martedì 31 gennaio 2017

Il Marocco ritornato all'Unione Africana. le prime reazioni



Il Marocco è stato reintegrato nell’Unione Africana dopo che ne era uscito nel 1984 a seguito dell’entrata dell’autoproclamata “Repubblica Democratica Araba Saharawi”, con base in Algeria e sostenuta dall’Algeria e dalla Libia di Gheddafi.
39 Stati membri si sono espressi a favore del ritorno del Marocco nell’ambito dell’organizzazione panafricana, cioè con 11 voti in più del numero necessario (due terzi).
Questo ritorno è il frutto di una politica oculata di Re Mohammed VI volta a favorire lo sviluppo di una cooperazione Sud-Sud e per un partenariato attivo, pur difendendo la causa nazionale, cioè l’integrità territoriale.
Il Sovrano ha infatti compiuto di recente numerose visite ufficiali nei vari paesi dell’Africa Subsahariana, fermamente convinto della necessità di rilanciare un sistema di cooperazione solidaristica nel continente.
La volontà del Regno del Marocco di ritornare nell’UA era stata annunciata dal Re Mohammed in occasione del 27mo vertice dell’UA tenutosi a Kigali nel luglio scorso, ed aveva affermato che “Con questo rientro (nell’UA) il Marocco intende proseguire il suo impegno al servizio dell’Africa e rafforzare il proprio impegno per le iniziative a cui tiene. (Il Regno) si impegna così a contribuire in modo costruttivo all’agenda ed alle attività dell’UA”.
Il rientro nell’UA è stato accolto con soddisfazione dalle varie diplomazie non solo africane, e nell’assemblea si è parlato di un “ritorno alla normalità”. Il presidente dell’UA, Alpha Condé, ha vivamente sostenuto l’adesione del Regno che qualifica come “necessaria”.
Il presidente senegalese Macky Sall si è “rallegrato” di questa decisione, sottolineando che il Regno “è nel suo posto in Africa”.
Il presidente del Capo Verde Jorge Carlos Fonseca ha affermato che Il ritorno del Marocco è benefico per il Continente africano”
Il Marocco ha un grande ruolo da giocare in seno dell’Unione Africana ha reagito positivamente il Presidente del Capo Verde Jorge Carlos Fonseca. “Il ritorno del Marocco è benefico per il Continente africano”, e Aurelien Agbenonci, ministro degli Esteri e della Cooperazione del Benin, ha salutato questo ritorno dicendo che “Non si può immaginare una famiglia africana senza un membro cosi importante”.
Il ministro degli Esteri del Centrafrica, Charles Armel Doubane, ha detto che “il Regno del Marocco è un grande paese che porterà un grande contributo agli sforzi di sviluppo nel Continente”.

lunedì 30 gennaio 2017

Il ritorno trionfale del Marocco nell’Unione Africana. Il Re Mohammed VI è molto attivo



Addis Abeba, 30 gennaio - Il Re del Marocco, Mohammed VI, è impegnato in un’intensa attività diplomatica prima del 28esimo vertice dei Capi di Stato dell’Unione Africana che si tiene oggi e domani ad Addis Abeba, durante il quale si discuterà della domanda di adesione all’organizzazione panafricana formulata da Rabat. In questa occasione il Sovrano ha offerto un ricevimento all’onore dei Capi di Stato africani, questo ricevimento in cui hanno partecipato 42 paesi, è stato segnato della presenza del nuovo Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, e del Presidente palestinese, Mahmoud Abbas.
Nella stessa giornata il Sovrano ha avuto colloqui con tantissimi Capi di Stato africani: Il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou Nguesso; Il presidente della Repubblica di Guinea Equatoriale, Theodoro Obiang Nguema Mbasogo; Il presidente della Repubblica di Rwanda, Paul Kagame; Il presidente della Repubblica di Guinea, Alpha Condé.
Oggi una schiacciante maggioranza dei paesi africani ha sostenuto il ritorno del Marocco all’UA. Sono ben trentanove paesi!
Segue.

sabato 28 gennaio 2017

Il Re Mohammed VI in Etiopia: Opportunità storica per un nuovo impulso all'Unione Africana



