venerdì 23 ottobre 2020

Guinea Equatoriale, Guinea Bissau e Burkina Faso hanno aperto loro consolati generali a Dakhla, nel Sahara marocchino


venerdì 23 ottobre 2020

Dakhla - I paesi africani continuano ad aprire rappresentanze diplomatiche nel Sahara marocchino. È molto significativa la partecipazione dei capi della diplomazia dei paesi all'inaugurazione.
Così Guinea Equatoriale, Guinea Bissau e Burkina Faso hanno aperto venerdì 23 ottobre 2020 i loro consolati generali a Dakhla detta "Perla del Sud".
La cerimonia d’inaugurazione del consolato della Guinea Equatoriale è stata copresieduta dal ministro marocchino degli Affari Esteri, della cooperazione africana e dei marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita, e dal suo omologo ecuadoriano Simeón Oyono Esono Angue.
La cerimonia di inaugurazione del consolato di Burkina Faso è stata copresieduta dal ministro delle MAE Nasser Bourita e dal suo omologo burkinabè Alpha Barry. 
La cerimonia di inaugurazione del consolato della Repubblica di Guinea-Bissau è stata copresieduta dal ministro Bourita, e dal suo omologo Suzi Carla Barbosa.
Fino ad oggi sono sette rappresentanze consolari inaugurate a Dakhla nel 2020, cioè il Consolato generale di Gambia, aperto il 7 gennaio scorso, il Consolato generale della Guinea, che ha iniziato a offrire i suoi servizi il 17 dello stesso mese, il Consolato generale della Repubblica di Gambia (28 febbraio), il Consolato generale della Repubblica di Liberia (12 marzo), il Consolato generale del Burkina Faso, il Consolato generale della Repubblica di Guinea Bissau e quello della Guinea Equatoriale (23 ottobre).













sabato 10 ottobre 2020

Marocco. Punti chiave del discorso di Re Mohammed VI in occasione d'apertura dell'anno legislativo

 


Ecco i punti chiave del discorso di Sua Maestà il Re Mohammed VI, indirizzato ieri 09 ottobre al Parlamento a partire dal Palazzo Reale di Rabat, in occasione dell’apertura della prima sessione della quinta legislatura della decima legislatura marocchina: 


Mobilitazione generale e vigilanza 

L'appello a dar prova di vigilanza e di un impegno risoluto per salvaguardare la salute e la sicurezza dei cittadini e fornire il sostegno al settore sanitario.
Affrontare le sfide che derivano dalla crisi sanitaria senza precedenti richiede una mobilitazione nazionale generale e la presa di tutti gli sforzi, esortando tutte le istituzioni e le forze vive della nazione e, in primo luogo, il Parlamento a essere al livello delle sfide dell’attuale congiuntura e a rispondere così alle aspettative dei cittadini. 

Fondo strategico di ripresa economica 

Il piano di ripresa economica, basato sul Fondo strategico d’investimento, denominato "Fondo Mohammed VI per gli investimenti", è ben posto in cima alle priorità dell’attuale fase e mira a sostenere i settori produttivi, in particolare il tessuto delle piccole e medie imprese. Il piano mira appunto a sostenere i settori produttivi, in particolare le piccole e medie imprese. 
 
Agricoltura e sviluppo rurale 

Sottolineata l’importanza che deve essere attribuita all’agricoltura e allo sviluppo rurale nella dinamica di ripresa economica e il contesto attuale esige di sostenere la resilienza di questo settore chiave e di accelerare l’attuazione di tutti i progetti agricoli. Una delle principali leve di questa strategia è l’operazione di mobilitazione di un milione di ettari di terreni agricoli collettivi, a vantaggio degli investitori e degli aventi diritto. Il volume degli investimenti previsti per questo progetto è stimato a circa 38 miliardi di Dirham a medio termine. 

Il sociale 

Mettere la promozione del settore sociale e il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini al centro della dinamica di sviluppo economico. In tale contesto, il Sovrano ha ricordato la generalizzazione della copertura sociale a vantaggio di tutti i marocchini, sottolineando che questo importante progetto nazionale, di natura inedita, si articola in quattro assi chiave da estendere entro la fine del 2022: la copertura sanitaria obbligatoria, in modo che 22 milioni di beneficiari addizionali  accedano all’assicurazione malattia di base; generalizzare gli assegni familiari; ampliare la base di iscritti al sistema pensionistico includendo circa cinque milioni di marocchini tra la popolazione attiva non titolare di un diritto a una pensione e generalizzare l’accesso all’indennità per perdita del posto di lavoro a favore dei marocchini che hanno un lavoro regolare. 

