mercoledì 26 ottobre 2016

Tanzania. Avvio per la costruzione della Moschea Mohammed VI a Dar Essalam

Rabat – 26 ott. 16 - Il Re Mohammed VI in presenza del Primo ministro tanzaniano Kassim Majaliwa, ha dato, ieri, l’avvio alla costruzione di una nuova moschea a Dar Essalam che sarà battezzata “Moschea Mohammed VI”.
L’iniziativa del Sovrano avviene come risposta alla richiesta del Mufti Aboubakr Ben Zoubeir Ben Ali, presidente del Consiglio Nazionale dei Musulmani di Tanzania, che ha espresso la necessità pressante per questa moschea in questa città.
Questo edificio religioso e culturale di una superficie di 7400 metri quadrati è composto di una sala di preghiera in grado di accogliere più di 5mila fedeli, una biblioteca, una sala di conferenze, un padiglione culturale e amministrativo, un parcheggio e spazio verde.
In quest’occasione, il Re Mohammed VI ha fatto un dono di 10mila copie del Santo Corano al Consiglio Nazionale dei Musulmani di Tanzania.
Aboubakr Ben Zoubeir, presidente del consiglio nonché membro del Consiglio Superiore della Fondazione Mohammed VI degli Ulema Africani con sede a Fes, ha espresso i sinceri ringraziamenti e gratitudine.

Successivamente il ministro marocchino di Habouss e degli Affari Islamici, Ahmed Taoufiq, e il mufti Aboubakr Ben Zoubeir, hanno firmato un accordo di cooperazione nel campo degli affari islamici, finalizzato a formare gli imam locali all’Islam moderato sul modello marocchino aperto e tollerante.

martedì 25 ottobre 2016

Tanzania e Marocco firmano 22 convenzioni bilaterali. Soddisfatto il presidente John Magufuli

