martedì 27 novembre 2012

Mustapha Salma, leader saharawi che si è ribellato ai capi del Polisario è cittadino di Lozio


Mustapha Salma, leader saharawi che si è ribellato ai capi del Polisario è cittadino di Lozio
 Nota della RACMI

27 novembre 2012

Mustapha Salma, leader saharawi che si è ribellato ai capi del Polisario è cittadino di Lozio

“Chiediamo a tutti i comuni della Toscana di conferire la cittadinanza onoraria a Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud ed ai suoi familiari”.

Chi è Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud? Quale è la sua storia?
Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud leader saharawi che si è ribellato ai capi del Polisario, ora cittadino di Lozio, è un’ex Ufficiale di polizia saharawi diventato il simbolo delle vittime delle  violazioni dei diritti umani da parte dell’organizzazione separatista “Polisario”.
Il 6 ottobre 1979, quando aveva appena 11 anni, Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud fu rapito dalla sua città natale, Smara, con sua madre e quattro sue sorelle da una milizia del Polisario che uccise altre due sorelle e ferì il padre, uno Sceicco molto rispettato della grande tribù dei Reguibat Labeihat, e che abita tuttora a Smara.
Mustapha Salma venne poi deportato in Algeria nei campi di Tindouf. E’ qui che seguì un corso scolastico e universitario in nord Algeria, ottenendo una laurea in fisica, prima di qualificarsi col grado di ufficiale dalla scuola di Polizia di Algeri nel 1991, all’età di 23 anni.
Successivamente egli avanzò nella gerarchia del Polisario, diventando Direttore centrale della “Sicurezza pubblica e delle investigazioni”, poi segretario generale e ispettore generale della polizia.
Nel 2010, dopo una visita familiare in Marocco, Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa tenuta il 9 agosto a Smara, che egli intendeva aprire il dialogo col Marocco a proposito dell’iniziativa di autonomia.
In tre decenni, Laayoune, Smara, Boujdour, Dakhla, una volta  villaggi quasi deserti, sono diventati veri e propri centri urbani con conseguenti cambiamenti e miglioramenti  sulla qualità della  vita delle persone. Mustapha Salma si rende conto della perversità della propaganda Polisario che oscura volutamente la situazione nel Sahara per mantenere la sua presa sulla popolazione nei campi di Tindouf, giunge quindi alla conclusione che la soluzione definitiva del conflitto del Sahara risiede nel piano di autonomia proposto dal Marocco, e ha deciso di tornare a Tindouf per spiegare e difendere il piano.
Egli ha chiesto alla direzione del Fronte di lasciargli esprimere liberamente le sue opinioni all’interno dei campi, dove lo aspettano sua moglie, i suoi quattro figli e due fratelli. Ma prima di lasciare il Marocco esprimeva il suo timore di rappresaglie da parte del Fronte, che di fatto non sono tardate a venire.
Mustapha Salma è stato rapito, torturato poi arbitrariamente arrestato in un luogo desertico segreto in Algeria il 21 settembre 2010, lo stesso giorno del suo rientro nei campi di Tindouf e la sua famiglia è stata torturata. Nonostante la protesta internazionale ed i diversi appelli per la sua liberazione.
Sotto la pressione delle ONG per i diritti umani e media internazionali, il Polisario è costretto a rilasciarlo nel mese di dicembre 2010. Il fronte separatista, però, rifiuta al suo ex dirigente il diritto di raggiungere i suoi bambini, rimasti nei campi di Tindouf.
Su insistenza della richiesta di un rientro di Mustapha Salma a Tindouf, l'UNHCR ha trovato un compromesso con la promessa di un soggiorno temporaneo sul territorio della Mauritania in attesa di una soluzione duratura e permanente.
Dopo sei mesi di esilio mentalmente estenuante, Mustapha Salma ha iniziato un sit-in aperto fino ad oggi davanti agli uffici dell'UNHCR a Nouakchott per chiedere la fine di tale assurdità.
Nell’ottobre scorso, Mustapha Salma è stato ascoltato da Christopher Ross, l’Inviato personale del Segretario generale dell’ONU per il Sahara nella sua visita in Mauritania.
L'unico torto commesso da Mustapha Salma,  e come Mustapha Salma  ci sono migliaia, è di avere espresso un parere contrario alla posizione del Polisario sul conflitto nel Sahara, annunciando pubblicamente il suo sostegno all'iniziativa marocchina sull'autonomia. 
I familiari di Mustapha Salma a Tindouf e a Smara chiedono agli enti internazionali impegnati nella difesa dei diritti umani di prendere in considerazione la sua battaglia ed il suo caso umano, del diritto di una famiglia disgregata a riunirsi.
Cosi, come atto di coraggio e di alta civiltà, il Comune di Lozio, sensibile alle questioni dei diritti umani internazionali ha offerto e conferito la cittadinanza “ad honorem” a Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud ed ai suoi familiari.
Noi nella Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia, siamo molto soddisfatti di questa grande azione del comune di Lozio, apprezziamo vivamente questo atto di alta civiltà. Ringraziamo calorosamente l’iniziativa promotrice dell’associazione “Affluenti" per aver collaborato con il comune per arrivare al conferimento.
Noi come attivisti della società civile e rappresentanti delle associazioni della comunità marocchina in Italia che abbiamo manifestato a Firenze, Milano, Torino, Treviso, Bologna, Roma, Palermo e in diverse città italiane per la causa di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud che è la nostra, chiediamo ai comuni italiani che hanno a cuore i diritti dell’uomo di agire come ha fatto il comune di Lozio.
Proponiamo e chiediamo pressantemente a tutti i comuni della Toscana di conferire la cittadinanza onoraria a Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud ed ai suoi familiari. È una battaglia a favore dei diritti dell’uomo!

Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia

Mustapha Salma, leader saharawi che si è ribellato ai capi del Polisario è cittadino di Lozio


Mustapha Salma, leader saharawi che si è ribellato ai capi del Polisario è cittadino di Lozio

L'amministrazione del Comune di Lozio, località nella provincia di Brescia, ha deciso il 26 novembre 2012 di conferire all'ex capo della polizia del Fronte Polisario la cittadinanza onoraria.
Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud è un ex dirigente del Fronte Polisario che dopo una vita passata nel campo di profughi saharawi di Tinduf, in Algeria, ha deciso di abbandonare il gruppo separatista e appoggiare il piano di autonomia del Sahara proposto dal Marocco.
Il 9 agosto del 2010 Mustapha Salma, che era il capo della polizia interna del Polisario, ha tenuto una conferenza stampa a Smara, nel sud del Marocco, in cui ha annunciato la sua decisione di sostenere il progetto di autonomia del Sahara presentato all'Onu dal governo di Rabat nel 2007.
Ritornato nei campi di Tindouf, Mustapha Salma è stato rapito, torturato ed arrestato arbitrariamente per un periodo lungo in un luogo segreto dai miliziani del polisario con lo sostegno dell’Esercito algerino, poi è stato allontanato da loro verso Mauritania dove vive da più di due anni con l’assistenza dell’ACNUR in sit-in aperto.
Per Mustapha Salma è stato impossibile ritornare a Tindouf, dove vivono la moglie e i suoi cinque figli, da parte dai miliziani del Polisario e l’Algeria.
La Rete delle associazioni della comunità marocchina in Italia è molto soddisfatta per la concessione del titolo cittadinanza onoraria a Mustapha Salma e ringrazia vivamente il comune di Lozio.

Yassine Belkassem


martedì 16 ottobre 2012

Sahara: Washington riafferma che il Piano marocchino di autonomia è "serio, realista e credibile"


Sahara:  Washington riafferma che il Piano marocchino di autonomia è "serio, realista e credibile"
 Washington
Gli Stati Uniti d’America hanno riaffermato che il Piano marocchino di autonomia al Sahara è "serio, realista e credibile", e che rappresenta un approccio potenziale in grado di "soddisfare le inspirazioni della popolazione del Sahara a gestire i suoi propri affari nella pace e la dignità", sottolinea il comunicato congiunto della prima sessione del Dialogo Strategico Marocco - USA, tenuta a Washington il 13 settembre scorso. 
"Gli Stati Uniti d'America hanno indicato chiaramente che il Piano di autonomia del Regno del Marocco è serio, realista e credibile, e che rappresenta un approccio potenziale che potrebbe soddisfare le inspirazioni della popolazione del Sahara a gestire i suoi propri affari nella pace e la dignità", si legge in questo comunicato, reso pubblico lunedì dal MAE marocchino, facendo precisare, a questo argomento, che "la politica degli Stati Uniti verso il Sahara è rimasta costante da parecchi anni." 
Washington, indica il documento, "continua di sostenere gli sforzi che mirano a trovare una soluzione pacifica, duratura e reciprocamente accettabile concernente la questione del Sahara", aggiungendo che gli Stati Uniti continuano anche di appoggiare i negoziati condotti dalle Nazioni Unite e "esortano le Parti a lavorare in vista di risolvere questa disputa." 
Gli Stati Uniti ed il Marocco si prodigheranno "a rinforzare i legami regionali - politico, economico e di sicurezza in Nord Africa, ivi compreso attraverso una Unione del Magreb arabo rinvigorita", prosegue il comunicato congiunto, sottolineando che "le due parti cercheranno anche di promuovere gli obiettivi politici comuni, ivi compreso sulla Siria, la pace in Medio Oriente, e la promozione dei diritti dell'uomo al livello internazionale." 

Yassine Belkassem


Marocco e USA per un rinforzo della cooperazione antiterrorismo (comunicato congiunto)


Marocco e USA per un rinforzo della cooperazione antiterrorismo (comunicato congiunto)
 Washington
La lotta antiterrorismo continua ancora di essere la priorità del Marocco e degli Stati Uniti d’America. I due paesi sono d’accordo di rinforzare la loro cooperazione in questa direzione, secondo il comunicato congiunto della prima sessione del Dialogo Strategico Marocco – Stati Uniti tenutasi a Washington il 13 settembre scorso.
“sulle questioni di sicurezza, gli USA ed il Marocco, proseguiranno l’avvio dei meccanismi di coordinamento bilaterale, particolarmente, nella cornice della giustizia penale, la non proliferazione e la lotta antiterrorismo”, conferma il comunicato reso pubblico ed apparso sul sito del MAE marocchino lunedì 15 ottobre 2012.
In questa direzione, Marocco ed USA ribadiscono la loro volontà di “continuare a cooperare per rinforzare le Istituzioni democratiche e la giustizia penale per contrastare la minaccia dell’estremismo violento CVE in Marocco e nella regione”.
Questa convenzione rappresenta la determinazione congiunta dai due paesi amici nei programmi CVE e di continuare il meccanismo dei programmi di formazione e di fornire l’attrezzatura relativo alla sorveglianza delle frontiere e della sicurezza dei porti e dei controlli doganali.
Secondo il comunicato, le due parti hanno sottolineato l’importanza dell’approfondimento della relazione di cooperazione bilaterale tra gli USA e il Marocco, che permetterà la sicurezza nella regione e nel mondo intero. E convenuto di proseguire la loro cooperazione stretta nel quadro del Forum Globale della Lotta Contro il Terrorismo (GCTF).
Yassine Belkassem

