venerdì 3 agosto 2012

Il pericolo imminente del terrorismo dal Sahel-sahara/Tindouf al Mediterraneo. Azioni di Francia, Spagna ed Italia: NON ANDATE A TINDOUF


Il pericolo imminente del terrorismo dal Sahel-sahara/Tindouf al  Mediterraneo. Azioni di Francia, Spagna ed Italia: NON ANDATE A TINDOUF
Il Ministero degli Affari Esteri Italiano ha lanciato un Avviso particolare sull’Algeria, diffuso il 03.08.2012. Tuttora valido.
Che “Si registra un’accresciuta instabilità della regione saheliana, confermata dagli episodi di sequestro verificatisi negli ultimi anni a danno di cittadini occidentali e perpetrati da gruppi legati al movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI). A gruppi vicini ad AQMI è altresì riconducibile l’attentato terroristico che ha colpito la città di Tamanrasset nello scorso Febbraio 2012 e la città di Ouargla nel Luglio del 2012”.

Aggiungendo che “anche a seguito dei sequestri di due connazionali nel febbraio e nell’ottobre 2011 (rispettivamente nei territori a sud della città di Djanet e nell’area ovest limitrofa a Tindouf) si sconsiglia nella maniera più assoluta di intraprendere viaggi nelle regioni algerine confinanti con Mali, Niger, Libia e Mauritania, raccomandando altresì di sospendere tutti i viaggi non indispensabili nei campi saharawi”. 
Ieri, l’ANSAMED ha fatto sapere che “la collusione fra movimenti separatisti, terroristi ed estremisti religiosi, sta gettando la regione sahelo-sahariana in un'anarchia senza precedenti.”
L’agenzia di stampa italiana ANSAMED ha aggiunto che “la paura è che la zona di insicurezza si espandi in un territorio ben più ampio, fino a raggiungere le coste del Mediterraneo. 
Il ministro francese degli Affari esteri, Laurent Fabius, ha già ammonito sul rischio di un possibile "shaelistan", ossia un'area, principalmente a nord del Mali, la cui attuale estrema debolezza di governo non permette di controllare l'immenso territorio, dove potrebbero spadroneggiare dei gruppi estremisti, come Aqmi o Mujao, e che potrebbe potenzialmente diventare, a causa della prossimità territoriale con Maghreb ed Europa, peggio dell'Afghanistan.
Anche le autorità spagnole hanno mandato un messaggio alla comunità internazionale, decidendo di rimpatriare i propri cittadini e quelli di altri paesi europei installati nella regione di Tindouf e nel nord del Mali, per via della "crescita rimarcabile dell'insicurezza" e quindi per possibili atti terroristici contro cittadini stranieri”.
 “Appaiono inoltre sempre più evidenti i legami fra i separatisti del Fronte Polisario e Aqmi, Al-Qaida nel Magreb islamico, - gruppo, quest'ultimo, che si è fortemente rafforzato grazie all'instabilità generata dalla guerra civile in Libia, nella quale è ora presente una vasta zona diventata una grande mercato di armi, quelle lasciate dal regime di Gheddafi, a cielo aperto - con lo scopo di controllare e mettere a frutto i traffici, armi, droga, esseri umani e rapimenti, della regione” precisa ANSAMED.

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