venerdì 27 dicembre 2019

informativo: Marocco in cima alla classifica dei paesi che risp...

informativo: Marocco in cima alla classifica dei paesi che risp...: L’attuazione del Meccanismo Nazionale per la Prevenzione della Tortura classifica il Marocco tra i cinque Paesi nel mondo in testa alla...

إفريقيانغ Africannagh: Marocco in cima alla classifica dei paesi che risp...

إفريقيانغ Africannagh: Marocco in cima alla classifica dei paesi che risp...: L’attuazione del Meccanismo Nazionale per la Prevenzione della Tortura classifica il Marocco tra i cinque Paesi nel mondo in testa alla...

Marocco in cima alla classifica dei paesi che rispettano i diritti umani


L’attuazione del Meccanismo Nazionale per la Prevenzione della Tortura classifica il Marocco tra i cinque Paesi nel mondo in testa alla classifica del Comitato per i diritti dell’uomo nel monitoraggio d’attuazione delle raccomandazioni prioritarie.
Il Marocco, infatti, è classificato nella stessa posizione di Danimarca, Svezia, Argentina e Burkina Faso, in cima alla classifica del Comitato per i Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite per i paesi che hanno attuato le pertinenti raccomandazioni dell'ONU. 
Questi cinque paesi hanno ottenuto la nota “A” il punteggio più alto, relativa all’esame del monitoraggio dell’attuazione delle raccomandazioni realizzato dal Comitato e il cui risultato è stato annunciato a dicembre.
La nota “A” significa che questi paesi hanno adottato misure significative per l'attuazione delle raccomandazioni prioritarie nell'esame del Comitato dei diritti dell'uomo.
La presenza del Marocco in tale elenco e il suo ottenimento meritato della nota “A” avviene dopo l'adozione della legge sul Meccanismo Nazionale di Prevenzione della Tortura, il cui mandato è conferito al Consiglio Nazionale dei Diritti dell'Uomo (CNDH).
Dal 2013 il Comitato per i diritti umani ha avviato un monitoraggio sull'attuazione delle raccomandazioni per incoraggiare gli Stati ad applicarle. A tal fine, il Comitato ha elaborato un elenco di raccomandazioni prioritarie di cui valuta l'attuazione nel quadro di un esame che dura da due a tre anni.
Nel quadro di questa valutazione, il Comitato formula cinque note, di cui la più alta è la A, che significa che le misure adottate dagli Stati per attuare le raccomandazioni sono molto soddisfacenti, e la più debole è la nota “E” per i paesi che non rispettano tali raccomandazioni o le respingono.
Da ricordare che i membri del Meccanismo nazionale per la prevenzione della tortura sono stati insediati in occasione della prima Assemblea generale del CNDH nell'ottobre 2019. Il Meccanismo ha iniziato i suoi compiti e lavora quotidianamente e costantemente sul suo programma d’azione e sulla sua strategia. 

mercoledì 18 dicembre 2019

L'Unione delle Comore ha aperto consolato generale a Laayoune in Sahara Marocchino


L'Unione delle Comore ha aperto mercoledì suo consolato generale a Laayoune in sud del Marocco. 
La cerimonia d'inaugurazione è stata presieduta dal ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini Residenti all'Estero, Nasser Bourita, e dal suo omologo comoriano, Souef Mohamed El Amine.
In una dichiarazione alla stampa, il console generale dell'Unione delle Comore a Laayoune, Sayed Omar Sayed Hassan, ha accolto con favore le relazioni “fraterne” tra il Regno del Marocco e l'Unione delle Comore, sottolineando che tali relazioni risalgono agli inizi dell'indipendenza delle Comore.
È un “onore per l'Unione delle Comore d’aprire un consolato generale nella “capitale del Sahara marocchino", ha detto Sayed Hassan, aggiungendo che “l'apertura di questo consolato conferma la marocchinita del Sahara e i legami fraterni tra i nostri due paesi”.
Il diplomatico comoriano ha invitato tutti i paesi africani a seguire l'esempio del suo paese e aprire rappresentanze diplomatiche nelle città del Sahara marocchino dicendo: “Auspico che altri paesi amici e fratelli del Marocco seguano l'esempio dell'Unione delle Comore per dimostrare la loro solidarietà e fraternità nei confronti dei nostri fratelli marocchini e il loro riconoscimento per tutto ciò che il Regno del Marocco apporta ai nostri paesi e ovunque in Africa”.
La cerimonia di apertura si è svolta in presenza del Wali della regione di Laayoune Saguia El Hamra, Governatore delle province di Boujdour, Abdeslem Bekrate, e dei governatori di Tarfaya e Smara, del presidente della regione, Sidi Hamdi Ould Errachid, degli eletti della regione e dei rappresentanti delle organizzazioni della società civile.
Da ricordare che la Costa d'Avorio ha aperto, in giugno scorso, un consolato onorario nella stessa città, mentre Gambia ha recentemente annunciato la prossima apertura del suo consolato a Dakhla.