Il Re del Marocco Mohammed VI è arrivato domenica in Tanzania nel quadro dellla seconda tappa di un tour di visite ufficiali iniziato nei giorni scorsi in Ruanda e che lo vedrà poi in Etiopia. Mohammed VI è accompagnato da una flotta delegazione composta dal Principe Moulay Ismail, i suoi consiglieri Fouad Ali El Himma e Yassir Znagui, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione, Salaheddine Mezouar, il ministro di Habouss e degli Affari Islamici, Ahmed Toufiq, il ministro dell'Economia e delle Finanze, il Mohamed Boussaid, il ministro dell'Agricoltura e della Pesca marittima, Aziz Akhennouch e il ministro delegato al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, Nasser Bourita, oltre a una flotta delegazione di operatori economici privati.
L’obiettivo principale della visita è quello di rafforzare la cooperazione Sud-Sud.
Al Julius Nyerere International Airport a Dar al Salam, il Re è stato accolto dal Presidente della Repubblica di Tanzania, John Magufuli e dal generale Mwanunyange Davis, Capo di Stato maggiore dell'esercito tanzaniano. C’e stato poi un incontro con Samia Suluhu Hassan, vice presidente della Tanzania e con il ministro degli Esteri, Agustine Mahiga.
Ieri, i due Capi di Stato hanno avuto colloqui e hanno presieduto al Palazzo Presidenziale a Dar Salam, la cerimonia della firma di 22 convenzioni e accordi bilaterali nei settori di: la cooperazione economica, scientifica e culturale, l’istituzione di un meccanismo di consultazioni politiche, il settori degli idrocarburi, energie, miniere e geologia, il trasporto aereo, l'agricoltura, la pesca marittima, i concimi, le energie rinnovabili, il turismo, la promozione industriale e logistica, lo sviluppo di corridoi logistici e ferroviari tra i porti e le zone industriali in Tanzania, il partenariato tra i patronati di imprenditoria dei due paesi, la sanità, il settore delle banche, la promozione ed il finanziamento degli scambi commerciali e dell'investimento in Africa, l'assicurazione, e la creazione di un'unità di valorizzazione e di condizionamento di tè di alta qualità.
Queste convenzioni firmate in presenza dei membri della delegazione ufficiale che accompagnano il Re, dei molti membri del governo tanzaniano, e di operatori economici dei due paesi. È ben chiarito che le convenzioni mirano a rafforzare il quadro giuridico disciplina la cooperazione tra i due paesi, s’iscrivono nell'orientamento Reale per rafforzare il partenariato Sud-Sud.
In quest’occasione, il Presidente tanzaniano Magufuli ha ringraziato il Sovrano per la sua visita ufficiale e la sua importante delegazione che lo accompagna. “La Tanzania è pronta a cooperare con tutte le sue forze con voi”, sottolineando che “i 22 accordi di cooperazione firmati oggi permetteranno a contribuire all'industrializzazione, la trasformazione e l'ammodernamento dell'economia della Tanzania, paese che possiede importanti risorse naturali e minerarie”, rallegrandosi poi, per “le buone relazioni che legano oggi Rabat e Dar Essalam”. “vorrei dire a tutti gli investitori e gli operatori economici marocchini che è arrivato il momento di rafforzare maggiormente le relazioni economiche tra i nostri due paesi”, ha concluso.
All'inizio di questa cerimonia, il ministro tanzaniano degli Affari Esteri e della Cooperazione, Augustine Mahiga, si è rallegrato perché la firma di queste convenzioni segna un nuovo capitolo nella Storia delle relazioni tra Marocco e Tanzania, notando che “la visita di Sua Maestà Re ha permesso di promuovere le relazioni bilaterali sia sul piano diplomatico sia economico”. Mahiga ha anche salutato l’organizzazione nel corso degli ultimi tre giorni a Dar Essalam del “Primo Forum Marocco - Tanzania per il Commercio e l'Investimento”, segnato dalla partecipazione di alti responsabili e d'operatori economici e investitori dei due paesi.
Il ministro tanzaniano dell'Industria, del Commercio e dell'Investimento, Charles John Mwijage, ha presentato le raccomandazioni dei lavori del Forum, in cui appare il rafforzamento del collegamento aereo tra il Marocco e la Tanzania attraverso l'apertura di una linea diretta.
Da parte sua, il ministro marocchino degli Affari Esteri e della Cooperazione, Salaheddine Mezouar ha notato che “la firma di queste 22 convenzioni e accordi bilaterali traduce nei fatti il modello tangibile di cooperazione Sud-Sud raccomandato dalla Sua Maestà il Re a favore della promozione e dello sviluppo dell'Africa”.
La presidente della Confederazione Generale delle Imprese del Marocco (CGEM), Miriem Bensalah-Chaqroun, ha rilevato che “oggi, gli operatori economici tanzaniani e marocchini possono costruire legami duraturi, come ne testimoniano i risultati del primo Forum maroco-tanzaniano che ha mostrato il grande potenziale di queste relazioni”, affermando che gli accordi firmati saranno una locomotiva per la cooperazione economica bilaterale. La presidente della CGEM ha anche tenuto a salutare “i grandi sforzi della Tanzania in materia di trasformazione economica, nell’ambito della prospettiva di sviluppo 2025. Ha, inoltre, reso omaggio alla stabilità politica della Tanzania, “un fattore molto necessario per il dinamismo economico e l’imprenditoria”.