giovedì 4 ottobre 2012

Marocco / Spagna: Riunione di Alto Livello

Spagna-Marocco: agenda economica in vertice bilaterale
Premier Rajoy a Rabat con 7 ministri
(ANSAmed) - MADRID, 3 OTT - Quattro anni dopo l'ultima riunione di alto livello fra i governi di Spagna e Marocco, il premier Mariano Rajoy è atteso oggi a Rabat con sette ministri del suo governo per partecipare al vertice bilaterale, che sara' incentrato sui rapporti economici e gli scambi commerciali tra i due Paesi. Ne danno notizia fonti governative iberiche.
In mattinata Rajoy presiederà insieme al primo ministro marocchino, Abdelilah Benkirane, un forum imprenditoriale organizzato dalle confederazioni degli industriali dei due Paesi, al quale prenderanno parte una cinquantina di imprenditori iberici. Tra gli altri temi che verranno affrontati nel corso della riunione bilaterale, la collaborazione in materia di immigrazione e di lotta al traffico di droga, il contenzioso sul Sahara Occidentale, l'emergenza sicurezza nel Sahel, con un possibile intervento militare africano nel Nord del Mali; i collegamento via mare e aerei fra Spagna e Marocco e i rapporti del Paese magrebino con la Ue.
Dopo l'incontro con Benkirane, Rajoy sara' ricevuto dal re del Marocco, Mohamed VI. Nel primo semestre del 2012, le esportazioni della Spagna verso il Marocco sono aumentate del 20%, facendo del Paese magrebino il secondo mercato di sbocco extracomunitario per la Spagna, dopo gli Stati Uniti.(ANSAmed).
Marocco-Spagna: visita Rajoy, siglati otto accordi
RABAT, 04 OTT - Otto accordi siglati: è questo il bilancio del decimo incontro intergovernativo di alto livello fra Spagna e Marocco. In particolare, sono stati soppressi i permessi di soggiorno per i passaporti di servizio ed è stato creato un memorandum che mira a semplificare le procedure di ottenimento dei permessi per alcune categorie socio-professionali.
Gli altri accordi riguardano la cooperazione culturale, educativa e sportiva ed il trasporto stradale. Il premier spagnolo Mariano Rajoy, ha definito la riunione di alto livello fra i governi "molto importante per il rafforzamento delle eccellenti relazioni esistenti attualmente fra il Marocco e la Spagna".
"Sono convinto - ha dichiarato Rajoy in una conferenza stampa, ai margini dell'audizione con il Re del Marocco Mohammed VI, nel palazzo reale di Marrakech - del fatto che queste relazioni, che si intensificano sempre più fra i due Regni, saranno benefiche per i popoli dei due paesi".
Il capo del governo spagnolo ha spiegato la necessità per i di collaborare, per rinforzare le relazioni commerciali, promuovere gli investimenti e generare impiego e ricchezza. La Spagna, nella quale è presente la seconda comunità marocchina nel mondo, dopo quella francese, è attualmente il secondo partner commerciale del Marocco. "Mi appello agli spagnoli affinché approfittino di questo mercato per sviluppare le economie dei due paesi", ha insistito Rajoy. (ANSAmed).
Marocco-Spagna: Rajoy, prossimità geografica punto di forza
Madrid pronta a diventare primo partner energie rinnovabili
RABAT, 4 OTT - La Spagna e il Marocco "devono approfittare delle loro risorse comuni ed in particolare della loro prossimità geografica". E' quanto ha affermato il premier spagnolo, Mariano Rajoy, in occasione della decima riunione bilaterale di alto livello che si è tenuta ieri a Rabat.
Rajoy ha rassicurato i suoi interlocutori, tra cui il premier marocchino Abdelilah Benkirane, riguardo la determinazione del proprio governo a superare gli effetti della crisi economica e finanziaria, attraverso riforme e misure di austerità, ma anche sostenendo le imprese spagnole che, nel contesto attuale, stanno cercando di delocalizzare alla ricerca di nuove opportunità.
"Penso che i nostri due Paesi - ha affermato Rajoy - possano rafforzare il loro partenariato in differenti settori. Il Marocco potrà approfittare, ad esempio, delle nostre professionalità nel campo del trattamento dell'acqua e della depurazione. La Spagna dal canto suo potrà diventare il primo cliente del Marocco per le energie rinnovabili".
Anche la rappresentante degli industriali marocchini, Miriem Bensalah, ha sottolineato come "il contesto regionale ed internazionale inedito e perturbato, chiami i due Paesi ad adottare nuovi ed audaci approcci per rafforzare le loro relazioni". "Il Marocco - ha aggiunto - è un partner serio: è un Paese emergente che offre, grazie alla sua dinamica economica e politica, un quadro propizio per la costituzione di un nuovo punto di sviluppo e di opportunità d'affari per i nostri partner spagnoli".(ANSAmed).
Spagna: 400 mln per progetti imprese iberiche in Marocco
 MADRID, 4 OTT ; Il governo spagnolo finanziera con 400 milioni di euro progetti di imprese spagnole in Marocco. Ad annunciarlo ; stato il premier Mariano Rajoy, nella conferenza stampa congiunta con il suo omologo marocchino, Abdelilah Benkiran, al termine del vertice bilaterale ieri a Rabat. Rajoy ha rilevato che, nell'attuale momento di crisi economica, Marocco rappresenta una opportunità per l'internazionalizzazione delle imprese spagnole, che il governo intende continuare a sostenere, con la proroga della linea di credito aperta nel 2008 e il rifinanziamento per 400 milioni di euro. Dopo aver evidenziato le buone relazioni esistenti fra i due Paesi, il premier spagnolo ha sottolineato che il Marocco è un paese la cui economica è cresciuta in maniera significativa negli ultimi dieci anni, ma che ha bisogno di continuare a promuovere investimenti in molti settori, come infrastrutture, educazione, sanità, energia, telecomunicazioni, agricoltura o turismo. Ed ha ricordato che il Paese magrebino è il secondo maggiore mercato extracomunitario per la Spagna, dopo gli Stati Uniti, con circa 20.000 aziende spagnole... (ANSAmed)

