martedì 29 gennaio 2019

VENEZUELA – MAROCCO. COLLOQUIO TRA JUAN GUAIDO E MINISTRO DI MAE BOURITA


Nasser Bourita, ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale del Marocco, ha avuto un colloquio telefonico, il 29 gennaio 2018, con Juan Guaido, presidente de l’Assemblea Nazionale di Venezuela, a richiesta di quest’ultimo.
Bourita, oltre a far conoscere al suo interlocutore la massima attenzione con la quale  il Regno del Marocco segue gli sviluppi in corso in Venezuela, ha espresso a Juan Guaido il sostegno del Regno del Marocco a tutte le azioni prese per rispondere alle aspirazioni legittime del popolo venezuelano nella democrazia e nel cambiamento.
Dalla sua parte, Guaido ha espresso la sua volontà di rilanciare, su basi sani e serene, le relazioni di cooperazione tra Marocco e Venezuela, e levare gli ostacoli che hanno potuto inquinare la loro evoluzione.

lunedì 28 gennaio 2019

SPARIZIONE FORZATA D’AHMED KHALIL LEADER POLISARIO IN ALGERI: CAMPAGNA INTERNAZIONALE ESIGE SUO RITORNO “MORTO O VIVO"!


Il caso di Ahmed Khalil, già capo della sicurezza  dei campi di Tindouf in Algeria, arrestato dai servizi algerini ad Algeri e scomparso in circostanze misteriose nel 2009, ritorna all'attualità in Europa, Algeria, Marocco e Mauritania. La sua famiglia e la sua tribù hanno alzato la voce dopo la sua presunta morte apparsa largamente nella settimana scorsa. È in corso una campagna internazionale.
Dieci anni dalla sua sparizione forzata, la sua sorte non è stata mai delucidata. L’appello lanciato da uno dei suoi figli, Rachid Khalil, non ha trovato alcun eco né dal Polisario nè dai servizi algerini accusati di essere responsabili dell'eliminazione.
Cosi, è entrata in scena la tribù della vittima, Rguibat Souaad, che esige il ritorno della vittima  “morta o viva"!
 Infatti, nell’ambito della campagna locale ed internazionale per svelare il destino dello scomparso,  il suo figlio Haffadallah, i membri della sua famiglia, i membri della tribù Rguibat  Souaad e suoi amici si sono riuniti, il 25 gennaio 2019 nel campo detto “Laayoune”, per discutere le misure da prendere di fronte alla dirigenza del Polisario e delle  autorità  algerine per chiarire la sorte di Ahmed Khalil.
L’incontro molto vivace e determinante ha deciso d’istituire un comitato ad hoc per seguire tutte le strade possibili in questa faccenda descritta “la vergogna del secolo” nel quadro della mobilitazione totale la determinazione e il coraggio per la questione di Khallil all’oltranza.
In questa riunione hanno richiesto ai responsabili della sua eliminazione informazioni sulle circostanze della sua scomparsa ed il luogo della sua carcerazione, nel caso del suo decesso, la data e il luogo della sua sepoltura.
Ahmed Khalil era per decine di anni responsabile della sicurezza dei campi e delle zone militari delle milizie del Polisario. Nel novembre 2004, è stato nominato consigliere incaricato del dossier dei diritti umani presso l'ex capo del Polisario, Mohamed Abdelaziz.