lunedì 24 ottobre 2016

Conclusa la visita intensa del Re Mohammed VI in Ruanda. Comunicato congiunto

Kigali, 24 ottobre 2016 - s’è conclusa ieri la visita ufficiale intensa di tre giorni del Re Mohammed VI in Ruanda. Il Sovrano è arrivato domenica pomeriggio in Tanzania poi visiterà Etiopia.
Al termine di questa visita ufficiale a Ruanda un comunicato congiunto è stato firmato dei due Capi di Stato:
Il Presidente della Repubblica Paul Kagamé ha salutato la leadership del Re Mohammed VI ed ha reso un omaggio sostenuto al suo ruolo in materia di pace, di stabilità e di sviluppo in Africa, sottolineando, a questo proposito, “il dinamismo della politica africana del Regno, che congiunge l’implicazione politica, lo sviluppo delle relazioni economiche, la promozione dei legami umani e la cooperazione nel settore della sicurezza”.
Riuscire la COP22
Il Presidente Kagamé ha ugualmente reso omaggio al ruolo di “avanguardia” del Marocco in materia di sviluppo sostenibile, ed ha espresso il suo sostegno agli sforzi del Marocco per fare riuscire la COP 22, che si terrà dal 7 al 18 novembre a Marrakech, in terra dell'Africa. I due Capi di Stato, inoltre, si sono rallegrati dell'Emendamento di Kigali, che avrà un impatto positivo sostanziale sul rallentamento del cambiamento climatico, e che costituisce un contributo maggiore alla realizzazione degli obiettivi della COP 22, evidenzia il comunicato congiunto. “L'esperienza provata e la competenza riconosciuta del Marocco nel settore delle energie rinnovabili, unite alla sua conoscenza della posta in gioco dell'Africa e il suo attaccamento alla difesa degli interessi del Continente, fanno dal Regno il portavoce idoneo dell'Africa in occasione di quest'importante evento”, aggiunge il documento.
Sostegno alla reintegrazione del Marocco all’UA
In questa occasione, il Re si è rallegrato per il ruolo attivo di Ruanda sulla scena regionale e continentale, ed ha reso omaggio al Presidente Paul Kagamé per il suo attaccamento alla pace ed alla stabilità nell'Africa indica il comunicato congiunto. Il Presidente ruandese si è rallegrato per la decisione del Marocco di integrare il suo posto naturale e legittimo nell'Unione africana (UA), reiterando l'impegno del suo paese di operare affinché l'ammissione del Regno nella sua famiglia istituzionale panafricana sia una realtà dal prossimo vertice dell’UA. Il capo dello Stato ruandese “ha ribadito il sostegno di Ruanda a questa decisione (del ritorno del Marocco all’UA) ed il suo impegno fermo ad operare per il suo successo, a favore di un'ammissione rapida ed incondizionata del Regno del Marocco nella sua famiglia istituzionale panafricana, dal prossimo vertice dell’UA”. In questa prospettiva “i due paesi hanno deciso di rafforzare, d'ora in poi, loro dialogo e coordinamento, su tutti i livelli e sulle diverse questioni regionali, continentali e multilaterali”.
Ambizione condivisa per un'Africa forte
Il comunicato congiunto prosegue che i due Capi di Stato condividono “la stessa visione ambiziosa per un'Africa parona del suo destino, che prende a mano il suo sviluppo, s’impegna irreversibilmente sulla via della stabilità e fa intendere la sua voce al mondo”. Il Re ed il Presidente ruandese “sono convinti che lo sviluppo dell'Africa sia, inizialmente, della responsabilità degli Stati africani, individualmente e collettivamente, e uniscono le loro voci per esortare allo scambio e alle condivisioni di esperienze riuscite in diversi settori”, in particolare quelli centrati sullo sviluppo umano, le nuove tecnologie dell'informazione, l'ambiente e le energie rinnovabili.
Rafforzamento della cooperazione Sud-Sud
Hanno sottolineato, a questo proposito, la necessità di rafforzare la cooperazione Sud-Sud e triangolare, per promuovere uno sviluppo continuo e duraturo, basato sulla valorizzazione delle risorse proprie e delle competenze africane. Il comunicato fa ricordare che i colloqui avvenuti tra i due Capi di Stato hanno riguardato le questioni regionali, africane, internazionali e multilaterali d'interesse comune. Al termine dei lavori, nota il documento, il Presidente Kagamé e il Sovrano si sono rallegrati del successo di questa visita ufficiale. Si sono rallegrati per i risultati concreti giunti e hanno salutato lo spirito di rispetto, di fraternità e di comprensione reciproca che ha segnato le consultazioni.