La Riunione di Alto Livello tra Marocco e Spagna


La Riunione di Alto Livello tra Marocco e Spagna

 Si é tenuta in Marocco, il 03 ottobre 21012 la sessione numero 10 della Riunione di Alto Livello tra Marocco e Spagna che permetterà di tracciare una Road map ambiziosa, in conformità al capitolo fissato da SM il Re Mohammed VI all’occasione della Festa del Trono.

La presenza in Marocco a questo evento storico di quasi la metà del Governo spagnolo testimonia il grande interesse del paese iberico per consolidare ed approfondire il partenariato tra i due paesi.
La Riunione strategica, copresieduta dai due capi di Governi lo spagnolo Mariano Rajoy e il marocchino Abdelilah Benkirane, avviene in un conteso regionale rimarcato di una mutazione in Maghreb e una crisi economica e finanziaria in Europa, permetterà di alzare di più le relazioni bilaterali esistenti per rispondere alle aspettative di evoluzione del partenariato strategico e multidimensionale. Si tratta dunque di andare oltre alle forme di cooperazione tradizionale e di esplorare nuove forme basate sui partenariati innovativi con progetti concreti.
La decima RHN volta a dare un impulso gigante alle relazioni bilaterali per un migliore beneficio di complementarità, opportunità d’affari e di prospettive positive.  La Dichiarazione di Rabat tradurrà la volontà congiunta tra i due Regni per una nuova fase di relazioni basata su legami storici ed umani forti.
I due paesi procedano alla firma di diverse convenzioni multidimensionali: politiche, economiche, culturale e di sicurezza.
Politicamente, Marocco e Spagna intendono di rafforzare di più il loro dialogo politico per maggior comprensione reciproca e di darsi da fare per raggiungere nuovi obbiettivi ambizioni della loro cooperazione su questioni di interessi comune.
Marocco apprezza la Dichiarazione di Rabat, in quanto meccanismo per rispondere agli obbiettivi di concertazione politica istituzionale e  si impegna a promuovere accanto alla Spagna, canali di dialogo politico bilaterale, regionale ed internazionale.
I due paesi hanno scambiato le loro posizioni sulla situazione nel Mediterraneo in prospettiva del vertice 5+5, previsto per il 5 ottobre a Malta, nel Maghreb, l’Africa e l’Unione Europea. Non è mancato lo scambio delle idee sul vertice Ibero – americano previsto a novembre prossimo a Cadix in cui il Marocco sarà Ospite d’onore.
Dalla sua parte il Marocco ha salutato la creazione del Forum Parlamentare Marocco –Spagna e la sua estensione agli Eurodeputati interessati alle relazioni con il Marocco.
Nello stesso spirito, Marocco e Spagna sono dicesi di sostenere ogni iniziativa di ravvicinamento tra le loro società civili e di intensificare i rapporti con le regioni autonome spagnoli nella prospettiva della creazione in Marocco la regionalizzazione avanzata.
Sull'aspetto economico il Marocco e la Spagna sono determinati a promuovere la nascita di nuove condizioni economiche per la creazione di ricchezza in entrambi i paesi attraverso il rafforzamento delle relazioni economiche più strette, stabili, durevoli e innovative in uno spirito di mutuo beneficio e sviluppo comune.
In questa prospettiva, l'istituzionalizzazione di un Dialogo Economico Rafforzato si adopererà per la realizzazione delle ambizioni comuni di prosperità condivisa.
In questo contesto, il Marocco ha accolto con favore la partecipazione, a margine del RHN, di un Business Forum tra operatori economici dei due paesi, organizzato dalle associazioni di datori di lavoro dei due paesi.
Il Marocco ha inoltre accolto con favore il  Forum Spagna - Marocco d’Investimento tenutosi a Casablanca nel giugno 2012, che ha consentito l'individuazione di opportunità commerciali.
Lo status di economia emergente del Marocco è oggi in grado di fornire una fonte di crescita per le imprese spagnole.
L'annuncio del contratto della centrale solare di Ouarzazate in favore del Consortium Spagnolo-Saudita, rappresenta il più grande contratto vinto dalla Spagna in Marocco (800 milioni di euro) e illustra le potenziali opportunità che possono essere utilizzati nel contesto di un partenariato reciprocamente vantaggioso.
Quanto all'accordo sulla sicurezza, è stata approfondita la cooperazione di sicurezza  tra cui la lotta contro il terrorismo, il traffico di droga, l'immigrazione clandestina e il traffico di armi.
Al livello culturale, il Marocco ha sottolineato l'importanza di promuovere la comprensione reciproca e il dialogo interreligioso attraverso la realizzazione di iniziative concrete.