Appello al governo per profonda revisione dei criteri di nomine 

Sua Maestà il Re ha invitato il governo ad operare una profonda revisione dei criteri e delle procedure di nomina ai posti alti, al fine di incoraggiare le competenze nazionali a integrarsi nella funzione pubblica e a renderla infine più attraente. 

Nuovo contratto sociale 

Il Sovrano ha affermato che il successo del piano di ripresa economica e l’introduzione di un nuovo contratto sociale richiedono un’evoluzione reale della mentalità e un vero cambiamento nel livello di 
performance degli enti pubblici.

martedì 6 ottobre 2020

Dialogo inter-libico a Bouznika in Marocco. Si attende annuncio intesa tra le parti in conflitto in Libia

 


Il 
dialogo interlibico, le cui sessioni di secondo turno stanno proseguendo a Bouznika tra le delegazioni dell’Alto Consiglio di Stato e la Camera dei Rappresentanti libica, costituisce un precedente positivo su cui possiamo capitalizzare, come si avvicina per andare verso una soluzione alla crisi in questo Paese.

Lo ha detto ieri sera, 5 ottobre, il Ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita. "All’inizio nessuno scommetteva sul dialogo interlibico mentre alcuni lo hanno già accusato di fallimento", ha osservato Bourita, durante una conferenza stampa al termine di una sessione di questi colloqui, in presenza dei membri delle due delegazioni e del rappresentante dell'ONU in Marocco, rilevando che "grazie alla volontà delle due parti, al loro spirito positivo, nonché al sostegno dei presidenti delle due delegazioni, è stato compiuto un importante passo in avanti". Questi risultati ispirano ammirazione e orgoglio in quanto dimostrano che i membri delle due delegazioni hanno affermato l’interesse del loro Paese e sono alla ricerca di soluzioni ha aggiunto Bourita, osservando che questi elementi hanno ha svolto un ruolo decisivo nel compiere questo progresso. Il Ministro, inoltre, ha sottolineato la necessità di sostenere e preservare questa dinamica positiva instaurata dal dialogo interlibico che "è di buon auspicio", sottolineando il ruolo di sostegno e incoraggiamento internazionale a cui hanno avuto diritto questi colloqui, la quota di Paesi ed organizzazioni regionali e internazionali. Bourita ha sottolineato, in questo senso, che il dialogo interlibico ha suscitato un’eco positiva tra i libici, che hanno visto in esso un "barlume di speranza e di ottimismo", evidenziando il ruolo di tutte le parti che hanno accompagnato il dialogo in modo costruttivo e positivo sin dall’inizio, compresa la Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia, UNSMIL, e la sua leader Stephanie Williams che assicura un seguito permanente mentre incoraggia questo dialogo, che considera un svolta importante nell’inazione vissuta dal dossier libico. 
Il Ministro ha anche ricordato la posizione del Marocco nei confronti del dialogo interlibico, affermando, in tal senso, che le istruzioni del Re Mohammed VI sono sempre state chiare sulla questione libica, in particolare in relazione a questo dialogo. La soluzione della crisi libica è nelle mani dei libici. 

Nel suo intervento a nome delle due delegazioni, durante la conferenza stampa al termine di una sessione di questo secondo turno, Driss Omran, della Camera dei rappresentanti libica, ha espresso i ringraziamenti delle due delegazioni alle parti internazionali coinvolte nel processo di Berlino e partecipanti all’incontro sulla Libia a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per gli sforzi compiuti per sviluppare una visione globale in grado di porre fine alla crisi libica. 
Ha ricordato i precedenti impegni delle parti internazionali, in particolare i paragrafi 37 e 38 delle conclusioni della conferenza di Berlino 1, invitandole a sostenere il processo Bouznika che ha ottenuto "risultati positivi".  
Le due delegazioni hanno affermato durante questa conferenza stampa, che le riunioni del dialogo ospitato dal Marocco si sono svolte in un clima positivo e di uno spirito ottimista che hanno permesso di unificare visioni sui criteri relativi ai sette incarichi di sovranità in Libia. 
Omran ha ribadito i suoi ringraziamenti al Regno del Marocco, Re, governo e popolo, per la disposizione permanente e l’impegno a facilitare per anni il dialogo interlibico nelle sue diverse fasi, lavorando per garantire tutte le condizioni adeguate e favorevoli per riunire i libici e le opinioni per raggiungere un consenso capace di trovare soluzioni che permettano l’unificazione delle istituzioni sovrane. 