Infine, il Presidente ruandese ha accettato l’invito di Re Mohammed VI per eseguire una visita ufficiale in Marocco in cui la sua data sarà stabilita di comune accordo nel più presto possibile. 

sabato 15 ottobre 2016

Re Mohammed VI del Marocco ribadisce suo attaccamento al multipartitismo

Il Re Mohammed VI del Marocco ha presieduto, venerdì 14 ottobre 2016, l'apertura della prima seduta del primo anno legislativo della decima legislatura marocchina e ha pronunciato un discorso dinanzi ai membri delle due Camere del Parlamento, in cui sottolinea il ruolo delle istituzioni riguardo ai cittadini, e la sua riaffermazione dell’attaccamento al multipartitismo per il quale hanno militato le generazioni precedenti.
In questo senso, il Sovrano ha indicato che “l'obiettivo che deve essere ricercato da tutte le istituzioni, è di essere al servizio del cittadino. Se non riempissero questa missione, queste istituzioni sarebbero inutili e non avrebbero neppure ragione d'essere”, sottolineando tuttavia che le amministrazioni ed i servizi pubblici sono accusati di molte carenze relative alla debole performance ed alla qualità delle prestazioni che forniscono ai cittadini.
Il sovrano tuttavia si è rammaricato che alcuni sfruttano il mandato che è delegato a loro dal cittadino, per gestire gli affari pubblici, e ne approfittano per regolare i loro affari personali o dei partiti, anziché servire l'interesse generale, motivati in ciò da calcoli elettoralistici.
“Così facendo, fingono di ignorare che il più importante in uno scrutinio, è il cittadino stesso e non il candidato o il partito, e disconoscono i valori dell'azione politica nobile. Se non vogliono fare il loro lavoro, e se regolare gli affari dei cittadini, a livello locale o regionale o anche nazionale, non li interessa, allora perché si dirigono verso l'azione politica?” si è interrogato, affermando che “il vero impegno dei partiti e della politica ordina di mettere il cittadino sopra qualsiasi considerazione”. Quest'impegno esige ugualmente di tenere le promesse che sono fatte al cittadino, di dedicarsi al suo servizio e di issare questo dovere sopra gli interessi dei partiti e personali, ha continuato il Sovrano.
Ed il sovrano di sottolineare che “molte cose si dicono sui cittadini che vanno incontrare il loro Re, sollecitando la sua assistenza di regolare molteplici problemi o superare difficoltà”, facendo osservare che se alcuni non capiscono che i cittadini si rivolgono al loro Re per regolare problemi e questioni semplici, è che c'è errore da qualche parte.
“Sono ovviamente fiero di trattare direttamente con Mio popolo e regolare i suoi problemi semplici. Continuerò a farlo, sempre al loro servizio”, ha detto il Re, interrogandosi che “i cittadini mi chiederebbero di intervenire se l'amministrazione facesse il suo dovere?”. Le difficoltà che incontra il cittadino nella sua relazione con l'amministrazione sono tuttavia numerose quanto variate, cominciando con l'accoglienza e passando per la comunicazione, fino al trattamento dei dossier e dei documenti, ha sottolineato il sovrano, segnalando che queste difficoltà si collegano ormai nello spirito del cittadino “ad un vero percorso di combattente”.
Nello stesso discorso il Re Mohammed VI ha ribadito il suo attaccamento al multipartitismo per il quale hanno militato le generazioni precedenti, ai sensi dell’incarico che spetta al Sovrano vegliare alla protezione della scelta democratica.
Congratulandosi con i membri della Camera dei Rappresentanti, per la fiducia avuta dai cittadini, in vista di rappresentarli nell'ambito dell'istituzione legislativa, il Re ha notato che l'apertura dell'anno legislativo non è una semplice occasione costituzionale, per rivolgersi ai membri del Parlamento ma piuttosto una tribuna per rivolgersi, allo stesso tempo, al governo, ai partiti, alle varie organizzazioni ed istituzioni ed ai cittadini. Non è soltanto un'occasione di presentare orientamenti, a volte indirizzare critiche, sull'azione rappresentativa e legislativa. Si tratta piuttosto di una tribuna attraverso la quale mi metto all'ascolto della voce del cittadino, che voi rappresentate, ha detto.

