lunedì 7 novembre 2016

LA MARCIA VERDE E LA DIFESA DELL'UNITA' NAZIONALE DEL MAROCCO

All’alba del 6 novembre 1975, un corteo di 350.000 marocchini si ritrovo’ nel deserto sahariano per una marcia che durò diversi giorni. Il Sovrano Hassan II intendeva liberare il Sahara marocchino dalla presenza spagnola, come aveva promesso a suo padre, all’indomani dell’Indipendenza del Marocco. Un atto pacifico e civile che voleva dimostrare la piena sovranità di uno Stato su di una regione da sempre facente parte del Regno del Marocco.
Oggi il Marocco e il suo sovrano non solo correttamente si trovano a riaffermare i principi che portarono alla decisione pacifica del compianto Re Hassan II ma anzi attraverso un intelligente progetto di regionalizzazione vogliono fare dell’intero Regno un zona di sviluppo e progresso per tutta la regione del Nord Africa.
Oggi il Marocco grazie allo status di cooperazione avanzato riconosciuto con l’UE da un lato e con gli Stati Uniti d’America dall’altro è una Nazione destinata ad essere un ponte tra mediterraneo, Europa e America.
Sostenere il Marocco, vuole dire aprire una nuova pagina nella storia delle relazioni economiche, politiche e sociali dell’africa settentrionale, Europa e degli Stati Uniti d’America.
Per questo credo che la politica italiana debba seriamente riflettere sull’importanza dell’unità nazionale marocchina.
Difendere l’unità nazionale del Marocco, appoggiare nel suo progetto di “ammodernare nella tradizione” lo Stato marocchino significa appoggiare la Pace, il progresso e lo sviluppo non solo del popolo marocchino ma anche di tutta la regione.
L’Italia deve fare una chiara scelta di campo e dare il suo pieno appoggio a S. M. Mohamed VI incrementato la cooperazione internazionale, lo sviluppo economico di questo Paese e sostenere la piena sovranità nazionale nel Marocco nelle sedi internazionali.
Difendere l’unità nazionale del Marocco, vuole dire riaffermare i valori pacifici che furono alla base della “Marcia Verde”, difendere la stabilità di una Nazione, pacifica, aperta e pluralista.

 Dott. Marco Baratto

Incontri Culturali Franco Italiani/Associazione Culturale Euromediterranea

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