli altri paesi della regione”. La lettera ricorda che 50 anni fa, il defunto Re Hassan II, allora ospite del presidente Kennedy, aveva sottolineato che “il mio popolo forma anche la speranza che questa visita rafforza ulteriormente la comprensione reciproca e approfondisce le relazioni con il popolo americano, tracciando  la strada a una nuova era di rapporti più stretti in via di cooperazione vera, sincera e generosa al servizio dei loro interessi reciproci, così come la pace, la libertà e la dignità umana in tutto il mondo”. “Oggi, queste parole risuonano così vere e fanno eco alle parole di George Washington il 1° dicembre 1789, in una lettera indirizzata al sultano Mohammed III, nonno del Re Mohammed VI, ha scritto “Saremo lieti all'idea che un giorno ci saremo utili per i nostri amici”, conclude la lettera.
Inoltre, il “Morocco Caucus” in seno del Congresso degli Stati Uniti ha ribadito il suo forte sostegno alla proposta marocchina d'autonomia per il Sahara sotto la sovranità marocchina, e ha ricordato la posizione invariata dell'amministrazione statunitense su questo tema, in una lettera al presidente Barack Obama alla vigilia della visita di lavoro agli Stati Uniti di sua Maestà il Re Mohammed VI. La lettera ricordando che la questione del Sahara ha un carattere di una grande importanza per il Marocco, invita il presidente Obama a accogliere l’opportunità della vista Reale per “riaffermare la politica americana invariata nel sostegno di una soluzione politica basata sulla formula di una larga autonomia sotto la sovranità marocchina.” L'iniziativa di autonomia proposta nel 2007 dal Marocco è il quadro migliore per una soluzione politica negoziata, insiste la lettera, sottolineando che si tratta di una delle poche questioni oggetto di un ampio consenso sia alla Camera dei rappresentanti che al Senato”. Il “Morocco Caucus”, ricorda in questo contesto che “la posizione degli Stati Uniti nei confronti del piano di autonomia marocchino rimane invariato dalla amministrazione di Clinton fino alla attuale”. Marocco è la prima Nazione che ha riconosciuto gli Stati Uniti, “un amico e un partner forte in Nord Africa”, “condivide”, “i nostri valori e le aspirazioni per la regione”, ha preso atto la lettera. Quindi, aggiungono i firmatari che in considerazione della situazione esistente a livello regionale, i rapporti con il Regno sono di importanza capitale e strategica. Pertanto, hanno continuato, è importante il consolidamento di relazioni strategiche con il Marocco davanti alle sfide comuni in Nord Africa e nel Sahel.


Yassine Belkassem

giovedì 14 novembre 2013

Al via la II edizione de: Le giornate del Marocco in Italia, “La cultura del deserto”

GIMI: giornate interculturali Marocco - Italia 
Comunicato stampa
Al via la II edizione de: Le giornate del Marocco in Italia,
“La cultura del deserto”