mercoledì 3 ottobre 2012

DIRITTI DELL’UOMO/ONU: IL RIFIUTO ALGERINO DEL CENSIMENTO NEI CAMPI DI TINDOUF CREA SITUAZIONI ALLARMANTI


DIRITTI DELL’UOMO/ONU: IL RIFIUTO ALGERINO DEL CENSIMENTO NEI CAMPI DI TINDOUF CREA SITUAZIONI ALLARMANTI
campi di Tindouf

Ginevra
Il rifiuto sistematico dell’Algeria e dell’organizzazione separatista “Polisario” di autorizzare il registro e il censimento della popolazione dei campi di Tindouf in sud ovest dell’Algeria denunciato e suscitato un caldissimo dibattito questa settimana a Ginevra.
Questo rifiuto crea una situazione insolita nel mondo, anomala ed illegale, hanno sostenuto i rappresentanti di tante ONG internazionali durante i dibattiti della sessione 21 del Consiglio dei Diritti dell’Uomo dell’ONU (CDU).
Tra gli altri, i rappresentanti dell’Internazionale Democratica di Centro (IDC), dell’Organizzazione per la Comunicazione in Africa e della Promozione della Cooperazione Economica internazionale (OCAPROCE), e l’Agenzia Internazionale per lo Sviluppo (AIDE) hanno interpellato il CDU su questo oggetto.
Da questo statu quo ne profittano solo i dirigenti del “Polisario” e contribuisce al loro arricchimento grazie alla deviazione degli aiuti umanitari rivenduti nei mercati neri dei paesi vicini.
La situazione della popolazione di questi campi militarizzati ed armati costituisce, secondo il rappresentante dell’ OCAPROCE, una fonte di grande preoccupazione, dato che questi campi sono divenuti il bastione di diniego dei diritti, scappando dalla mano da tutto controllo.
Le ONG hanno attirato l’attenzione del CDU sulle violazioni dei diritti dell’Uomo subite da questa popolazione, chiedendo di attivarsi affinché le agenzie umanitarie possano esercitare liberamente il loro mandato nei campi di Tindouf.
L’urgenza del censimento metterà, non solo, la fine alle deviazioni dell’assistenza umanitaria, ma permetterà, particolarmente, di avere una migliore visibilità sulle persone che abitano in questi campi.
Il controllo di questi aiuti è reso impossibile dall’Algeria e dal “Polisario” che rifiuta all’ACRNUR di poter censire e registrare questa popolazione, malgrado le numerose risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Il degrado delle condizioni di vita nei campi, incita numerosi saharawi disperati ad abbracciare ogni tipo di criminalità organizzata sia nei traffici di ogni genere (umani, armi, droga), sia nel terrorismo, come è stato attestato da numerosi rapporti internazionali.
03/10/12
Yassine Belkassem

lunedì 1 ottobre 2012

ALGERIA: “TERRORISMO CRESCENTE NEI CAMPI DEL “POLISARIO” A TINDOUF”


Algeria: “terrorismo crescente Nei campi del “polisario” a Tindouf”

Las Palmas (Spagna)

Il fenomeno del terrorismo a Tindouf, in sud ovest algerino, conosce un ampliamento crescente, s’allarma il quotidiano spagnolo "El Dia" nella sua pubblicazione del sabato 29 settembre.


Nell’articolo intitolato “terrorismo crescente a Tindouf”, il giornalista Ramon Moreno ricorda, a tal proposito,  riferendosi al quotidiano spagnolo ABC, che il pseudo governo del “Polisario” ha riconosciuto ufficialmente “la presenza di attivisti saharawi nelle file dei gruppi terroristici d'Al Qaeda nel Maghreb islamico (AQMI) ".

Il noto giornalista e analista, fa ricordare che il cosiddetto “ministro della difesa” del “Polisario” aveva affermato in questo senso che “un primo gruppo di elementi del polisario aveva raggiunto l’AQMI e un secondo gruppo composto di 14 persone è ben integrato nelle file del “Movimento per l’Unicità e il Jihad in Africa dell’Ovest (MUJAO)."

Il “nesso tra il rapimento di tre attivisti umanitari europei e il polisario è un fatto avverato”, continua il giornalista che cita il quotidiano "La GacetaIberica" in questo caso.

