venerdì 25 ottobre 2019

CLASSIFICA MONDIALE DOING BUSINESS. IN 9 ANNI MAROCCO PASSA DAL 128 AL 53° POSTO


Il Marocco che era nel 2010 al posto 128 ha raggiunto il 53esimo posto di 190 paesi nel mondo nella classifica “Doing Business 2020” della Banca Mondiale, pubblicata giovedì 24 ottobre a Washington. “Questo avanzamento segna un progresso significativo nella realizzazione dell'obiettivo del Marocco di raggiungere la top 50 delle maggiori economie del mondo entro il 2021”, fa sapere il Dipartimento del Capo di Governo.
Cosi, il Marocco mantiene il primo posto nel Maghreb e in Nord Africa, e si colloca al terzo posto tra i paesi della regione del Nord Africa e del Medio Oriente MENA, dietro gli Emirati Arabi Uniti 16° e davanti all'Arabia Saudita 62° ed Egitto 114°.
A livello del continente africano, il Marocco mantiene la terza posizione dietro le isole Maurizio, che si classifica al tredicesimo posto mondiale, Ruanda 38°, e davanti a Sudafrica 84° e Nigeria 131°. “Il risultato positivo del Marocco è dovuto all'adozione di una serie di importanti misure e riforme legate agli affari e alle attività delle imprese marocchine, che rientrano nel quadro del programma di lavoro del Comitato nazionale dell'ambiente di affari (CNEA)”, sottolinea il comunicato.
La segreteria del CNEA ha inoltre svolto un ruolo importante nella presentazione agli esperti della Banca mondiale delle riforme introdotte per migliorare il clima imprenditoriale in Marocco, principalmente quelle legate allo sviluppo di quadri giuridici e regolamentari per le imprese, nonché alla semplificazione e alla digitalizzazione di una serie di procedure amministrative legate al ciclo di vita degli affari, oltre alla creazione di piattaforme elettroniche per i servizi e gli sportelli unici.
Le riforme della legge relativa alle varie società sia quelle anonime e le società con nome collettivo, in accomandita semplice, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata e la società in partecipazione, figuravano tra le riforme importanti entrate in vigore nel corso dell’anno.
Queste riforme hanno permesso di rafforzare la protezione degli investitori minoritari e di stabilire il principio di trasparenza e di buon gouvernance basato sulle norme internazionali in questo settore. Di conseguenza, la classifica del Marocco nell'indice di protezione degli investitori minoritari è passata dal 64esimo posto al 37esimo.
Inoltre, il Marocco si è classificato 16esimo a livello mondiale per quanto riguarda l'indice di rilascio delle licenze di costruzione edile, lanciando una nuova versione della piattaforma online per la gestione digitale delle licenze.
La classifica marocchina nell'indice di connessione alla rete elettrica 34° a livello mondiale rispetto a 59 dell'anno scorso è migliorata anche grazie all'agevolazione del collegamento elettrico delle imprese a Casablanca attraverso il lancio di una piattaforma elettronica, denominata “e-Collegamento”, per la presentazione e il monitoraggio delle domande di connessione in media tensione e lo sviluppo dell'utilizzo dei posti di trasformazione prefabbricati.
Il rapporto della Banca Mondiale menziona altresì una serie di altre riforme che hanno contribuito al miglioramento del clima imprenditoriale in Marocco e della sua classificazione internazionale, in questo caso cita:
- L'introduzione di un sistema automatizzato per l'attribuzione degli affari ai giudici e la pubblicazione di rapporti sulla performance dei tribunali, ciò che ha agevolato l'esecuzione dei contratti e ha permesso al Marocco di raggiungere il 60° posto a livello mondiale;
- L'introduzione di un sistema di pagamento online dei diritti portuali, la soppressione delle procedure di transito su supporto cartaceo e l'estensione dell'orario di lavoro nel porto, che ha accelerato le operazioni di commercio transfrontaliero e portato il Marocco alla 58° posizione mondiale;
- La riduzione del tasso d'imposta sulle imprese mediante l'adozione di un sistema progressivo di imposizione delle imprese, che ha permesso il paese di raggiungere il 24esimo posto a livello mondiale dell'indice di prestazione fiscale.
Con questo risultato, il Marocco ha compiuto un grande passo avanti verso la realizzazione dell’obiettivo fissato dal programma governativo di far rientrare il paese tra le 50 migliori economie del mondo in materia di miglioramento del clima imprenditoriale entro il 2021.
In tale prospettiva, sono in corso ulteriori riforme, come la creazione di un registro nazionale per le garanzie mobiliari nel quadro dell’attuazione della legge sulle garanzie, che consentirà alle PME di accedere ai finanziamenti necessari e di migliorare la classificazione del Marocco nell’indice di accesso al finanziamento.
La performance marocchina è il risultato di una politica aperta d’investimento guidata dal Re Mohammed VI per mettere il Marocco in via della buona economia a caratteri sociale ed umano, terra d’opportunità di business ed il risultato di un miglioramento profondo della gouvernance pubblica e della lotta contro le differenti forme di prevaricazione e di abuso particolarmente nei permessi di costruzione e nei pagamenti delle tasse.
Il rapporto “Doing Business” cerca di misurare le performance di 190 paesi in materia di facilitazione degli affari valutando la legislazione e le procedure amministrative adottate in dieci diversi settori del ciclo di vita dell'impresa, vale a dire la creazione di imprese, il commercio transfrontaliero, il pagamento di tasse e imposte, le licenze di costruzione, il collegamento all'elettricità, il trasferimento di proprietà, l'accesso al finanziamento, l'esecuzione di contratti, la protezione degli investitori, nonché la gestione di questioni delle imprese in difficoltà.




mercoledì 16 ottobre 2019

PER MOTIVI UMANI IL RE MOHAMMED VI GRAZIA RAISSOUNI CONDANNATA PER ABORTO ILLEGALE


Il Re Mohammed VI del Marocco ha concesso la Grazia alla signorina Hajar Raissouni, condannata a una pena detentiva e ancora oggetto di procedimenti giudiziari, indica un comunicato del Ministero della Giustizia.
Questa Grazia Reale è motivata dalla dimensione umana e s’inserisce nel quadro della compassione e della clemenza riconosciute al Sovrano e della sua preoccupazione del Re di preservare il futuro dei due fidanzati che contavano fondare una famiglia conformemente ai precetti religiosi e alla legge, nonostante l’errore che avrebbero commesso e che ha condotto a tale procedimento giudiziario, aggiunge il comunicato. In questo stesso contesto, il Re ha, inoltre, voluto concedere la Grazia anche al fidanzato di Raissouni e alla squadra medica condannati in questa causa giudiziaria.
Da osservare che nel caso dell’arresto di Raissouni è stato sorprendente che alcune parti straniere si intromettano nei fatti che riguardano la società marocchina. Il Marocco, da parte sua, non ha la consuetudine di condurre ingerenze nei fatti sociali di altri paesi.
La giornalista Raissouni era stata condannata a un anno di carcere per aborto illegale e relazione sessuale extramatrimoniale insieme al cittadino sudanese Amin Rifaat, un medico e suoi assistenti, all’uscita di uno studio medico della capitale marocchina, Rabat.
La legge marocchina consente di interrompere la gravidanza solamente quando la vita della moglie è in pericolo e se il marito lo acconsente.