Dal 14 al 16 novembre Roma ospiterà la seconda edizione dell’evento che fa dialogare la cultura marocchina con quella italiana, il GIMI, le Giornate Interculturali Marocco Italia dedicate quest’anno alla  “cultura del deserto”.
Attraverso l’incontro con le peculiarità dei due Paesi, il GIMI si prefigge l’obiettivo di presentare il Marocco profondo e millenario, mettendo in essere una riflessione che vada oltre il confine di nazionalità e si diriga verso dinamiche di trans-nazionalità culturali, economiche e politiche.
La contemporaneità viene intesa come un discorso che coinvolge identità in movimento e si rafforza nelle pieghe di una ricerca che traccia un compromesso fra tradizione e modernità.
Focus dell’iniziativa è quindi la conoscenza e la valorizzazione di una identità plurale attraverso una serie di incontri e dibatiti seminariali, arte, cultura e musica. Si intende ragionare sull’interazione, gli scambi tra i due Paesi riflettendo sulla continuità, anche storicamente determinata, con cui si sono realizzati rapporti commerciali, diplomatici, artistici fino ad arrivare a nuovi percorsi di relazione fra attori sociali, tra cui le imprese. A questo proposito esplorare differenti modalità relazionali ed opportunità offerte dai mercati emergenti del Mediterraneo.
Il GIMI pone l’accento quest’anno sulla diversità culturale  e identitaria che da sempre caratterizza il Marocco. Una diversità rafforzata e consolidata dalle riforme e da un sistema politico stabile e democratico che promuove lo sviluppo e la valorizzazione delle differenti culture locali e regionali. Queste ultime compongono in piena armonia il mosaico marocchino pur preservandone le specificità di ogni regione.
Sono stabilità, sviluppo, convivialità e complementarità secolari tra culture diverse che rendono il Marocco un unicum.
Il programma prevede un momento inaugurale, il 14 novembre, negli spazi del Centro Congressi Roma Eventi “Fontana di Trevi” in via della Pilotta 4, sotto l’egida dell’Associazione di Amicizia Italia-Marocco e l’Ambasciata del Regno del  Marocco in Italia. Il taglio del nastro aprirà al pubblico la mostra di artigianato incentrata sulla cultura del deserto, che rimarrà visitabile sino al 16 novembre presso la sala Manzoni.
Il 15 novembre nell’Auditorium dell’Ara Pacis Augustae, via di Ripetta 190, avrà luogo il convegno di approfondimento, curato dall’Associazione di Amicizia Italia-Marocco in collaborazione con l’Ambasciata del Marocco, con tematica: “ Italia e Marocco: Quali politiche per una crescita sostenibile?” L’evento si articolerà in due tavole rotonde che toccheranno tematiche economiche e sociali. La prima affronterà Italia e Maroccola sfida della governance economica ” mentre la seconda sarà incentrata sul tema “Italia e Marocco: quale modello sociale per uno sviluppo sostenibile”.
In serata, con la direzione artistica della Piero Muscari Comunicazione, sempre presso l’Auditorium dell’Ara Pacis Augustae, si terrà il Galà GIMI: un momento di dialogo e conoscenza culturale durante il quale sono previsti la performance di tre gruppi musicali provenienti dal Marocco (Doueh, sahraoui, Damo, amazigh, l’Orchestra arabo-andalusa di Fes guidata dal maestro Mohamed Briouel) e la premiazione di sei personalità che si sono distinte in vari settori facendosi portavoce, attraverso le loro storie di successi, dei valori fondanti dell’interculturalità alla base della storia di amicizia tra Italia e Marocco.
A piazza della Pilotta, di fronte agli spazi di Roma Eventi, dal 14 al 16 novembre verrà montata una tradizionale tenda usata dai nomadi del deserto, all’interno della quale opinionisti, istituzioni ed esperti di intercultura animeranno incontri di approfondimento e talk show: “Tè a tre sotto la tenda “.
Le tre giornate intendono sostenere e diffondere la cultura del deserto, quindi le tradizioni delle comunità del Sahara legate al nomadismo, alle grandi carovane, ai commerci ed agli scambi.
In questa cornice, inoltre, sarà possibile avere informazioni istituzionali circa le opportunità imprenditoriali offerte dal mercato marocchino.
Tre giornate di riflessione all’insegna dei valori comuni di libero scambio culturale, dei principi di condivisione, dell’incontro fra culture e del dialogo.
Ufficio Stampa Piero Muscari Comunicazione
Mara Dinunno
mob. : +39 340 3097318
ufficiostampa.gimi@gmail.com
www.pieromuscari.it

Convegno
“Italia e Marocco
Quali politiche per una crescita sostenibile?”
Roma, Venerdì 15 novembre 2013, h. 9.30
Auditorium dell’Ara Pacis, Via di Ripetta 190 
PROGRAMMA

09:30
- Registrazione
10:00
APERTURA UFFICIALE 
-  Ugo INTINI, Associazione di Amicizia e Cooperazione Italia-Marocco.
-  Hassan ABOUYOUB, Amb. del Regno del Marocco in Italia.
-  Nicola ZINGARETTI, Presidente Regione Lazio  (da confermare).
-  Antonio CATRICALA’, Vice-Ministro dello Sviluppo Economico (da confermare).
- M.Moulay Hafid EL ALAMY, Ministro dell’Industria e del Commercio del  Marocco
- M. Roberto MASTROIANNI, Giornalista RAI NEWS(da confermare)
10:30
PRIMA TAVOLA ROTONDA
“Italia – Marocco: la sfida della Governance economica
- Relatore Pierluigi PAGANETTO, Docente di Economia Internazionale, Univ. Tor Vergata.
- Replica Mohamed CHAFIKI, Direttore degli studi e delle previsioni finanziarie, Ministero dell’Economia e delle Finanze del Marocco.
- Relatore Driss BENHIMA, Presidente Royal Air Maroc, già Ministro dei Trasporti e del Turismo.
- Replica Adolfo URSO, Presidente “Fondazione FAREFUTURO”.
Dibattito
13,00-14,00
 - Cocktail

Con la presenza del Presidente della Camera dei Consiglieri, Mohamed Cheikh BIADILLAH e delMinistro Delegato per l’Istruzione Superiore, la Ricerca Scientifica e la Formazione dei Quadri  Sig.ra Soumiya BENKHALDOUN.