venerdì 13 dicembre 2019

Marocco. Il Re Mohammed VI nomina Commissione del Nuovo Modello di Sviluppo

Il Re Mohammed VI ha nominato, giovedì 12 dicembre, i membri della commissione incaricata del Nuovo Modello di Sviluppo, presieduta da Chakib Benmoussa, nominato il 19 novembre scorso.
Oltre al presidente, la Commissione è composta da 35 membri con alti percorsi accademici e professionali pluralistici e un'importante conoscenza della società marocchina e delle questioni politiche, economiche e sociali, culturali e ambientali. La Commissione mobilita competenze marocchine che operano sia in Marocco che a livello internazionale, attive e impegnate nei settori pubblico, privato o della società civile.
Conformemente agli Alti orientamenti Reali, la Commissione dovrà sin da ora esaminare con franchezza, audacia e obiettività lo stato della situazione alla luce dei risultati conseguiti dal Regno, delle riforme avviate, delle aspettative dei cittadini, del contesto internazionale attuale e dei suoi futuri sviluppi. Entro l’estate prossima, la commissione presenterà all’Alta Valutazione di Sua Maestà il Re le principali modifiche auspicabili e le iniziative concrete in grado di adeguare il modello di sviluppo.
Nel corso dei suoi lavori, la Commissione opererà nel quadro di un approccio partecipativo e inclusivo per favorire il più ampio coinvolgimento.

Composizione della Commissione speciale sul Modello di Sviluppo:
Oltre al presidente Chakib Benmoussa, la commissione è composta da 35 membri, di cui l'elenco comunicato dal Gabinetto Reale:

ADDIOUI Adnane: Co-fondatore di “Moroccan Center for Innovation and Social Entrepreneurship” e della piattaforma "Wuluj" relativa alla partecipazione al finanziamento di progetti creativi e innovativi.
BENALI Laila: Esperto internazionale in strategia energetica e sostenibilità. Economista, direttrice della strategia, dell’economia e della sostenibilità all’APICORP. Presidente dell'Arab Energy Club.
BENMOUSSA Mohamed: Economista, ex amministratore del Consiglio deontologico dei Valori Mobiliari, Vicepresidente dell’associazione Damir.
AGHZADI Rajae presidente dell’Associazione marocchina “Cuore delle Donne”.
AMRANI BOUKHOBZA Mohamed: Rettore della facoltà di diritto di Tetouan.
BENLYAZID Farida: Regista e sceneggiatore.
BENZINE Rachid: Professore universitario all’Università Cattolica di Lovanio e alla Facoltà di Teologia protestante di Parigi.
BOUCHIKHI Hamid: Esperto in imprenditoria e innovazione manageriale. Presidente di Sol Bridge International School of Business con sede a Daejeon, Corea del Sud. Membro dell’Istituto marocchino di intelligenza strategica.
BOUNFOUR Ahmed: Professore universitario, titolare della cattedra europea di gestione dell’immateriale all’Università di Parigi Sud.
CHAFIL Raja: Direttrice del Centro di competenza in materia di cambiamento climatico 4C-Marocco, incaricato di sostenere le politiche climatiche in Marocco e in Africa.
CHAMI Ahmed Reda: Ex ministro. Ex ambasciatore. Presidente del Consiglio economico, sociale e ambientale.
EL AOUFI Noureddine: Professore di Scienze Economiche, Università Mohammed V di Rabat. Presidente dell’Associazione Marocchine delle Scienze Economiche.
EL KADIRI Rita: Direttrice generale della Fondazione "Zakoura" per l’istruzione, incentrata sull’innovazione sociale.
EL KAMOUNY Khadija: Ingegnere, capo progetto alla MASCIR, specializzato nello sviluppo verde.
FIKRAT Mohamed: Direttore d'impresa; Presidente della Commissione per gli investimenti e la competitività della CGEM.
GUERRAOUI Rachid: Professore e direttore del Laboratorio di Algoritmica, presso la Scuola Politecnico di Losanna, e l’Università Mohammed VI politecnico.
HILALE Narjis: Professore all’International University Geneva dedicato alle questioni dell’intelligenza artificiale e dello sviluppo delle capacità delle donne.
HIMMICH Hakima: Professore in medicina; membro del CESE, membro del CESE, attore associativo nel settore della salute.
JAIDI Larbi: Economista e professore universitario. Senior Fellow al Policy Center for the New South.
JETTOU Driss: Ex Primo Ministro, Presidente della Corte dei Conti.
JOUMANI Ahmed: Sociologa specializzato nella cultura Hassani, dedicato allo sviluppo territoriale.
KSIKES Driss: Scrittore, drammaturgo e direttore di Economia, Centro di ricerca di HEM.
LAHLOU EL YACOUBI Ghita: Direttrice della Scuola centrale di Casablanca. Presidente e co-fondatrice del Movimento "Cittadini".
LAROUI Fouad: Scrittore e professore universitario presso la facoltà di scienze umane all’Università di Amsterdam.
MACHATE Khalid: Esperto in Trasformazione Digitale, Gestione dell'Innovazione Imprese, Tecnologie Disruptive e Smart Cities.
MIRAOUI Abdellatif: Ex presidente dell'Università Cadi Ayyad a Marrakech, professore delle università all'Università di Tecnologia di Belfort Montbéliard (UTBM) - Francia
OMARY Noureddine: Ispettore delle Finanze. Ex presidente della BCP. Ex Segretario generale del Ministero dell’economia e delle finanze. Incarico di Missione al Gabinetto Reale.
OUHAJOU Lakbir: Docente - ricercatore in geografia all’Università di Agadir. Esperti nello sviluppo territoriale e degli Oasi
RACHIK Hassan: Antropologo, Sociologo e professore all'Università Hassan II di Casablanca.
SAADANI Youssef: Economista, ex dirigente di Bank Al Maghrib. Direttore degli Studi Economici presso la Cassa Depositi e Gestione.
SLAOUI BENNANI Saadia: Presidente direttrice generale di uno studio di consulenza; presidente della Commissione "Impresa dei cittadini" della CGEM.
TAZI Karim: Uomo d’affari, attore associativo e amministratore di società.
TERRAB Mostafa: Direttore generale del gruppo OCP.
TOZY Mohamed: Esperto sociologo, Professore delle Università di Scienze Po Aix-en-Provence. Presidente dell’Associazione Targa Aid.
ZAOUI Michael: Banchiere d’Affari a Londra ed ex vicepresidente di Morgan Stanley.

