Yassine
Belkassem
Marrakech, 29 nov. 2014, La linea
guida che sarà adottata dall'Unione dei Consigli economici e sociali ed
istituzioni similari della Francofonia, (UCESIF), per 2015 -2016, deve fondare
la sua azione sulla mobilitazione dei paesi membri vista di intensificare le
azioni di volgarizzazione della Carta sociale dell'unione, ha sottolineato, a
Marrakech, il presidente del Consiglio economico, sociale ed ambientale (CESE),
Nizar Baraka. I Consigli Economici e Sociali (CES) dei paesi francofoni
sono chiamati ad elaborare rapporti annui per ogni paese sugli indicatori della
Carta dell'UCESIF e sulla valutazione delle politiche pubbliche attuate per
generalizzare l’accesso dei cittadini a questa nuova generazione dei diritti
dell’Uomo, ha aggiunto, durante al seminario intitolato “L’impatto della
Carta sociale dell’UCESIF) sulla promozione dei diritti fondamentali nei paesi
dell’Unione”, alla seconda edizione del Forum Mondiale dei Di ritti dell’Uomo,
organizzata a Marrakech dal 27 al 30 novembre.
Baraka ha rafforzato
che l'obiettivo finale di queste azioni consiste a riunire le condizioni della
creazione di un osservatorio della Carta dell'UCESIF. Ha peraltro, sottolineato
che gli obiettivi ed il contenuto della Carta sociale dell'UCESIF si
inseriscono pienamente nelle prospettive degli Obiettivi di Sviluppo Duraturo
(ODD) in corso d’elaborazione e di esame dall’ONU per il periodo 2015 - 2030.
“Il Marocco ha
giocato un ruolo importante nell'elaborazione e l'adozione della Carta sociale
dell'UCESIF che costituisce un progresso maggiore per i paesi membri”, ha rilevato
del suo lato, il segretario generale dell'UCESIF Michel Doucin. Doucin, in
quanto consigliere diplomatico del CESE francese, ha richiamato a mettere in azione
questa Carta e di fare in sorte che raggiungesse risultati concreti. Il presidente
dell'UCESIF, Christos Polyzogopoulos, ha sottolineato dalla sua
parte, che l'adozione di politiche restrittive da certi paesi di cui la Grecia,
hanno condotto le economie alla recessione, hanno minato considerevolmente il
livello di vita della società e fortemente aumentato il tasso di
disoccupazione. “La povertà e la disoccupazione costituiscono una piaga in
numerose regioni del mondo mentre enormi ricchezze si accumulano nelle mani di
una minoranza”, ha aggiunto concludendo che la povertà e le disuguaglianze
sociali costituiscono una minaccia per la coesione sociale.
Il presidente del CES del Benin, Tabé Agostino Gbian, hanno sollevato
della sua parte, l'importanza di tali carte nella promozione dei diritti
dell'uomo nei paesi dell'Unione, chiamando a mettere in moto questa carta a
favore della realizzazione delle attese e delle aspirazioni dei cittadini dell’Unione
allo sviluppo duraturo e a una vita decente e dignitosa, mettendo in rilievo
l'esperienza del CES del Benin, chiamando peraltro, a trarre profitto dalla
ricca esperienza accumulata dal CESE marocchino in questo campo.
Nello stesso
ordine di idee, il presidente del CES del Congo, Jean Marie Tasomo,
hanno messo in rilievo l'esperienza pioniera del CESE marocchino così come
tutte le iniziative del Regno in favore dello sviluppo del continente nero in
tutti i campi. Ha inoltre, chiamato di attuare le disposizioni della Carta
sociale dell’Unione e di garantire la continuità di questa Carta attraverso la
sua volgarizzazione sul livello internazionale e continentale. Questo incontro
è stato anche l'opportunità di firmare un accordo di cooperazione tra il CESE marocchino
ed il suo omologo del Congo.
Da ricordare
che la Carta sociale dell'UCESIF si articola intorno a tre elementi costitutivi
complementari: l'enumerazione dei diritti fondamentali, economici, sociali,
culturali, politici, civili ed ambientali, la declinazione dei diritti
fondamentali in obiettivi operativi e l'identificazione degli indicatori di monitoraggio
dei risultati dell'azione. Questa Carta è strutturata in sette capitoli
complementari. Si tratta dell'accesso ai servizi essenziali e il benessere
sociale, la conoscenza, formazione e sviluppo culturale, l'inclusione e
solidarietà, la protezione dei bambini, il dialogo sociale, dialogo civile e
partnership innovative, la protezione dell'ambiente ed la gouvernance responsabile,
sviluppo e sicurezza economica e democrazia sociale.
Organizzato
dal CESE (Marocco), questo atelier di lavoro che ha visto la partecipazione di
parecchi CES, membri dell'UCESIF ed istituzioni nazionali e internazionali, ha
offerto l'opportunità per fare il bilancio delle azioni di volgarizzazione
della Carta sociale dell'UCESIF condotto fino ad oggi e per valutare l'impatto
di questa volgarizzazione sulla promozione delle buona pratiche in materia di
effettività dei diritti dell’Uomo fondamentali nei paesi dell’Unione.
Creata nel
2004 a Ouagadougou, l'UCESIF raggruppa le istituzioni di competenze similari
dei paesi francofoni, in vista di creare uno spazio di scambi di esperienze tra
professionisti che si evolvono nello stesso campo di attività. Posta sotto
l'egida dell'Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF), l'UCESIF
raggruppa i Consigli Economici e Sociali di 22 paesi.