Il pericolo imminente del terrorismo dal Sahel-sahara/Tindouf al Mediterraneo. Azioni di Francia, Spagna ed Italia: NON ANDATE A TINDOUF
Il Ministero degli Affari Esteri Italiano ha lanciato
un Avviso particolare sull’Algeria, diffuso il
03.08.2012. Tuttora valido.
Che “Si registra un’accresciuta instabilità della regione saheliana,
confermata dagli episodi di sequestro verificatisi
negli ultimi anni a danno di cittadini occidentali e perpetrati da gruppi
legati al movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI). A
gruppi vicini ad AQMI è altresì riconducibile l’attentato terroristico che ha
colpito la città di Tamanrasset nello scorso Febbraio 2012 e la città di
Ouargla nel Luglio del 2012”.
Aggiungendo che “anche a seguito dei sequestri di due connazionali nel febbraio e nell’ottobre 2011 (rispettivamente nei territori a sud della città di Djanet e nell’area ovest limitrofa a Tindouf) si sconsiglia nella maniera più assoluta di intraprendere viaggi nelle regioni algerine confinanti con Mali, Niger, Libia e Mauritania, raccomandando altresì di sospendere tutti i viaggi non indispensabili nei campi saharawi”.
Aggiungendo che “anche a seguito dei sequestri di due connazionali nel febbraio e nell’ottobre 2011 (rispettivamente nei territori a sud della città di Djanet e nell’area ovest limitrofa a Tindouf) si sconsiglia nella maniera più assoluta di intraprendere viaggi nelle regioni algerine confinanti con Mali, Niger, Libia e Mauritania, raccomandando altresì di sospendere tutti i viaggi non indispensabili nei campi saharawi”.
Ieri, l’ANSAMED ha fatto sapere che “la collusione fra
movimenti separatisti, terroristi ed estremisti religiosi, sta gettando la
regione sahelo-sahariana in un'anarchia senza precedenti.”
L’agenzia di stampa italiana ANSAMED ha aggiunto che “la paura è che
la zona di insicurezza si espandi in un territorio ben più ampio, fino a
raggiungere le coste del Mediterraneo.
Il ministro francese degli Affari esteri,
Laurent Fabius, ha già ammonito sul rischio di un possibile
"shaelistan", ossia un'area, principalmente a nord del Mali, la cui
attuale estrema debolezza di governo non permette di controllare l'immenso
territorio, dove potrebbero spadroneggiare dei gruppi estremisti, come Aqmi o
Mujao, e che potrebbe potenzialmente diventare, a causa della prossimità
territoriale con Maghreb ed Europa, peggio dell'Afghanistan.
Anche le autorità spagnole
hanno mandato un messaggio alla comunità internazionale, decidendo di
rimpatriare i propri cittadini e quelli di altri paesi europei installati nella
regione di Tindouf e nel nord del Mali, per via della "crescita
rimarcabile dell'insicurezza" e quindi per possibili atti terroristici
contro cittadini stranieri”.
“Appaiono
inoltre sempre più evidenti i legami fra i separatisti del Fronte Polisario e
Aqmi, Al-Qaida nel Magreb islamico, - gruppo, quest'ultimo, che si è fortemente
rafforzato grazie all'instabilità generata dalla guerra civile in Libia, nella
quale è ora presente una vasta zona diventata una grande mercato di armi, quelle
lasciate dal regime di Gheddafi, a cielo aperto - con lo scopo di controllare e
mettere a frutto i traffici, armi, droga, esseri umani e rapimenti, della
regione” precisa ANSAMED.
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