lunedì 9 dicembre 2019

Marocco. Il Re Mohammed VI inaugura complesso Maamoura di calcio aperto anche a squadre straniere


L'infrastruttura sportiva marocchina si arricchisce un'altra volta con un altro mega complesso calcistico d'eccellenza, infatti, il Re Mohammed VI ha inaugurato, lunedì 9 dicembre, il Centro Nazionale di Calcio di Maamoura situato vicino alla capitale Rabat, dopo rinnovamento e ricostruzione.
Si chiama "Complexe Mohammed VI de Football", struttura integrata dedicata alle prestazioni e allo sviluppo di una pratica calcistica di alto livello, realizzata dalla Federazione Royale Marocaine de Football (FRMF), traduce l’alta sollecitudine che il Sovrano ha sempre dato allo sport e la gioventù e la sua volontà di garantire ai professionisti del calcio nazionale tutte le condizioni di successo affinché possano rappresentare il loro paese come si deve.
Costruito su un terreno di 29,3 ettari, è destinato ad accogliere le squadre nazionali in fase di preparazione, nonché le squadre nazionali straniere che desiderano effettuare i loro stage di concentrazione in Marocco.
L’apertura di questo edificio sportivo alle squadre straniere permetterà anche di diventare una leva per lo sviluppo del turismo nazionale e di promuovere l’irradiamento internazionale del Regno Marocchino.
Il nuovo complesso che, è dotato di infrastrutture e attrezzature di punta conformi agli standard della FIFA, che ne fanno uno dei più importanti al mondo, ospita abitazioni e albergo di lusso di oltre 400 posti letto.
Tra l'altro, ci sono quattro campi di calcio naturale, tre campi sintetici, un campo coperto, una sala che può ospitare partite di calcio di futsal, una piscina olimpica all'aperto, due campi da tennis e uno di Beach Soccer.
Il Complesso comprende anche un centro di medicina sportiva e di varie prestazioni mediche di nuova generazione in sintonia con le norme della FIFA.
Importanti spazi di ristorazione e di svago, un auditorium di 221 posti per ospitare varie manifestazioni (conferenze, proiezioni di film) nonché edifici amministrativi.
La realizzazione del Complesso Mohammed VI di calcio, che ha richiesto un budget di 630 milioni di dirham, rientra nell’ambito dell’attuazione del programma nazionale di potenziamento delle infrastrutture calcistiche nazionali che prevede, nella sua parte il rafforzamento della formazione, oltre alla costruzione di questo complesso, il sostegno alla realizzazione di centri di formazione dei club nazionali (RCA, FUS, MAT, WAC, RSB) e la realizzazione di cinque centri federali di formazione. Si tratta del centro regionale di calcio di Saidia in nord est (progetto in corso di completamento) e di altri quattro previsti a Ifrane, Ksar Lakbir, Beni Mellal e Agadir (progetti in corso di studio).
Nell'ambito del programma "Sviluppo della pratica calcistica", l'ambizioso programma prevede in particolare la ristrutturazione di 138 campi di calcio in erba sintetica (98 terreni completati e 40 in fase di avviamento) e di 13 campi in prato naturale, di cui 12 completati e uno in corso di lavori.