La visita del Re Mohammed VI del Marocco nella Repubblica Democratica Federale d’Etiopia dal 28 gennaio 2016 si iscrive nel quadro delle azioni intraprese dal Sovrano per il ritorno del Regno all'Unione Africana (UA), una visita che porta in sé l'opportunità storica di insufflare un nuovo dinamismo a questo gruppo regionale, in particolare nei settori strategici della buona gouvernance, dello sviluppo sostenibile e della democratizzazione.
Addis-Abeba accoglierà nei giorni 30 e 31 gennaio il 28esimo vertice de l’UA che esaminerà il ritorno del Marocco all'Unione Africana come punto dell’ordine del giorno.
Il ritorno del Marocco è sostenuto da una maggioranza schiacciante dell’UA, cosi i paesi del continente sono legittimati oggi di esplorare prospettive di futuro reciprocamente vantaggiose, in un quadro solidaristico fortemente iscritto in una logica di Co-sviluppo e di Co-emergenza.
Con questo ritorno, l’UA beneficerà anche della capacità multidimensionale del paese maghrebino in materia di cooperazione Sud-Sud e di investimenti nei settori farmaceutico, di trasporto aereo, delle finanze, del settore immobiliare, dell'assicurazione, e delle telecomunicazioni. Il settore privato marocchino è oggi installato in diversi paesi in particolare in Costa d'Avorio, Mali, il Senegal, Gabon, Camerun, Etiopia, Angola e Burundi.
Forte di una doppia legittimità geografica e storica millenaria, il Marocco fa valere un patrimonio unico che coniuga legami umani, economici e religiosi, tutto portato dalla forte convinzione del Sovrano, che ha effettuato una quarantina di visite ufficiali in più di venti paesi africani dal 1999. Ciascuna di queste visite ha permesso il lancio di progetti di cooperazione concreti in settori ben variegati come la formazione professionale, l'assistenza tecnica, la sicurezza alimentare e lo sviluppo delle infrastrutture.
Oggi, il Marocco è il secondo investitore africano nel continente con 63 per cento degli investimenti orientati verso l'Africa, dove le imprese marocchine sono attive in oltre 25 paesi.
Il Regno del Marocco si afferma “forza economica maggiore” in Africa, sottolinea nella sua ultima edizione, la rivista trimestrale dell'ONU, “Afrique Renouveau”, mettendo in evidenza “l'offensiva” che conduce il Marocco sia al livello economico che diplomatico per reintegrare l’UA, il cui vertice è previsto il 30 e il 31 gennaio ad Addis Abeba, in Etiopia.
Con il ritorno del Marocco tanto auspicato nel suo ambito, l'UA ha appuntamento con la Storia, un'opportunità da fruttificare poiché parte proprio dalle aspettative legittime dell'uomo africano al progresso ed alla prosperità.
Il Re Mohammed VI è accompagnato in questa visita da una flotta delegazione ufficiale composta dal Principe Moulay Ismail, il Consigliere del Re Fouad Ali El Himma, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Salaheddine Mezouar, ministro delegato presso MAEC Nasser Bourita, e altre  alte personalità civili e militari.

lunedì 23 gennaio 2017

Re Mohammed VI ordina apertura ospedale da campo nel Sud Sudan

23 gennaio 08 - Il Re del Marocco, Mohammed VI, ha dato alte ordine per aprire da oggi 23 gennaio un ospedale da campo nel Sud Sudan nel quadro di una missione di carattere umanitario a favore della popolazione di questo paese africano.
Secondo quanto si legge in un comunicato del Ministero degli Esteri e della Cooperazione del Marocco, 20 medici e 18 infermieri saranno mobilitati per questa missione finalizzata a realizzare servizi sanitari di vario genere, tra cui pediatria, chirurgia, cardiologia, traumatologia e odontoiatria.
L'operatività di questo ospedale da campo, con una capacità di trenta posti letto espandibile sino a sessanta, e che ha anche un laboratorio medico e una farmacia, “traduce l'alta sollecitudine reale nei confronti delle popolazioni della repubblica del Sudan del Sud per portare loro assistenza e prodigare loro le cure necessarie”, sottolinea il comunicato.
“Quest'azione si iscrive nella tradizione umanitaria panafricana del Regno. Costituisce anche un asse di solidarietà attiva del Marocco con il popolo fratello della repubblica del Sudan del Sud”, sottolinea il comunicato.
Da ricordare che il Re Mohammed VI è atteso a Juba nel quadro di una visita di Stato e d'amicizia in questo paese africano. In previsione di questa visita, indica il comunicato del MAEC, “l'ambasciatore del Regno del Marocco presso la Repubblica del Sud Sudan ha avuto un colloquio con il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Deng Alor”.