SAHARAWI DENUNCIANO POLISARIO PER RUBERIE DI 2,5 MILIONI DI EURO DI AIUTI UMANITARI INTERNAZIONALI


Grazie alla mobilizzazione di una sola persona, i campi di Tindouf in Algeria vivono in questi giorni sul ritmo di un altro gravissimo scandalo finanziario.
Cosi, si registrano nuove denunce di corruzione e il Fronte Polisario deve ormai affrontare la rabbia non solo dai saharawi nei campi, ma anche presso “i donatori”.
È stato proprio il sito online pro Polisario “Futuro Sahara” a scoprire queste ruberie dei dirigenti dei campi di Rabouni, mettendo in luce del deserto una corruzione rivelata da un leader del Polisario, Eddih Ennoucha.
Si tratta della deviazione di 2,5 milioni di euro di aiuti accordati generosamente dal mondo alla popolazione saharawi dei campi nell’ambito di aiuti umanitari internazionali.
Oltre a chiedere chiarimenti al Polisario, Eddih Ennoucha, a suo giudizio non è chiaro in che modo siano stati spesi questi fondi. Finora non è stata né giustificazione né chiarimento di spese sostenute e per questo ha minacciato di convocare una protesta se la dirigenza non darà delle risposte e delle giustificazioni su come siano stati spesi questi fondi.
Il sito denuncia, inoltre, che “dopo anni di gonfiamento di budget e di spreco di denaro, il Fronte si trova oggi nell’impasse”. È, infatti, “nell'incapacità di giustificare spese relative ad una sovvenzione” offerta generosamente dal mondo e non ha potuto “coprire le incoerenze tra il suo bilancio generale ed i rapporti finanziari di diversi settori” per l'anno 2018. “È la prova dell’estensione della corruzione ed il suo radicamento (…) lontano da ogni controllo”.
Il sito  riporta, infine, la rabbia dei saharawi che hanno sostenuta Eddih Ennoucha e hanno denunciato questa deviazione di soldi.
Dall’Italia partano milioni di euro come aiuti alla popolazione saharawi in Algeria.

Speriamo che la “generosa” Regione Emilia – Romagna indaghi!

sabato 26 gennaio 2019

LAVROV: SULLA QUESTIONE DI SAHARA “CONDIVIDIAMO LA STESSA VISIONE DI NOSTRI AMICI MAROCCHINI”


Nel quadro di rafforzamento delle relazioni tra il Regno del Marocco e la Federazione della Russia e nella visita ufficiale in Marocco di Serguei Lavrov, ministro russo degli Esteri è stato ricevuto dal Re Mohammed VI, venerdì 25 gennaio 2019.
L’udienza iscritta nel quadro dell’eccezionale Partenariato Strategico Approfondito bilaterale concluso in occasione della visita storica del Re Mohammed VI a Mosca nel marzo 2016. Il partenariato che ha permesso la svolta e lo sviluppo profondo e multidimensionale delle relazioni tra i due paesi ed ha aperto prospettive ambiziose per la valorizzazione del dialogo politico ed il rafforzamento della cooperazione economica e settoriale.
Marocco e Russia sono soddisfati dei risultati raggiunti nei progetti e azioni comuni di spicco in settori prioritari come l'agricoltura, la pesca, l'energia, l'industria ed il turismo.
In questa udienza il Re Mohammed VI ha ribadito l'invito al Presidente della Federazione della Russia, Vladimir Putin, per effettuare una visita ufficiale al Marocco.
Lavrov ha trasmesso al Sovrano un messaggio d'amicizia e di salutazioni del presidente russo in cui ha lodato la leadership regionale ed internazionale del Re Mohammed VI.
Sono state illustrate le diverse questioni regionali ed internazionali d'interesse comune, in particolare in Medio Oriente ed in Africa.
Nella conferenza stampa congiunta con il suo omologo russo Serguei Lavrov, Nasser Bourita ha sottolineato che quest’udienza riservata a Lavrov testimonia l'attenzione particolare del Re Mohammed VI alle relazioni bilaterali tra Rabat e Mosca, e la volontà ferma del Sovrano e del Presidente russo di sviluppare il partenariato strategico tra i due paesi.
Bourita ha fatto sapere che Rabat e Mosca hanno deciso d’intensificare il dialogo politico su molte questioni regionali ed internazionali e di predisporre meccanismi efficaci che permettono ai due paesi d’adottare misure concrete per seguire l'attuazione degli impegni del partenariato strategico, e ciò rafforzando l'efficienza della cooperazione esistente e proponendo soluzioni pratiche per issarla a livelli superiori.
Gli scambi di vedute, ha continuato, hanno, inoltre, riguardato questioni regionali ed internazionali in particolare quelle relative  a Nord Africa, la questione di Sahara Marocchino e la situazione in Libia ed in Siria, registrando la convergenza bilaterale e la volontà per coordinare maggiormente gli sforzi su queste questioni per la pace e la sicurezza regionali ed internazionali.
Lavrov, ha, da parte sua, segnalato che le due parti sono a favore di una soluzione ai conflitti libici e siriani, attraverso il dialogo e strumenti pacifici, mettendo in evidenza il grande potenziale per lavorare congiuntamente per attuare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che mirano a trovare una soluzione alla crisi siriana, che richiede sforzi continui della Comunità internazionale in materia umanitaria e sui profughi.
Sulla questione palestinese, il responsabile russo ha messo in evidenza l'importanza di incoraggiare i palestinesi verso ulteriore unità, ritenendo che la divisione attuale minaccia la ricerca di una soluzione a questo conflitto.
Per Lavrov, "durato troppo" il conflitto del Sahara e richiede una "soluzione consensuale" conformemente esclusivamente alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU con l'implicazione di tutte le parti concernenti: “Condividiamo la stessa visione di nostri amici marocchini” in questo tema, ha precisato.