Ramon segnala che numerosi indici mettono al corrente l’esistenza di una collaborazione tra i membri del polisario ed i gruppi terroristici, “con una forte probabilità di scambio d’informazioni e d’orientazioni”.

Secondo l’autore dell’analisi, i servizi di investigazioni avrebbero già messo in guardia il Governo spagnolo su questo pericolo, che ha portato Madrid a rimpatriare immediatamente i cooperanti spagnoli dai campi di Tindouf il 28 luglio 2012.

Ramon Moreno, a questo ambito, ha fatto ricordare le ultime dichiarazioni del ministro spagnolo degli Affari Esteri Jose Manuel Garcia-Margallo, davanti alla commissione degli affari esteri del Congresso dei Deputati, per spiegare la decisione del governo spagnolo di ritirare i cooperanti spagnoli dai campi di Tindouf.

Inoltre, il giornalista sottolinea che il conflitto del Sahara “costa all’Algeria … 600.000 milioni di dollari, che è esattamente il deficit o il “buco” della società dell’industria petroliera algerina SONATRACH", notando che “questa cifra terrificante” potrebbe rappresentare il PIL di tanti paesi africani.

Del resto, il giornalista estima che non ci sono ombri di dubbio sull’implicazione dell’Algeria in tutto ciò che accade nel Maghreb e Sahel, considerando che “la strategia delle forze armate algerine, che detengono effettivamente il Potere nel paese dall'epoca di Ben Bella, è stata sempre d’esportare il loro problemi interni fuori le proprie frontiere” conclude Ramon Moreno.

Yassine Belkassem

 

mercoledì 26 settembre 2012

ONU: Mali sollecita il sostegno del Marocco


La crisi del Mali : il Premier maliano Cheikh Modibo Diarra sollecita il sostegno del Marocco

Il Premier ministro maliano Cheikh Modibo Diarra ha dichiarato, martedì 25 settembre 2012 alla sede dell’ONU a New York, che suo paese sollecita il sostegno del Marocco in qualità di membro non permanente in seno del Consiglio di Sicurezza per avviare una strategia per l’uscita dalla crisi maliana.
La sua dichiarazione alla mass media, fatta dopo il suo incontro con il SAR Principe  Moulay Rachid, sottolineando di avere riportato al Principe della strategia ritenuta dal Mali per una uscita dalla crisi.
L’incontro tra il Prince Moulay Rachid e il responsabile maliano è avvenuto in presenza di Taib Fassi Fihri, Consigliere del Re Mohammed VI, Saad Eddine El Otmani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione, e Mohamed Loulichki, rappresentante permanente del Marocco all’ONU.
Il Principe Moulay Rachid rappresenta il Re Mohammed VI ai lavori della seduta 67 dell’Assemblea generale de l'ONU. 

Yassine Belkassem

giovedì 20 settembre 2012

Mariasandra Mariani: "i miei rapitori provengono dai campi del Polisario in Algeria"

Mariasandra Mariani: "i miei rapitori provengono dai campi del Polisario in Algeria"

A cinque mesi dal rilascio la donna sequestrata in Algeria dai terroristi dell’AQMI ricorda la sua terribileesperienza: "i miei rapitori provengono dai campi dei saharawi in Algeria".

Esattamente cinque mesi fa, il 18 aprile scorso, Mariasandra Mariani era atterrata all’aeroporto militare di Ciampino dopo esser stata liberata dalla prigionia in Algeria, durata ben 440 giorni e iniziata il 2 febbraio 2011, mentre si trovava a Djanet, nel deserto algerino.
A 5 mesi distanza di quei drammatici momenti, il martedì 18 settembre, Mariasandra Mariani era a Empoli per ripercorrere quell’esperienza che l’ha segnata per tutta la vita. Con lei anche il sindaco di San Casciano Val di Pesa, Massimiliano Pescini, il quale per mesi e mesi ha seguito la vicenda, sperando nel ritorno della concittadina la quale, il 26 aprile scorso, fu ospite di un consiglio comunale straordinario.
L’occasione era la presentazione alla stampa di un libro sulla sua vicenda realizzato da Antonio Taddei e Andrea Ciappi per Ibiskos Editrice Risolo, dal titolo ‘Ritorno dall’incubo’, presto nelle librerie per la collana ‘Babylon’ con la presenza degli autori.
A fianco di Mariasandra nella conferenza stampa a Empoli c’era anche Azizi Mohamed, la guida algerina di Tamarnaste che l’ha sempre accompagnata per i deserti dell’Algeria, con il quale parla in francese.
Mariasandra e Aziz sono amici ormai da anni: già nel 2010, per esempio, dall’Algeria lui era venuto in Toscana, ospite della famiglia Mariani. “Dopo l’episodio è andato dalla Gendarmeria locale a riferire come abitudine dettate dai terroristi per dare la notizia sui rapimenti.
Sulle domande di Yassine Belkassem coordinatore della Rete delle associazioni della comunità marocchina in Italia, collaboratore di Ajialpress e Notizie Geeopolitiche, sul rapporto dei rapitori e i campi dei separatisti Polisario di Tindouf, Mariasandra ha confermato che Adnane Abou walid saharawi proviene dei campi del Polisario, ma non è l’unico, ci sono tanti saharawi nel branco dell’organizzazione terroristica AQMI e MUJAO, ha fatto sapere. Le risposte alle domande di Yassine hanno durato quasi dieci minuti da 55 minuti in totale.
Per le domande ad Azizi Mohamed, che sta cercando di stabilirsi in Italia, sul il perché i terroristi hanno sequestrato Mariasandra e hanno rilasciato Azizi? La risposta era chiara e tonda: “i rapitori cercano gli stranieri e le personalità statali algerine”, aggiungendo che “i rapitori non hanno alcun guadagno per sequestrarmi”.
Vede il video dell’incontro con Mariasandra Mariani alla Ibiskos Risolo di Empoli sul quotidiano online Gonews.it