venerdì 13 gennaio 2017

Benguerir ha suo Green Energy Park e una Università internazionale di punta



Il Re Mohammed VI del Marocco ha proceduto, giovedì nella città Verde a Benguerir, all'inaugurazione della piattaforma internazionale di prova, di ricerca e di formazione in energia solare “Green Energy Park”, una prima in Africa che permetterà di mettere insieme le risorse, di creare sinergie e piazzare il Marocco come leader dell'innovazione nel settore d’energie rinnovabili.
Mobilitando investimenti di oltre 210 milioni di dirham, questo progetto pilota testimonia l'interesse particolare che presta il Sovrano allo sviluppo della ricerca scientifica, come la sua volontà di ottimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali del Marocco, preservare il suo ambiente, perpetuare il suo sviluppo economico e sociale, e garantire il futuro delle generazioni future.
Questa piattaforma, sviluppata dall'Istituto di Ricerca in Energia Solare ed Energie Nuove (IRESEN) con il sostegno del ministero dell'Energia, delle Miniere, dell'Acqua e dell'Ambiente come pure del gruppo OCP, conduce ricerche su argomenti prioritari per soddisfare le necessità nazionali ed africane.
Infatti, argomenti come il trattamento e la disalificazione dell'acqua utilizzando l'energia solare, lo sviluppo di moduli del deserto, la concezione di soluzioni di stoccaggio termico ed elettrico innovative e lo sviluppo d'applicazioni industriali della termica solare sono al centro delle finalità di “Green Energy Park”.
Realizzato su un terreno di 8 ha, “green Energy Park” dispone di una piattaforma di ricerca interna di oltre 3.000 m2 che integra molti laboratori nel settore del solare fotovoltaico e della termica solare a concentrazione.
Vi si trovano così un laboratorio di produzione di cellule fotovoltaiche strati sottili e di trattamento di superficie, un laboratorio di caratterizzazione elettrica ed ottica delle cellule fotovoltaica, un laboratorio interno di produzione e di prova delle componenti solari, un laboratorio di studio del deterioramento dei materiali, un laboratorio di caratterizzazione delle superfici, ed un centro di calcolo e di costruzione di modelli delle risorse.
“Green Energy Park” comprende anche una piattaforma di ricerca esterna costituita di molti spazi di prove e di caratterizzazione e che comporta progetti pilota a scala reale su una superficie totale di 6,5 ettari. Queste piattaforme costituiscono uno spazio d'innovazione e d'imprenditoria che attira sia il mondo accademico che il mondo socioeconomico.
Iscrivendosi nell'ecosistema dell'Università Mohammed VI Politecnica ed aperta a tutte le università marocchine, Green Energy Park ha unito molti partenariati strategici con i grandi centri internazionali di ricerca e le imprese ed industrie del settore per garantire il trasferimento tecnologico pur sviluppando una cooperazione scientifica bidirezionale.
 “Green Energy Park” è il primo collegamento di una rete di piattaforme di ricerca nel settore d’energie rinnovabili.
 Questa rete comprenderà a medio termine piattaforme di prova, di ricerca e di formazione nei settori degli edifici verdi e dell'efficienza energetica “green & Smart costruzione Park”, di desalificazione e di trattamento delle acque “Water Energy Park”, e d'energia biologica e biomassa “bio Energy Park”.
Mobilitando investimenti di 120 milioni di dirham, il progetto di realizzazione di Green & Smart Building Park sarà lanciato presto per essere operativo dal 2019. Il futuro piattaforma di prova, di ricerca e di formazione nel dominio dell'efficienza energetica, degli edifici verdi e delle reti intelligenti si estenderà su 4 ettari e conterrà un edificio centrale (laboratori) ed uno spazio esterno di prova e di ricerca dimensione naturale, come pure una quindicina di casette costruite con vari sistemi (materiali, isolamento, produzione d'energia e di calore…).
Green & Smart Building Park accoglierà anche la prima edizione del Solar Decathlon Africa, una concorrenza internazionale di costruzioni innovative e durature dedicata agli studenti del mondo intero.
In questa occasione, il Direttore generale dell'Istituto di IRESEN, ha rimesso al Sovrano la prima cellula fotovoltaica africana prodotta secondo il metodo di deposito chimico con plasma di “green Energy Park”.
In questa occasione Mohammed VI ha consegnato ad associazioni della regione le chiavi di quattro automobili elettriche acquisite nel quadro di un programma ambizioso che riguarda l'analisi dei principali freni allo sviluppo del veicolo elettrico in Marocco (costo, autonomia e durata di vita delle batterie) e dell'impatto dell'utilizzo di questo genere di veicoli sulla rete di distribuzione, oltre alla valutazione del tasso d'accettazione degli utenti in Marocco.
L'Università Mohammed VI Politecnica inaugurata dal Re nella città Verde a Benguerir, un hub di ricerca, di formazione di alto livello e d'innovazione di punta tra il Marocco, l'Africa ed il mondo.
L'università qualificata di nuova generazione si basa su cinque principi fondatori, cioè: ricerca applicata, innovazione ed imprenditoria, risposta alle poste in gioco di sviluppo socioeconomico del continente africano, adozione di un approccio partenariato, apertura sul mondo con un ancoraggio nazionale, merito ed equità sociale e intende contribuire all'aumento dell'insegnamento universitario e della ricerca applicata in Africa, sigillando partenariati con il tessuto universitario africano, in particolare nella formazione di laurea.
L'università sviluppa reti di collaborazione con molti partner accademici ed industriali stranieri di primo piano e si iscrive così in una dinamica di livello internazionale.