MAROCCO - RUSSIA: IL PARTENARIATO STRATEGICO APPROFONDITO SI RAFFORZA



Nel quadro del rafforzamento delle relazioni tra il Regno del Marocco e la Federazione della Russia e nella sua visita ufficiale in Marocco, Serguei Lavrov, ministro degli Esteri della Federazione della Russia è stato ricevuto dal Re Mohammed VI venerdì 25 gennaio 2019.
L’udienza iscritta nel quadro dell’eccezionale Partenariato Strategico Approfondito concluso in occasione della visita storica del Re, a Mosca nel marzo 2016 che ha permesso la svolta e lo sviluppo profondo e multidimensionale delle relazioni tra i due paesi ed ha aperto prospettive ambiziose per la valorizzazione del dialogo politico ed il rafforzamento della cooperazione economica e settoriale.
Marocco e Russia sono soddisfati dei risultati raggiunti nei progetti e azioni comuni di spicco in settori prioritari come l'agricoltura, la pesca, l'energia, l'industria ed il turismo.
In questa udienza il Re Mohammed VI ha ribadito l'invito al Presidente della Federazione della Russia, Vladimir Putin, per effettuare una visita ufficiale al Marocco.
Lavrov ha trasmesso al Sovrano un messaggio d'amicizia e di salutazioni del presidente russo in cui ha lodato la leadership regionale ed internazionale del Re Mohammed VI.
Sono state illustrate le diverse questioni regionali ed internazionali d'interesse comune, in particolare in Medio Oriente ed in Africa.
All’udienza hanno partecipato dal lato russo Mikhail Bogdanov, vice-ministro degli Affari Esteri, Valerian Shuvaev, ambasciatore della Russia al Regno del Marocco, e Alexandre Kintchak, direttore del dipartimento del Vicino Oriente e della Nord Africa alla MAE, e dal lato marocchino, dei Consiglieri del Re, Fouad Ali El Himma ed Abdeltif Menouni, e del ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Nasser Bourita.
Nella conferenza stampa congiunta con il suo omologo russo, Serguei Lavrov, Nasser Bourita ha sottolineato che l'udienza riservata a Lavrov testimonia l'attenzione particolare del Re Mohammed VI alle relazioni bilaterali tra Rabat e Mosca, e la volontà ferma dei due Capi di Stato di sviluppare il partenariato strategico tra i due paesi.