http://www.gonews.it/articolo_152888_Il-Ritorno-dallincubo-di-Mariasandra-Mariani-Torner-nei-luoghi-del-mio-rapimento-incontrer-Rossella-Urru-VIDEO-FOTO.html 


venerdì 14 settembre 2012

Primo Dialogo Strategico Marocco – USA


Primo Dialogo Strategico Marocco – USA
Yassine Belkassem
Si è tenuta giovedì 13 settembre 2012 a Washington (USA) la prima sessione di Dialogo Strategico americomarocchino presieduta dalla Segretario di Stato americano, Hillary Clinton e il suo omologo Ministro degli Esteri marocchino Saad Dine El Othmani.
Rapporti millenari e fruttuosi tra Marocco e gli Stati Uniti d’America:
Il Regno del Marocco è stato il primo paese a riconoscere l’indipendenza degli USA nel 1777 e il Trattato d’Amicizia tra i due paesi che è stato rettificato dal Senato americano, il 18 luglio 1787, rimane il più antico Trattato tra USA e le altre nazioni.
Il Marocco è l’unico paese arabo ad avere stabilito un patto di cooperazione con gli USA. Questo dialogo strategico è l’opera di 13 anni di riflessioni avviate da Sua Maestà il Re Mohammed VI, per la promozione delle relazioni bilaterali tra i due paesi.
Il Marocco, che è stato nominato alleato maggiore non NATO degli USA ed è stato un partecipante attivo nelle numerose missioni di Pace nel mondo. Nel quadro del Comitato Consultivo della Difesa bilaterale, il Regno del Marocco partecipa regolarmente agli esercizi di allenamento congiunti con l’Esercito americano.
Il Primo Dialogo Strategico:
 Il Dialogo Strategico si concentra sulle opportunità di una cooperazione più stretta nei settori ben definiti e profondamente collegati uno con l’altro: la politica, la sicurezza, l’economia, e la cultura e l’educazione.
Nello Dialogo Strategico, i due paesi si impegnano a rafforzare la loro cooperazione per la lotta contro le menacce alla pace e la stabilità internazionali emanate da gruppi terroristici nella regione MENA e altrove, e che cercano di perturbare le aspirazioni legittime dei popoli della regione verso la democrazia, lo sviluppo economico e sociale, e il rispetto dei diritti umani universali.
I due paesi riconoscono la necessità urgente di una cooperazione stretta per promuovere un regolamento durevole al conflitto artificiale nella regione marocchina del Sahara per creare una regione più stabile e migliorare le condizioni di vita della sua popolazione. Tale regolamento permetterà, inoltre, all’Unione del Magreb Arabo di lavorare efficacemente in qualità di organizzazione regionale per migliorare la vita delle popolazioni della regione attraverso iniziative di sicurezza, politiche, economiche, commerciali e sociali più integrate.
Nel Primo Dialogo Strategico gli USA reiterano il loro sostegno all’iniziativa marocchina d’autonomia proposta per il Sahara, come sforzo serio, credibile e realistico per pervenire ad un regolamento politico giusto e durevole cio che fornirà ai cittadini locali delle nuove opportunità per governare i propri affari locali con dignità e fiducia nell’ambito della sovranità marocchina.
I due governi sono determinati a lavorare insieme come interlocutori per promuovere lo sviluppo umano ed economico nella regione.  Il Marocco e gli USA riconoscono che la sicurezza economica e la creazione di lavori sono cruciali per il successo delle riforme politiche in Marocco, e che i progressi del Marocco possano servire d’esempio di un paese progressista arabo ben riuscito. A questo riguardo, si sono convenuti di creare un gruppo di lavoro economico che focalizzerà inizialmente tre questioni: la sicurezza alimentare; lo sviluppo dell’energia nei settori di carboni e delle rinnovabili per rispondere alle esigenze dei consumatori marocchini e per obbiettivi nazionali dell’energia americana; e una realizzazione più completa dei rapporti commerciali ed investimenti appoggiandosi sull’Accordi di Libero Scambio (ALE).
Secondo il primo Dialogo Strategico, gli USA appoggiano l’inclusione del Marocco nei programmi che sostengono il progresso economico e democratico nella regione MENA. In questo quadro i due paesi convengono di cooperare in vista di un secondo Compact Millennium Challenge Corporation per ancorare gli impegni degli USA alla prosperità del Marocco e della regione.
In questa prima sessione di Dialogo Strategico, gli USA riconoscono che il Marocco gioca un ruolo positivo nello sviluppo nei paesi dell’Africa subsahariana e del Sahel che sono minacciati dalla propagazione della criminalità, l’estremismo e il terrorismo al livello regionale. I due governi hanno reso noto che sarà imminente sviluppare un protocollo d’intesa sull’aiuto alla cooperazione triangolare tra l’Agenzia americana per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e il Ministero degli Affari Esteri del Marocco (MAE).
“Il Dialogo strategico tra Marocco e USA è il frutto degli sforzi costanti del Re Mohammed VI con le diverse amministrazioni americani” sottolinea la Presidente della Commissione degli Affari Esteri della Camera dei rappresentanti del Congresso americano, Ileana Ros-Lehtinenm che si è congratulata con il Sovrano per le riforme del Codice di Famiglia, il consolidamento dei diritti della donna e la riforma della giustizia iniziate dalla Sua accessione al Trono.
La congresswoman repubblicana ha osservato che questo nuovo quadro di partenariato s’inserisce nella logica delle “relazioni secolari tra i due paesi” dicendo ottimista per l’avvenire del partenariato tra Marocco ed USA.
Quanto al suo collega democratico, Steve Cohen, ha felicitato l’eccellenza delle relazioni tra il suo paese e il Marocco, un “alleato importante” in Africa, evidenziando l’azione comune di Washington e Rabat in seno delle Istanze internazionali e particolarmente nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Missione delle ONG americane dei diritti dell’Uomo in Sahara marocchino

