Intervento di Yassine Belkassem Coordinatore RACMI e FAT
alla conferenza nel Senato in occasione della Giornata internazionale sul
Bambino Soldato: “Comunicando con grande piacere, oggi, con la
conferenza stampa nella sala del Senato della Repubblica Italiana in questa
giornata internazionale sui bambini Soldato vorremo ringraziare e apprezzare
molto le attività uniche e di avanguardia avviate dall’associazione DOKITA, in
Africa a favore dei bambini.
Apportiamo. Inoltre, che in questa
ricorrenza internazionale le associazioni africane ed europee hanno organizzato
un Sit In simbolico davanti alla Parlamento italiano per lanciare allarme sulla
situazione dei bambini arruolati nelle forze armate statali e nei gruppi
ribelli, separatisti e terroristici non statali.
In seguito
vorremo consegnare e aggiungere negli atti dell’evento di DOKITA questa nostra
lettera aperta di: Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in
Italia (RACMI), Federazione Africana in Toscana (FAT), Organisation Colombe Blanche, Associazione
Donne e Diritto, Alliance
des Sahraouis Marocains en Europe.”
Lettera aperta afro - europea nella giornata mondiale del bambino Soldato
Roma, 12 febbraio
2015
Oggi, 12
febbraio, si celebra la giornata internazionale del Bambino Soldato, per
denunciare una piaga particolare che persiste in 23 paesi dove sono sfruttati
migliaia di bambini dalle forze statali o dai gruppi armati, sotto gli occhi
della Comunità internazionale che sembra impotente a reagire, limitandosi a
descrivere la tragedia e a denunciare in modo generico le responsabilità
dell’uso dei piccoli Soldati, senza pertanto prendere azioni concrete per
mettere fine a questo insulto all’umanità.
È
una giornata dedicata non solo a illustrare la prognosi di una malattia acuta
ma di proporre che i fari rimangano accesi su queste barbarie. Oggi noi le ONG
marocchine d’Italia e di Francia abbiamo organizzato un sit in davanti al
Parlamento Italiano per dare allarme e mettere in guardia contro questo grave
problema e le sue imprevedibili conseguenze.
A titolo di
esempio, ultimamente, abbiamo visto, che il gruppo terroristico nigeriano Boko
Haram ha utilizzato una bambina Kamikaze di 10 anni che si è fatta esplodere
assassinando tanti adulti e bambini. E seguiamo con sdegno da tanto tempo
le barbarie commesse contro i bambini in Iraq e Siria dai gruppi terroristici
armati del cosiddetto Stato Islamico (ISIS).
Non lontano da
questi luoghi, nei campi di Tindouf in Algeria, persiste non solo l’uso del
bambino Soldato deportato a Cuba per l’addestramento militare e reclutato nelle
milizie armate del Polisario, ma, anche altre forme di violazioni dei diritti
dell’infanzia in cui questo bambino è vittima di fame, malattie e malnutrizione
perché la sua razione, dal mondo a lui offerta, viene dirottata verso il
mercato nero dai responsabili algerini e la direzione del Polisario come
testimonia, su questa realtà, l’ultimo rapporto dell’Ufficio Europeo di Lotta
Anti Frode (l’OLAF) presentato all’UE.
Certi tra questi
bambini sono stati mandati durante le vacanze d’estate, in Italia e in Spagna
nell’obiettivo di strumentalizzali per fini di propaganda. Questi bambini non
sono mai stati censiti malgrado le numerose risoluzioni dell’ONU e dell’ACNUR e
sono considerati semplicemente come fondo utile per chiedere aiuti
internazionali. Sono piccoli soldati utilizzati e all’infinito segregato nel
famigerato deserto di Lahmada conosciuto come inferno assoluto sconsigliato da
visitare da tutte le cancellerie occidentali per causa dell’insicurezza e il
terrorismo. Infatti, riteniamo che l’Algeria è la principale responsabile.
Per tutto ciò,
invitiamo pressantemente l’ONU, l’UE, il Parlamento e Governo italiani, il Papa
Francesco, l’UNICEF e tutti coloro che hanno a cuore i diritti il del fanciullo
di intervenire urgentemente ed di agire contro tutti i paesi iscritti sulla la
“lista d’infamia” compresa l’Algeria per rispettare la legalità internazionale
e i diritti dell’uomo e per sradicare questi pericolosi gruppi armati che
violano i diritti dell’infanzia e che minacciano la sicurezza del mondo.
Yassine Belkassem
Nessun commento:
Posta un commento