venerdì 29 giugno 2012

Algeria/Tindou : Khat Achahid* : lo scandalo finanziario del capo dei separatisti “Polisario” Mohamed Abdelaziz


Algeria/Tindouf : Khat Achahid* : lo scandalo finanziario del capo dei separatisti “Polisario” Mohamed Abdelaziz

Tindouf – il capo dei separatisti “Polisario” disporrebbe conti di centinaia di milioni d’euro in Spagna, deviati dagli aiuti umanitari internazionali.
Tutto cominciato quando il capo del “Polisario”, detto dall'Algeria come presidente di “una repubblica” a Tindouf, ha proceduto di cambiare un responsabile del “ministro” dell’aiuto internazionale, incaricato di chiedere la colletta dall’estero.
Abdelaziz, riporta khat Achahid , aveva nominato un responsabile proveniente da un clan tribale debole nei  campi di Tindouf per controllarlo meglio, il nuovo responsabile sostituisce l’ex responsabile denominato Salek Baba Hassan (molto conosciuto a Pontedera).
Salek Baba Hassan, dichiara khat Achahid, ha rifiutato di consegnare al suo successore i dettagli di conti bancari del “ministero”, domiciliati in Spagna, accreditati di milioni d’euro raccolti dagli aiuti umanitari e messi a titolo personale a disposizione di Mohamed Abdelaziz e suoi vicini.
Secondo khat Achahid, Salek Baba Hassan ha lasciato i campi di Tindouf vivendo in modo permanente in Spagna con la sua famiglia, portando tutti i dettagli dei conti bancari.
Mentre il nuovo responsabile è stato minacciato di bersagli da Abdelaziz in caso di non abbandonare il suo reclamo di prendere il controllo dei conti bancari del suo dipartimento. Intimidendolo di dimenticare i suoi conti che sono ormai conti privati, e di procedere ad aprire altri nuovi per ricevere i doni umanitari.    
*Khat Achahid, corrente politica saharawi contesta la rappresentatività dei Saharawi di Tindouf dal “Polisario”, vietata in Algeria.

sabato 16 giugno 2012

In seguito alla Conferenza “Il diritto ai diritti umani” tenutasi presso la Provincia di Firenze il 16 Giugno 2012 alla presenza del capo dei separatisti “Polisario” Alias Mohamed Abdelaziz


