domenica 27 dicembre 2020

Unione delle comunità ebraiche italiane ringrazia gli sforzi di pace di Re Mohammed VI


L'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) ringrazia gli sforzi di pace di Re Mohammed VI. Così la Presidente dell'UCEI, Noemi Di segni, ha rivolto il suo apprezzamento al Re Mohammed VI per gli sforzi compiuti nel promuovere la pace e la convivenza. E crede che la decisione marocchina di stabilire relazioni con Israele favorirà la cooperazione bilaterale e assicurerà la pace regionale. Commentando la decisione del Marocco di stabilire relazioni con Israele Di Segni ha affermato che "lavorare per la comprensione e la convivenza tra popoli, culture e identità è una delle sfide più grandi di oggi". 
La decisione e l’iniziativa di Re Mohammed VI contribuiranno all’obiettivo del mantenimento della pace e avranno "certamente risultati incoraggianti".
La Presidente dell'UCEI ha inoltre apprezzato la Dichiarazione congiunta del Marocco con Israele e gli Stati Uniti d'America lodando l'iniziativa tripartita come una svolta storica. Di segni ritiene che la dichiarazione "dia speranza di raccogliere i frutti di questa iniziativa, specialmente al servizio della pace".
La Storia, ha aggiunto, permette alle persone di capire che lo scambio tra paesi porta  sempre "i migliori risultati e le migliori garanzie per combattere ogni forma di estremismo". I legami tra Marocco e Israele permetteranno "decisioni strategiche da prendere in futuro e questo è un fatto molto positivo", ha sottolineato. 
Le affermazioni Di Segni giungono dopo che il Marocco e Israele hanno ufficializzato, martedì  scorso la loro decisione di stabilire tutti i contatti e le relazioni diplomatiche.
Il Re Mohammed VI ha ricevuto il consigliere per la sicurezza israeliano Meir Ben-Shabbat, che ha co-guidato la delegazione israelo-americana in Marocco con il consigliere americano Jared Kushner.
Il 10 dicembre il Marocco ha annunciato la decisione di riprendere relazioni con Israele. La data segna anche la decisione di Trump di riconoscere la sovranità del Marocco sul Sahara. 
Oltre a Di Segni, diverse altre comunità ebraiche in tutto il mondo hanno celebrato la decisione del Marocco di riprendere relazioni con Israele.
L'ultimo sostegno è stato dato dalla comunità ebraica marocchina di New York, che all'inizio della settimana ha detto che il riavvicinamento tra Marocco e Israele è "un evento storico che promuoverà la pace".
"Altri paesi seguiranno l’esempio del Marocco", ha detto il rabbino marocchino Gad Bouskila sull’avvicinamento. 

venerdì 25 dicembre 2020

Il Re Mohammed VI a Netanyahu. La coerente e costante posizione Marocchina sulla Palestina non è cambiata


Il Re Mohammed VI del Marocco ha avuto venerdì 25 dicembre un colloquio telefonico con il Primo Ministro d'Israele, Benjamin Netanyahu. Durante l'incontro, il Re ha ricordato i legami forti e particolari tra la comunità ebraica originaria del Marocco e la Monarchia marocchina. Il Sovrano ha inoltre ribadito la posizione coerente, costante e che rimane non cambiata del Regno del Marocco in merito alla questione palestinese e il ruolo pionieristico del Regno per la promozione della pace e della stabilità in Medio Oriente. 
In tale contesto, il Sovrano si è rallegrato della riattivazione dei meccanismi di cooperazione tra il Regno del Marocco e lo Stato d’Israele e della ripresa dei contatti regolari, nel quadro di relazioni diplomatiche pacifiche e amichevoli. 
Da parte sua, il Primo Ministro israeliano ha assicurato al Re Mohammed  VI la sua determinazione ad attuare tutti gli impegni assunti, secondo un calendario preciso di attuazione. 
La dichiarazione trilaterale tra il Regno del Marocco, gli Stati Uniti d’America e lo Stato d’Israele, firmata dinanzi al Re il 22 dicembre scorso a Rabat, costituisce il quadro di riferimento per lo sviluppo e l’evoluzione di queste relazioni. 

mercoledì 23 dicembre 2020

Aperta nuova era nelle relazioni tra Marocco, USA e Israele. firmata Dichiarazione congiunta


Il Re Mohammed VI accompagnato dal Principe Ereditario Moulay El Hassan, ha ricevuto martedì 22 dicembre 2020 una delegazione statunitense e israeliana composta da Jared Kushner, consigliere principale del Presidente degli Stati Uniti d'America; Meir Ben-Shabbat, Consigliere per la sicurezza nazionale dello Stato di Israele; e Avrahm Joel Berkowitz, assistente speciale del Presidente degli USA e rappresentante speciale per i negoziati internazionali. 