martedì 22 gennaio 2019

MALI. 10 CASCHI BLU UCCISI IN UN ATTACCO TERRORISTICO A AGUELHOK


I miliziani d’AQMI (Al-Qaeda nel Maghreb Islamico) sono tornati ad attaccare un campo della missione di pace Onu in Mali ad Aguelhok, nella parte settentrionale del Mali vicino alle frontiere algerine, il 20 gennaio 2019.
Il gruppo terroristico AQMI guidato da anni da terroristi algerini e guerriglieri del Polisario provenienti dai campi saharawi di Tindouf algerina ha ucciso dieci caschi e ferito almeno 25 blu ciadiani della MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali).
la MINUSMA fa sapere che  i suoi caschi a Aguelhok hanno affrontato un “attacco complesso” lanciato dagli assalitori arrivati a bordo di molti veicoli armati. 
Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha condannato fermamente quest'attacco ha pubblicato il suo portavoce in una dichiarazione alla stampa.
Il Rappresentante Speciale del Segretario Generale in Mali, Mahamat Saleh Annadif, ha ugualmente condannato fermamente quest'attacco: “Quest'attacco complesso e ignobile illustra la determinazione dei terroristi a seminare il caos; questo attacco esige una risposta robusta, immediata e concertata da tutte le forze per distruggere il pericolo del terrorismo in Sahel”, ha allarmato.
Da parte sua, il comandante delle forze di MINUSMA, il Generale Dennis Gyllensporre, ha lodato “il coraggio dei caschi blu di Aguelhok” ed ha salutato “la loro risposta eroica contro gli assalitori”.
La condanna arriva anche dal Consiglio di Sicurezza in cui “i membri del Consiglio hanno espresso la preoccupazione circa la situazione di sicurezza in Mali e la dimensione sopranazionale della minaccia terroristica nella regione di Sahel”.
In Mali la situazione politica è stata in qualche modo ricomposta nel 2013 grazie all’intervento della Francia dopo che il MNLA (Movimento del la Liberazione dell’Azawad), AQMI, Ansar Dine e il MUJAO (Movimento per l’Unicità e il Jihad nell’Africa Occidentale) hanno tentato la secessione del nord del paese proclamando l’effimera Repubblica Islamica dell’Azawad, territorio di fatto ancora in mano a loro.

venerdì 18 gennaio 2019

RAFFORZAMENTO PARTENARIATO STRATEGICO. RE MOHAMMED VI RICEVE MOGHERINI DOPO APPROVAZIONE SULL'ACCORDO MAROCCO – UE DAL PE


Nel quadro del rafforzamento del partenariato strategico tra il Regno Marocchino e l'Unione Europea, si è conclusa la visita di lavoro di due giorni (16 – 17 gennaio) in Marocco dell'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Vicepresidente della Commissione Europea, Federica Mogherini.
La visita con un programma ricchissimo di incontri istituzionali di Mogherini è un gesto significativo della profondità delle relazioni multidimensionali UE – Marocco, infatti, è avvenuta all’indomani dell’approvazione a schiacciante maggioranza da parte del Parlamento Europeo (PE) in seduta plenaria a Strasburgo il 16 gennaio, dell'Accordo agricolo tra il Marocco e l'Unione europea (UE) che include le province del Sahara Marocchino e che stabilisce che “ogni accordo che copre Sahara Marocchino può essere negoziato e firmato solo dal Regno Mrocchino nel quadro dell’esercizio della sua sovranità piena su questa parte del suo territorio”.
Cosi, l'udienza accordata dal Re Mohammed VI il 17 gennaio 2018 al Capo della diplomazia europea “è stata l'occasione di sottolineare la centralità del Marocco nella politica estera dell'Unione europea, e l'eccellenza delle relazioni tra i due partner che celebrano quest'anno il loro 50esimo anniversario”, fa sapere un comunicato del Gabinetto Reale.
In questo colloquio, Mogherini ha sottolineato “l'attaccamento profondo dell'Unione al partenariato con il Marocco, ed il ruolo pioniere del Regno, in Mediterraneo, in Nord Africa, in Africa, come in Medio Oriente, per smontare le sfide di sicurezza, di stabilità e di sviluppo”.
“Quest'udienza ha permesso di esaminare i vari aspetti del partenariato strategico, multidimensionale e storico tra il Regno del Marocco e l'Unione Europea, in tutte le sue componenti, politiche, economiche, securitarie, regionali ed internazionali ed accordarsi sulla necessità, per i due partner di affrontare, insieme, le sfide multiple della regione e cogliere le opportunità”.
“L'adozione recente da parte del Parlamento Europeo dell'Accordo agricolo Marocco - UE sottolinea che ogni rafforzamento del partenariato passa dal rispetto degli interessi superiori del Regno e la preservazione della sua integrità territoriale”, spiega il comunicato del Gabinetto Reale.
Nella stessa visita Federica Mogherini ha incontrato il Capo del Governo, Saad Eddine El Otmani, il presidente della Camera dei Rappresentanti (parlamento), Habib El Malki, il ministro dell’Interno, Abdelouafi Laftit, e ha tenuto concertazioni allargate con il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Nasser Bourita.
Esprimendosi in una conferenza stampa tenutasi al termine della sua riunione con Nasser Bourita, il Capo della diplomazia marocchina, Mogherini ha evidenziato che “l'adozione dell'accordo agricolo tra l'Unione europea (UE) ed il Marocco, grazie ad un voto favorevole a maggioranza molto ampia del Parlamento europeo, permette di cominciare una nuova tappa nelle relazioni tra le due parti”, poi, si è detta “convinta” che è “possibile rilanciare il partenariato UE su nuove basi e insufflarle un nuovo impulso, per scrivere un nuovo capitolo, positivo ed intenso, della lunga Storia che lega l'Unione europea ed il Regno marocchino”.
Precisato che “il Marocco, oltre ad avere ad un ruolo chiave nell'ambito della vicinanza mediterranea, è un partner strategico dell'UE da 50 anni”, Mogherini ha notato che l'UE ed il Marocco aspirano attualmente a realizzare un salto di qualità nelle loro relazioni per costruire un partenariato a vocazione regionale, in particolare nel Mediterraneo, il mondo arabo e l'Africa, che sia all'altezza delle aspettative dei cittadini dei due lati del Mediterraneo e che permette di raggiungere gli obiettivi comuni delle due parti”.