Missione delle ONG americane dei diritti dell’Uomo in Sahara marocchino

Yassine Belkassem

Le organizzazioni di difesa dei diritti dell’Uomo americana “Leadership Council for Human Rights” e “Teach the Children International”, guidate da Kathryn Cameron Porter e Nancy Huff, stano visitando le province saharawi del Marocco per lo scopo di valutare le realizzazioni socio economiche e la situazione dei diritti dell’Uomo in Sahara marocchino.
Nella la dichiarazione alla mass media nazionali ed internazionali le due militanti americane Nancy Huff e Kathryn Porter Cameron hanno affermato che l’iniziativa marocchina di autonomia locale per le province saharawi marocchine è saggia, sottolineando che il ritorno dei saharawi di Tindouf in Madrepatria, il Marocco, è una necessità pressante per mettere fine alla loro sofferenza.
Durante l’incontro con i notabili e chioukh di tribù saharawi la delegazione delle ONG ha ribadito che l’autonomia locale, come esperienza ben riuscita in diversi paese (Italia, Spagna, Belgio …) e permette alle famiglie saharawi di riunirsi dopo anni di separazione e di vivere in dignità nel loro paese il Marocco. “Il mantenimento dei campi di Tindouf è una perdita di tempo, è il momento di permettere ai saharawi di Tindouf di ritornare alla loro madrepatria e di raggiungere i loro cari”, ha affermato la presidente dell’ONG "Teach the Children International", Nancy Huff. 
Durante il loro incontro con il Presidente e membri del Consiglio municipale saharawi di Laayoune, la signora Huff che aveva effettuato una lunga missione nei campi di Tindouf in Algeria, ha indicato di aver rivelato durante la sua visita nei campi, diverse violazioni dei diritti dell’Uomo, in cui i furti e deviazioni degli aiuti umanitari internazionali destinati alle popolazioni dei campi.
Inoltre, la presidente del "Leadership Council for Human Rights", Kathryn Porter Cameron ha fatto presente la preoccupazione della società americana quanto alla situazione dei diritti dell’Uomo nei campi di Tindouf.
Le due leader dei diritti dell’Uomo americane, indagheranno durante la loro missione nelle province Sud del Marocco sui diversi cantieri della regione, economici, sociali e sulla situazioni dei diritti dell’Uomo e visiteranno la MINURSO e il Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Uomo a Laayoune.
Da segnalare che la delegazione delle ONG americane stanno aspettando il permesso dalle autorità algerine per recarsi nei campi di Tindouf. Per ora, la delegazione ha fatto sapere che, la sua richiesta d’autorizzazione algerina per visitare questi campi non ha avuto risposta.
Da ricordare che questa visita s’inserisce nel quadro di valutare la situazione dei diritti dell’Uomo in Sahara e nei campi di Tindouf, e che la delegazione elaborerà un rapporto sulla situazione e lo sommetterà al Congress US, Casa Bianca, Dipartimenti di Stato e ai membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

L’ONG americana LCHR in attesa di autorizzazione dall’Algeri per visitare i campi saharawi a Tindouf


URGENTE 
L’Organizzazione Leadership Council  for human Rights and Teach the Children International in attesa d’autorizzazione algerina per visitare i campi di Tindouf in Algeria

L’organizzazione di difesa dei diritti dell’Uomo americana “Leadership Council for Human Rights and Teach the Children International”, guidata da Kathryn Cameron Porter e Nancy Huff, sta visitando le province saharawi del Marocco per l’obbiettivo di valutare la situazione dei diritti dell’Uomo in Sahara marocchino.
 La stessa ONG sta aspettando il permesso dall’autorità algerine per recarsi nei campi di Tindouf in Algeria. Per ora, la delegazione ha fatto sapere, che la sua richiesta d’autorizzazione per visitare questi campi non ha ancora avuto risposta.
Da ricordare che questa visita s’inserisce nel quadro di valutare la situazione dei diritti dell’Uomo in Sahara e nei campi di Tindouf, e che la delegazione elaborerà un rapporto sulla situazione e lo sommetterà al Congress US, Casa Bianca, Dipartimenti di Stato e ai membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Yassine Belkassem