Al termine di questa udienza, il Capo di Governo marocchino Saad Eddine El Otmani, Jared Kushner e Meir Ben-Shabbat hanno firmato, davanti a Sua Maestà il Re, una Dichiarazione congiunta tra il Regno del Marocco, gli Stati Uniti d’America e lo Stato d’Israele che ha posto l'accento sull'apertura di una nuova era nelle relazioni tra il Regno del Marocco e lo Stato d'Israele. 
Da precisare innanzitutto che non si tratta di "normalizzazione" con Israele o del cosiddetto "Accordo di Abramo", ma si tratta di ripresa di meccanismi di cooperazione bilaterale bloccati nel 2002. 
Così il Regno del Marocco, gli Stati Uniti d’America e lo Stato d’Israele, facendo riferimento al colloquio telefonico che ha avuto luogo tra il Re Mohammed VI e il Presidente Donald Trump il 10 dicembre 2020, nonché alle rispettive dichiarazioni storiche pubblicate lo stesso giorno e alla dichiarazione del Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, accolgono con favore l’opportunità degli straordinari sforzi degli USA e della loro leadership, precisa la Dichiarazione congiunta.  
Il documento sottolinea inoltre la Proclamazione degli USA relativa al riconoscimento della sovranità del Regno del Marocco sul Sahara, stabilendo al contempo che "gli Stati Uniti riconoscono la sovranità marocchina sul tutto il territorio del Sahara occidentale e ribadiscono il loro sostegno alla proposta di autonomia seria, credibile e realistica del Marocco quale unica base per una soluzione giusta e duratura della controversia sul territorio del Sahara occidentale". 
Per facilitare i progressi nel conseguimento di tale obiettivo, i tre paesi stabiliscono che gli USA "incoraggeranno lo sviluppo economico e sociale con il Marocco compreso il territorio del Sahara occidentale, e a tal fine apriranno un consolato sul territorio del Sahara occidentale, a Dakhla, per promuovere le opportunità economiche e commerciali a favore della regione". 
Nella stessa dichiarazione, i tre paesi ricordano lo scambio di vedute che ha avuto luogo durante il suddetto colloquio tra il Re Mohammed VI e il Presidente Trump sulla situazione attuale in Medio Oriente, durante il quale il Sovrano ha ribadito la posizione coerente, costante e immutata del Marocco sulla questione palestinese, nonché la posizione espressa dal Re, nella sua veste di presidente del Comitato Al-Qods, sull’importanza di salvaguardare lo statuto speciale della città sacra di Gerusalemme per i tre religioni monoteiste. 
I tre paesi "riconoscono il ruolo storico che il Marocco ha sempre svolto per il ravvicinamento dei popoli e la promozione della pace e della stabilità in Medio Oriente, tenendo conto dei legami particolari che Sua Maestà il Re intrattiene con la comunità ebraica marocchina che vive in Marocco e in tutto il mondo, compreso Israele", aggiuge la Dichiarazione congiunta.
Si dicono consapevoli che l’instaurazione di relazioni diplomatiche complete, pacifiche e amichevoli è nell’interesse comune di entrambi i paesi e che contribuirà a far progredire la causa della pace nella regione, a rafforzare la sicurezza regionale e ad aprire nuove opportunità per l’intera regione. 
La Dichiarazione congiunta, si è conclusa di promuovere una cooperazione economica bilaterale dinamica e innovativa, di proseguire la cooperazione nei settori del commercio; della finanza e degli investimenti in materia di innovazione e tecnologia; aviazione civile; visti e servizi consolari; turismo; acqua, agricoltura e sicurezza alimentare; di sviluppo; energia e telecomunicazioni; e in altri settori che potrebbero essere definiti di comune accordo e procedere alla riapertura degli uffici di collegamento a Rabat e a Tel Aviv.
I tre paesi convengono di impegnarsi a rispettare pienamente le disposizioni della presente dichiarazione, a promuoverle e a difenderle e di convenire che ciascuna parte avrà pienamente onorato i propri impegni entro la fine di gennaio e che avranno individuate nuove azioni. Essi convengono inoltre di operare di conseguenza a livello bilaterale, regionale e multilaterale.







mercoledì 16 dicembre 2020

USA all'ONU: Ecco la Proclamazione di nostro riconoscimento della sovranità del Regno del Marocco sul suo Sahara


Gli Stati Uniti d'America, nella persona della loro ambasciatrice rappresentante presso le Nazioni Unite Kelly Craft, hanno inviato martedì 15 dicembre la loro Proclamazione di riconoscimento della sovranità del Marocco sul suo Sahara, al Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres e al presidente del Consiglio di sicurezza Jerry Matthews Matjila.
Gli USA hanno quindi chiesto di allegare tale Proclamazione come documento del Consiglio di sicurezza e di distribuire questi documenti ai membri del Consiglio di sicurezza. 
Nella corrispondenza di Kelly Craft, gli Stati Uniti, oltre a riconoscere la sovranità del Marocco sul Sahara, affermano che l’offerta di autonomia locale presentata dal Regno del Marocco rimanga l’unica base per raggiungere una soluzione  alla controversia politica regionale del Sahara.