giovedì 17 gennaio 2019

PARLAMENTO EUROPEO DICE “YES” ALL'ACCORDO AGRICOLO TRA IL MAROCCO E L'UNIONE EUROPEA


Il Parlamento Europeo ha adottato con 444 voti a favore, mercoledì 16 gennaio 2018 in seduta plenaria a Strasburgo, l'Accordo agricolo tra il Marocco e l'Unione europea (UE).
Cosi, questa votazione a maggioranza schiacciante conferma che “ogni accordo che copre Sahara Marocchino può essere negoziato e firmato solo dal Regno Marocchino nel quadro dell'esercizio della sua sovranità piena ed intera su questa parte del suo territorio”, indica il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale del Marocco (MAECI).
La MAECI, rallegrandosi per l'adozione da parte del Parlamento europeo, dello scambio di lettere riguardanti l'Accordo agricolo, concluso tra il Regno del Marocco e l'UE, precisa che “quest'accordo sottolinea esplicitamente che i prodotti agricoli e di pesca, provenienti dalle province del Sud del Regno beneficiano delle stesse preferenze tariffarie di quelli coperti dall'Accordo d'Associazione Marocco - UE.
Questo voto, a maggioranza schiacciante, viene a coronare un lungo processo di negoziati tecnici, di concertazioni politiche e di convalide giuridiche, impegnate tra il Marocco e l'UE, nota il ministero, aggiungendo che nel corso di questo processo il Marocco è stato animato da una tripla logica, cioè la difesa non negoziabile della sua integrità territoriale e dei fondamentali della sua posizione nei confronti di Sahara Marocchino; la preservazione dei suoi interessi economici in un settore importante con un partner commerciale privilegiato; ed un attaccamento sincero al partenariato multidimensionale e profondo con l'UE.
Il Marocco, sottolinea il ministero, tiene ad esprimere il suo apprezzamento circa l'azione di tutte le istituzioni europee e degli Stati membri dell'UE, e del loro impegno continuo in uno spirito di responsabilità, per affrontare le manovre ed attacchi condotti dall'Algeria ed il Polisario per tentare di attaccare questo partenariato storico.
Il Regno considera che l'adozione di quest'Accordo costituisce una base solida per un rilancio pieno ed intero del suo partenariato con l'UE, per smontare insieme, le sfide affrontate  dalla regione, e cogliere le sue opportunità, in uno spirito di chiarezza, di responsabilità e d'ambizione, conclude il comunicato di MAECI.
Si tratta di un nuovo passo importantissimo nelle relazioni tra il Marocco e l'UE e ciò interviene in seguito degli sviluppi positivi recenti che hanno visto le due parti rafforzare la sicurezza giuridica dei loro accordi commerciali e consolidare il loro partenariato strategico multidimensionale.

martedì 15 gennaio 2019

COOPERAZIONE MAROCCO/UE. MOGHERINI L'ALTA RAPPRESENTANTE DELL'UE IN VISITA IN MAROCCO GIOVEDÌ


Federica Mogherini, Alta Rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, è attesa giovedì 17 gennaio 2019 in Marocco per una visita di lavoro, per lo sviluppo del partenariato bilaterale.
Questo spostamento, durante il quale avrà un colloquio con suo omologo Nasser Bourita, Ministro degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, interviene mentre il Marocco e l'Unione Europea si preparano a sigillare il loro partenariato esemplare con due atti principali, fra cui l'adozione, questa mercoledì 16 gennaio a Strasburgo dell'Accordo agricolo ed il rinnovo dell'accordo sulla pesca. La loro attuazione è prevista nella metà di febbraio prossimo.
I due accordi commerciali includono le province sahariane, con un meccanismo che permette alla regione di approfittare interamente dai vantaggi economici.