Mettendo presente che l’ultima legislatura dopo la promulgazione della costituzione del 2011 era “una legislatura fondatrice, segnata dall'adozione delle leggi relative alla predisposizione delle istituzioni”, e che “il periodo che abbordiamo è altrimenti più importante che la precedente. Induce la necessità di dedicarsi seriamente, alle questioni e le preoccupazioni reali dei cittadini, di promuovere l'azione di servizio pubblico dell'Amministrazione e di migliorare la qualità delle sue prestazioni.

lunedì 10 ottobre 2016

Legislative marocchine. Riconfermato il Pjd del Primo ministro Abdelilah Benkirane

In una conferenza stampa, il Ministro degli Interni marocchino Mohamed Hassad ha reso pubblici i risultati delle elezioni legislative organizzate, venerdì 7 ottobre 2016, in cui il tasso di partecipazione a questo scrutinio totale ammonta al 43% dei quasi 16 milioni di cittadini aventi diritto al voto, ma in Sud l’affluenza è molto alta, ad Aoussred 75%.
Riconfermata la fiducia al Partito della Giustizia e dello Sviluppo (PJD), guidato dal Capo del Governo uscente Abdelilah Benkirane con 125 seggi su 395 aumentando dieci seggi in più conquistati in questa tornata elettorale rispetto al voto del 2011. Un successo anche al partito l’Autenticità e la Modernità (PAM) che aveva vinto le elezioni locali nel 2015 e che è stato il più fermo oppositore di Benkirane, riuscendo ad ottenere 102 seggi: un buon risultato rispetto ai 47 del 2011. Il partito Istiqlal (Indipendenza), si è fermato a 46 parlamentari. Tra gli altri partiti sono riusciti a entrare in Parlamento anche gli Indipendenti del Rni (37) e il Movimento Popolare (Mp) 27. Un’altra sconfitta per l’Unione Socialista delle Forze Popolari (USFP), storico partito socialista, che si è fermato a 20 seggi. L’Unione Costituzionale 19 seggi, PPS (comunisti) 12, La delusione, invece, era della Federazione della Sinistra Democratica (FGD), guidata dalla militante Nabila Mounib, che ha conquistato soli 2 seggi.
Il buono svolgimento di quest'esercizio democratico e l'impegno del popolo marocchino nel suo successo, confermano la stabilità e l'eccezione del modello marocchino otto la condotta illuminata del Re Mohammed VI in un spazio regionale allo sballo. Infatti, queste elezioni legislative salutate dagli osservatori internazionali e dal Consiglio d’Europa, per la trasparenza e per il clima di serenità e di rispetto delle competizioni democratiche.
Da osservare che i risultati ottenuti dal partito vincente sono l'espressione della scelta democratica fatta dai marocchini, i partiti politici hanno dato prova di una grande maturità democratica, i loro leader sono stati unanimi a sottolineare l'integrità dello scrutinio, tali risultati pur conferiscono le chiavi di governo per un secondo mandato al Pjd, lo obbligano tuttavia a formare una coalizione con gli altri partiti visto che il suo rivale PAM ha già chiuso la porta a una possibile alleanza.
È ben nota la forte partecipazione degli abitanti delle province del Sud nel compimento di questo dovere nazionale, come nelle precedenti scadenze elettorali, riflette l'attaccamento delle popolazioni di questa parte del Regno all'unità nazionale, è ben rilevante il 75 per cento di affluenza a Aoussred in questa zona.
Nella stessa conferenza stampa, il ministro ha respinto le critiche formulate nei confronti del suo ministero dal PJD che l’ha accusato di parzialità ed ha affermato che suo ministero ha rispettato le Direttive di Sua Maestà il Re a stare neutrale rispetto a tutti gli attori politici. Lo stesso leader del Pjd, in pieno spoglio elettorale, aveva denunciato irregolarità e brogli per poi ricredersi a vittoria quasi definitiva, dichiarando l’evento come “un giorno di gioia e una vittoria per la democrazia”.