Rete delle associazioni della Comunità marocchina in Italia
NOTA

In seguito alla Conferenza “Il diritto ai diritti umani” tenutasi presso la Provincia di Firenze il 16 Giugno 2012 alla presenza del capo dei separatisti “Polisario” Alias Mohamed Abdelaziz.
Fatto presente
Che il coordinatore della Rete delle associazioni della Comunità marocchina in Italia nonché Segretario generale della Federazione Africana in Toscana, sig. Yassine Belkassem è stato impedito di partecipare a questa conferenza malgrado la sua richiesta di registrazione già inviata alla Provincia di Firenze;
che mentre regna in Italia una gravissima crisi economica, l’amministrazione provinciale di Firenze organizza e finanzia un convegno che non serve a nulla;
RICORDATO
-che il Sahara marocchino, ex colonia spagnola, detto impropriamente “occidentale” liberato da parte del Marocco legalmente e legittimamente, secondo il Trattato di Madrid e grazie alle deliberazioni della Corte internazionale dell’AIA e delle numerose risoluzioni dell’ONU nel 1975;
-che il Sahara è marocchino e rimarrà tale per sempre;
che i territori marocchini del Sud furono uniti nel 1975 con la gloriosa Marcia Verde di 350 mila volontari;
che, a seguito di tale unità, una parte della popolazione fu sequestra e deportata dai separatisti Polisario e l’Esercito algerino verso l’Algeria dove vive da allora in campi dei sequestrati nel deserto inospitale di Tindouf;
che, dalla data del sequestro e della deportazione, permane uno stato di forte repressione nei confronti della popolazione Saharawi che vuole scappare da Tindouf o di criticare la dirigenza dei separatisti. Di svariate migliaia di persone torturate, sparite e uccise  dai separatisti e dall’Esercito algerino;
che il ritorno di migliaia di mercenari armati del Polisario dopo aver partecipato al fianco del Gheddafi al genocidio dei rivoluzionari libici rappresenta una menaccia per la sicurezza nel mondo;
 i diversi rapporti di autorevoli giornali, studi, Intelligence internazionali confermano la connivenza tra elementi del Polisario, AQMI e diversi bandi criminali in Sahara e Sahel;
PRESO ATTO
che l’accesso ai campi di Tindouf è vietato per i difensori dei diritti dell’uomo e della mass media libera come risulta dalle numerose relazioni di Amnesty International e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite ... ecc;
VISTA
la feroce reazione ed azione dei miliziani del “Polisario” nei campi di Tindouf, che hanno risposto con inaudita violenza alla protesta  dei Giovani Saharawi (movimento nato nella Primavera Araba), del cantante Allal Najem (vietato di cantare perché le sue parole disturbano la dirigenza del Polisario), Mostafa Salma (ex ispettore generale della polizia polisariana, allontanato dei campi verso Mauritania da un anno perché è favorevole al Piano marocchino di autonomia del Sahara), corrente Khat Chahid (vietata nei campi perché contesta la rappresentatività della popolazione nei campi dal Polisario) , i Sostenitori dell’Autonomia locale (aggrediti diverse volte e oppressi sempre);
Gli atti terroristici che hanno colpito  il Campo di Gdim Izik  e la città di Laayoune in Sud del Marocco nell’ottobre 2010, uccidendo 12 membri delle forze dell’ordine della protezione civile;
Il vile rapimento della cooperante italiana Rossella Urru e due spagnoli proprio da Rabuni (cento metri dalla casa del capo Hamatu (Alias Mohammed Abdelaziz) nei campi di Tindouf;
La pericolosità dei campi e la presenza di gruppi terroristici e bandi criminali nel Sahel e il Sahara definita  internazionalmente “zona grigia”;
la deviazione degli aiuti umanitari da parte della dirigenza del Polisario;
RICORDATO CHE
L’ONU è convinta dell’inapplicabilità del referendum in Sahara per motivi relativi all’impossibilità di definire il corpo elettorale;
L’ONU raccomanda per una soluzione politica;
Il Marocco presenta un Piano di autonomia locale definito dall’ONU serio e credibile;
La MINURSO non ha il compito di trattare i diritti umani nel Sahara marocchino;
Il Consiglio di Sicurezza e l’Ue apprezzano il Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Uomo attivo in Sahara.
PRESO ATTO
della testimonianza diretta di Amministratori, giornalisti ed altre personalità che hanno visitato il Sahara marocchino, incontrando le istituzioni, enti locali, partiti politici, sindacati, imprenditori, ONG e associazioni ed attivisti dei diritti umani, e che hanno potuto toccare con mano, con loro occhi e attraverso le testimonianze vive e senza tabù dei diretti interessati, lo sviluppo socio economico, la tranquilla e la prospera situazione del Sahara marocchino;
L’alta affluenza nel referendum sulla nuova Costituzione marocchina del primo luglio 2011 e nelle legislative del 25 novembre è registrata proprio in Sahara;
PER TUTTO CIO
Dichiariamo irresponsabile e antidemocratico l’atto della Provincia di Firenze di impedire, senza motivo, la presenza del coordinatore della RACMI e S.G della FAT a questo convegno;
Denunciamo le violazioni dei diritti umani nei campi di Tindouf da parte dell’Esercito algerino ed i miliziani del Polisario;
Invitiamo e richiediamo alle Nazioni Unite, l’Unione Europea ed il Governo ed il Parlamento Italiani, a chiedere alle Nazioni Unite di garantire il rispetto dei fondamentali diritti umani della popolazione saharawi nei campi di Tindouf e di far pressione sull’Algeria per rispettare i diritti della popolazione nei campi compresso il diritto di circolazione, espressione e censimento, e per garantire la sicurezza degli stranieri sul suo territorio;