FORTE IMPULSO DI RE MOHAMMED VI PER VALORIZZARE MEDINA DI RABAT PATRIMONIO MONDIALE UNESCO


Il Re Mohammed VI del Marocco ha visitato, lunedì 14 gennaio 2019, diversi progetti iscritti nel quadro del programma di riabilitazione della vecchia Medina di Rabat, uno dei punti forti del programma integrato “Rabat Città Luce, Capitale Marocchina della Cultura”, avviato dal Sovrano il 12 maggio 2014.
Questa visita, che avviene a dare un forte impulso agli sforzi di messa in valore di questo spazio ad alto valore patrimoniale, testimonia la volontà costante del Sovrano di mantenere il sigillo architetturale della Medina di Rabat, iscritta nel 2012 al patrimonio mondiale dell'umanità dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), di promuovere la sua irradiazione culturale e turistica e migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei suoi abitanti.
Il Sovrano ha così visitato la via Bab Chellah, dove si trovano le scuole Mohammed V “Madariss Mohammed Al Khamiss” e la Grande Moschea “Al Masjid al Aadam”, la via Souk Essabat e Bab El Bahr, siti oggetti di lavori di restauro e di valorizzazione nel quadro del programma di riabilitazione della vecchia Medina di Rabat.
Il Sovrano ha visitato i cantieri di riabilitazione della Place El Melh e della via Sabbaghine, i cui lavori conoscono un tasso di realizzazione molto avanzato (75 per cento).
Sono state completate molte operazioni previste nel programma di restauro della vecchia Medina di Rabat, con un investimenti di 625 milioni di dirham. Altri progetti riguardano la via Lagza, il restauro di muraglie del Kasbah dell’Oudaya, il trattamento di viale El Marsa, la sistemazione di campi sportivi di prossimità a Bab Chellah e la costruzione di una galleria commerciale.
Occorre sottolineare in questo quadro che l'abbellimento e la valorizzazione della facciata fluviale della vecchia Medina intervengono in armonia con il progetto faro di sistemazione della valle di Bouregreg.
Altri progetti in corso, in particolare la sistemazione delle piazze pubbliche, il restauro di muraglia da Bab Laalou a Bab El Had, il consolidamento delle opere murarie minacciate di rovina, il restauro dei foundouks e la costruzione dello spazio dell'artigiano.
L'attuazione di questo programma ambizioso è stata rafforzata dal lancio del Sovrano, il 14 maggio 2018, del programma complementare dotata di uno stanziamento di 325 milioni di dirham.
Elaborato conformemente alle Alte Istruzioni Reali, questo programma di nuova generazione mira a valorizzare e migliorare l'accessibilità alla Medina e rafforzare la sua attrattiva, attraverso la costruzione di due parcheggi autovetture sotterranei vicino a Bab El Had e Bab Chellah, di una capacità globale di 1090 posti e la sistemazione delle piazze attorno al mercato centrale ed a Bab El Had.
Si tratta, inoltre, della riorganizzazione del complesso sportivo di Tamejajet, del trattamento degli accessi di muraglie e del completamento della pavimentazione della zona.
Da notare che i progetti di costruzione del parcheggio sotterraneo di Bab El Had e di completamento della pavimentazione della Medina sono in corso di realizzazione, mentre gli altri progetti sono in fase di studi.
In questa occasione, il Sovrano è stato salutato dai rappresentanti del tessuto associativo locale, prima di procedere al concesso simbolico di chiavi a beneficiari di bicicletta-taxi, acquisita nel quadro del progetto di trasporto turistico ed ecologico in città di Rabat portato avanti dall'Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano (INDH).
Il progetto biciclette tricicli ad assistenza ambisce così la promozione del trasporto pulito al livello della città, la diversificazione dei mezzi di trasporto e di mobilità urbana, oltre alla creazione di un'attività generatrice di reddito a profitto di giovani beneficiari in ricerca d'occupazione. Quest'ultimi hanno del resto beneficiato di una formazione in comunicazione e tecniche d'accoglienza, educazione civica, gestione ed imprenditoria e lingue straniere, inquadrati dalla cooperativa Al Anwar per il trasporto ecologico e turistico e l'associazione Spazio Punto di Partenza (ESPOD).
Il programma di restauro delle vecchie Medine in Marocco è esteso in molte città come Casablanca, Marrakech, Fes, Meknès, Essaouira, Salé e Tetuan.