Dalla sua parte l’inviato delle Nazioni Unite in Libia, Stephanie Williams ha annunciato che il dialogo interlibico di Bouznika, contribuirà al rilancio generale del processo politico libico. 
Durante una video conferenza stampa a New York in seguito alla partecipazione ad una riunione ministeriale ad alto livello sulla Libia co-organizzata dalle Nazioni Unite, la Williams ha ricordato che il dialogo interlibico di Bouznika riunisce le delegazioni delle Nazioni Unite, dell’Alto Consiglio di Stato libico e della Camera dei rappresentanti per concordare le competenze delle sette posizioni sovrane ai sensi dell’articolo 15 dell’accordo politico libico concluso a Skhirat nel dicembre 2015. 
L’inviato dell'ONU ha affermato che il dialogo di Bouznika, che si tiene "in consultazione" con la missione ONU in Libia, aiuta anche a costruire la fiducia tra queste due istituzioni, vale a dire l’Alto Consiglio di Stato e la Camera dei Rappresentanti. 
Questa è una buona cosa per il rilancio generale del processo politico in Libia ha concluso Williams.

domenica 4 ottobre 2020

Dialogo inter-libico in Marocco: Gli incontri tra le due parti proseguiranno per raggiungere un "consenso globale" sui posti di sovranità

 


Le delegazioni dell'Alto Consiglio di Stato libico e della Camera dei Rappresentanti, che hanno partecipato al secondo round del dialogo inter-libico, hanno annunciato sabato sera a Bouznika in Marocco che i loro incontri proseguiranno fino ad raggiungere un "consenso globale" sulla scelta di componenti dei posti di sovranità ai sensi dell'articolo 15 dell'accordo politico libico concluso a Skhirat nel dicembre 2015.
 

L'incontro "si è svolto in un clima di intesa e di consenso circa i criteri da prendere in considerazione per la scelta di componenti dei posti di sovranità, conformemente all'articolo 15 dell'accordo politico libico concluso a Skhirat", ha dichiarato Driss Omran, della Camera dei Rappresentanti libica, in un briefing al termine di questo round iniziato venerdì scorso. 
Nel primo round del dialogo inter-libico nella stessa città (6-10 settembre 2020), le due delegazioni erano giunte a "importanti accordi sui meccanismi da prendere in considerazione nella scelta dei componenti di questi posti", ha sottolineato. 
Gli incontri, ha aggiunto Omran, "proseguiranno per raggiungere un consenso globale su tutte le misure relative all'articolo 15 dell'accordo politico libico" concluso a Skhirat. 
La delegazione dell’Alto Consiglio di Stato libico è presieduta da Fawzi Al-Agab, mentre quella della Camera libica dei Rappresentanti è presieduta da Youssef El Akkouri. 
L'accoglienza da parte del Marocco di queste riunioni costituisce una conferma degli sforzi del Regno del Marocco volti a creare le condizioni adeguate e il clima propizio per giungere a una soluzione politica globale in Libia, al fine di superare la crisi in quel paese e di realizzare le speranze e le aspirazioni del popolo libico di costruire uno Stato civile e democratico che gode della pace, della sicurezza e della stabilità. 
In effetti, il ruolo "costruttivo e attivo" del Marocco nell'agevolare e nel facilitare il dialogo libico è stato ampiamente accolto e apprezzato dalle capitali occidentali e arabe e da diverse organizzazioni internazionali e regionali, a loro capo l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), che "sostiene tutte le iniziative che permetterebbero di portare avanti e completare gli sforzi di pace in corso per la risoluzione della crisi libica, compresi gli ultimi sforzi del Regno del Marocco che ha ospitato le riunioni del dialogo tra l’Alto Consiglio di Stato e la Camera dei Rappresentanti libici".