giovedì 10 gennaio 2019

Focus: bilancio 2018 del Marocco nelle organizzazioni internazionali e regionali


Per il Marocco, l'anno 2018 è stato caratterizzato dalla positiva conclusione di numerose candidature istituzionali e personali che testimoniano il riconoscimento internazionale delle competenze marocchine ed il ruolo di questo paese africano come attore credibile, dinamico e proattivo sulla scena regionale ed internazionale, indica un comunicato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).
Da dare rilievo che il costante impegno del Marocco per il multilateralismo, l'azione ingaggiata e solidale all'interno delle varie organizzazioni internazionali e regionali, conformemente agli Alti orientamenti di Sua Maestà il Re Mohammed VI, costituiscono garanzie di credibilità che hanno permesso il Regno per rafforzare la sua presenza nelle varie organizzazioni internazionali.
La promozione delle competenze marocchine e le varie candidature all'interno delle strutture multilaterali, è una delle priorità della diplomazia marocchina, in modo di assicurare una forte presenza all'interno degli organi e delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite, nonché all'interno degli organi decisionali di altri organismi internazionali e regionali.
La scelta di candidature marocchine s’inserisce negli obiettivi marcati nella diplomazia marocchina multilaterale per un posizionamento multiplo e diversificato grazie ad un approccio basato sulla coerenza delle azioni e delle priorità dell'agenda internazionale con le politiche nazionali del Regno in diversi ambiti politici, di sicurezza, socio-economici e ambientali.
Ecco alcuni risultati delle candidature marocchine nel 2018:
Riconoscimento del ruolo del Marocco nell'articolazione delle politiche nazionali con le priorità dell'agenda delle Nazioni Unite.
Il Marocco è stato eletto in qualità di vicepresidente dell'ECOSOC, per l’anno 2019, incaricato del settore Affari Umanitari dell’ONU in nome del Continente africano, durante le elezioni del 9 settembre 2018.
All'unanimità il Marocco è stato eletto per un mandato di tre e quattro anni, in tre organi importanti dell’ONU: il Comitato esecutivo ONU-Women, il Comitato esecutivo dell'UNICEF e la Commissione Sviluppo Sociale.
Il riconoscimento del ruolo attivo svolto dal Marocco nei settori della navigazione, della sicurezza e della sicurezza marittima e della protezione del mare, lo ha permesso di essere eletto a tre organizzazioni internazionali legate al mondo marittimo:
È stato nominato vicepresidente nella Conferenza intergovernativa per sviluppare uno strumento internazionale giuridicamente vincolante per la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare sulla conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità marina in aree extra-giurisdizione nazionale.
È stato eletto per la prima volta al Consiglio dell’Associazione Internazionale di Segnalazione Marittima (AISM) durante le elezioni del 28 maggio 2018 a Incheon, Repubblica di Corea.
Eletto vicepresidente della 24ima assemblea dell'Autorità Internazionale di Fondi Marini a Kingston, in Giamaica.
Consolidamento della posizione del Regno all'interno delle Agenzie specializzate delle Nazioni Unite, attraverso:
Elezione come membro del Consiglio d’Amministrazione dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) per il periodo 2018-2020, a Vienna, nell'ambito della 62ima Conferenza generale dell'AIEA.
-Rielezione come presidente del Comitato permanente per la tutela dei marchi, disegni e modelli industriali e indicazioni geografiche (SCT) dell'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI), il 23 aprile 2018 a Ginevra, nella persona di Adil El Maliki, Direttore generale dell'Ufficio Marocchino della Proprietà Industriale e Commerciale (OMPIC).
-Rielezione al Consiglio dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT) e al Comitato di Regolamento Radiocomunicazione (RRB) a Dubai.
Conferma del posto del Marocco nella sua famiglia istituzionale africana:
Dopo un anno del suo ritorno all'Unione Africana (UA), il Regno del Marocco è stato eletto, nelle elezioni del 26 gennaio 2018 ad Addis Abeba, come membro del Consiglio per la Pace e la Sicurezza per due anni (2018-2020).
Marocco ha, inoltre, raggiunto altre candidature istituzionali all'interno delle strutture dell'UA: La sua elezione il 6 dicembre 2018, ad Addis Abeba per il vicepresidenza del Comitato Tecnico Specializzato (CTS) sulla Funzione Pubblica, Collettività Locali, Sviluppo Urbano e Decentramento, per il periodo 2018-2020; membro della Commissione dei Ministri di Finanze e al Gruppo Consultivo dei ministri degli Esteri sulla riforma istituzionale dell'UA.
Omaggio all’expertise e le competenze marocchine attraverso numerose elezioni e nomine in vari campi, tra cui:
La brillante elezione di Hynd Ayoubi Irissi, per un nuovo mandato, 2019-2022, in qualità di esperta nel Comitato dei Diritti del Bambino (CRC). Le elezioni si sono svolte il 29 giugno 2018, a New York, nell'ambito del 17imo Meeting degli Stati Parti alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo.
Nomina di Ouidad Tebbaa, professore dell'Università Cadi Ayyad di Marrakech, in qualità di direttore regionale dell'Agenzia Universitaria de la Francofonia in Asia - pacifica.
-Elezione di tre marocchini nel Consiglio Mondiale dell'Acqua, per un periodo di tre anni (2019-2021) nell'8ava Assemblea Generale a Marsiglia. I tre esperti marocchini eletti sono Abdeslam Ziyad, del Ministero delle infrastrutture, dei trasporti, della logistica e dell'acqua, Abderrahim El Hafidi, dell’Ufficio Nazionale dell'Elettricità e dell'Acqua Potabile e Houria Tazi-Sadeq, Coalizione Marocchina per l'Acqua.
-Nomina di Najat Mokhtar Vice Direttore Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), responsabile di Scienze e applicazioni nucleari, il 4 giugno 2018.
-Nomina di Jalal Toufiq Vicepresidente dell'Organizzazione International di Controllo dei Stupefacenti (OICS),  l’8 maggio 2018 a Vienna.
-Elezione di Abdenbi Manar come Direttore Generale dell'Organizzazione dell'Aviazione Civile Araba (OAAC) per un mandato di quattro anni.
- Il 7 dicembre 2018 a Copenaghen, durante il IV Congresso dell'ITUC è stato eletto all’unanimità il segretario generale dell'Unione Marocchina di Lavoro (UMT), El Miloudi El Moukharek, in qualità di membro del Consiglio generale della Confederazione Internazionale dei Sindacati (CIS).
-Elezione, il 21 dicembre 2018, a Parigi,  del professore Mohammed Sadiki, segretario generale del Ministero dell'Agricoltura, in qualità di presidente del Centro Internazionale di Studi Agronomici Mediterranei (CIHEAM).
-Elezione, il 14 ottobre 2018, di El Habib Bourane, dirigente di MAECI, in qualità di Direttore delle Comunità Musulmane e le Minoranze all'interno del Segretariato dell'Organizzazione Generale della Conferenza Islamica.
Rafforzamento della posizione del Regno marocchino come destinazione privilegiata per l'organizzazione di eventi mondiali:
-La decisione dell'Assemblea generale dell’ONU di tenere la Conferenza Intergovernativa sulla Adozione del Patto globale per la Migrazione sicura, ordinata e regolare a Marrakech il 10 e 11 dicembre 2018;
-La tenuta del Forum globale sulla migrazione e lo sviluppo a Marrakech dal 5 al 7 dicembre 2018;
-Il Marocco è stato scelto nel mese d’aprile 2018, a ospitare a Marrakech l’edizione 2021 delle assemblee annuali del Gruppo Banca Mondiale (GBM) e il Fondo Monetario Internazionale (FMI).
-Elezione del Marocco per accogliere nel 2024, a Marrakech, il 34imo Congresso mondiale della Commissione internazionale della salute sul lavoro (ICOH).