Marrakech 27 novembre 2014 - La città ocra, Marrakech, è di nuovo sotto i riflettori del
pianeta, con lo svolgimento della seconda edizione del Forum Mondiale suiDiritti Umani (FMDH 27 - 30 novembre), un importante appuntamento a livello
mondiale per tutti gli interessati nel processo della centralità dell’universalizzazione
dei diritti umani.
Tale
evento che onora il Marocco al livello mondiale e continentale, costituisce un
riconoscimento internazionale delle realizzazioni del Regno nel campo dei
diritti umani e delle dinamiche delle sue istituzioni dedicate a questo tema,
che rappresentano un modello nel mondo arabo e il continente africano. Il continuo
progresso impegnato dell’istituzionalizzazione e la consacrazione
costituzionale grazie al processo di successe riforme avviate dal Re Mohammed
VI in tutti i settori della materia di diritti umani, la tutela dell’Infanzia e
la promozione della situazione della donna. L'organizzazione di questo evento
in un paese africano come il Marocco, dopo una sua prima edizione in un paese
dell'America Latina come il Brasile, illustra la volontà dei popoli e dei paesi
del Sud del mondo di assicurare il loro impegno a favore dei valori dei diritti
dell’uomo e di partecipare nei grandi dibattiti internazionali.
Come ha
spiegato il presidente del Consiglio Nazionale per i Diritti dell’Uomo
marocchino (CNDH), Driss El Yazami,
durante la presentazione della manifestazione, i paesi del Sud come il Marocco,
Brasile o Argentina si distinguono per il coinvolgimento in una dinamica
nazionale di serie di riforme per stabilire i diritti umani, e l'esperienza della
giustizia di transizione vissuta in Marocco attraverso l’Istanza dell'Equità e
la Riconciliazione (IER) può essere un modello e fornire esperienze esemplari
per i paesi che si impegnano in tale orientamento. I difensori dei diritti
umani in tutto il mondo hanno dato appuntamento a Marrakech, organizzato sotto
l’Alto patrocino della Sua Maestà il Re Mohammed VI per far avanzare la
promozione di questi valori umani fondamentali sul piano internazionale. La 2a
edizione del Forum mondiale dei diritti umani, vedrà la partecipazione di oltre
5.000 persone di 100 paesi, tra cui i grandi nomi della scena internazionale, i
Premi Nobel per la Pace, responsabili di organismi delle Nazioni Unite, capi di
governi, ministri, rappresentanti di ONG, studiosi universitari di spicco,
attivisti dei diritti umani nel mondo, media internazionali, e personalità di
fama in campo economico, culturale e umanitario. Nel mese di dicembre 2013, la
Segreteria di Stato dei Diritti Umani della Presidenza della Repubblica del
Brasile, ha organizzato la prima edizione che ha avuto un grande successo.
Questo primo forum poi intervenuto a venti anni dalla Conferenza mondiale di
Vienna sui diritti umani del 1993. Nel frattempo, i valori dei diritti umani hanno
conosciuto un movimento d’universalizzazione continuo ed è diventato centrale nelle
relazioni internazionali mentre nuovi trattati rafforzavano il diritto
internazionale dei diritti umani. Nello stesso periodo, sottolineano gli
organizzatori, il sistema delle Nazioni Unite per la tutela dei diritti
fondamentali è notevolmente rafforzato e si è rinnovato, in particolare
attraverso la creazione del Consiglio per i diritti umani, l'adozione di l'Esame
periodico universale, la designazione di ventinove titolari di procedure
speciali, l'entrata in vigore di nove strumenti internazionali (due convenzioni
internazionali e sette protocolli facoltativi). A partire da Vienna, nuovi
organismi regionali della promozione e della protezione dei diritti umani sono
emersi, mentre le istituzioni nazionali dei diritti umani, già sconcertate, si sono,
attualmente, affermate come attori dinamici. Allo stesso tempo, numerose ONG
nazionali, regionali ed internazionali, specializzate, sono emerse e sono
diventate attori chiave, promuovendo la voce della società interpellando gli Stati
a rispettare i loro impegni internazionali. In venti anni, nuove problematiche
sconosciute ieri, sono sorte e interpellano la coscienza mondiale mentre la contestazione
dell’universalismo si è diversificato e si è amplificata. È proprio in questo
contesto, largamente rinnovato e in un mondo globalizzato e interconnesso, che il
Forum Mondiale dei Diritti Umani è stato iniziato, confermando la necessità di
uno spazio universale e fraterno di dialogo e di scambio tra diversi attori che
sono attivi oggi per rispondere alle aspirazioni dei popoli per il rispetto
della loro dignità, l'uguaglianza e la giustizia.
Nella
medesima continuazione di questa dinamica s’inserisce la seconda edizione di FMDH
a Marrakech con dei forum tematiche di grande attualità, in cui la preparazione
e la realizzazione sono fornite da reti di attori della società civile,
istituzioni nazionali dei diritti umani e equipe accademiche.
Il
conclave di Marrakech è caratterizzato da workshop autogestiti di scambio di buone pratiche e di esperienze,
nonché la creazione di nuove reti proposte anche per portare ad assemblee di
convergenza. Lo spazio del Forum ospita anche una fiera di economia sociale e equo
solidale e vari eventi culturali. Questo importante evento, che coincide con la
celebrazione del 25isimo dell’anniversario della Convenzione Internazionale dei
diritti dell’Infanzia, è anche l'occasione per introdurre nuove iniziative che
promuovono lo sviluppo di dispositivi per i diritti dei bambini. Diversi istanze
organizzative sono state create tra cui un comitato internazionale di pilotaggio,
una segreteria nazionale marocchina, un comitato di accoglienza locale a
Marrakech, un Comitato internazionale di preparazione e un Comitato scientifico
Internazionale. Un ricco programma che copre vari aspetti dei diritti umani è
stato ideato per questo grande evento internazionale. Oltre alla conferenza
inaugurale, durante il quale personalità internazionali di spicco sono chiamate
ad esprimere il loro parere sulle principali problematiche dei diritti umani
nel mondo di oggi, il programma racchiude una trenta forum tematici, più di
dieci eventi speciali e una cinquanta di manifestazioni (conferenze, dialoghi
sui diritti, seminari di formazione, workshop autogestiti e una programmazione
culturale). Tra i temi delle discussioni ad alto livello figurano notevolmente
“L’accesso alla giustizia e diritti umani”, “Discriminazione e diritto dell’Uomo”,
“Diritto all'ambiente e giustizia climatica”, “L'abolizione della pena di
morte, una dinamica universale”, “L'attuazione dei diritti economici, sociali e
culturali e la giustizia” e “L'interazione di Stati con i meccanismi delle
Nazioni Unite per la promozione e la protezione dei diritti umani”. Il menu dei
dibattiti comprende anche “Istruzione per tutti”, “Tradizioni religiose e dei
diritti umani”, “Dalla retorica all'efficacia: valutiamo il cambiamento a 20
anni dopo Beijing”, “I diritti umani in impresa”, “L'applicazione
dei diritti economici, sociali e culturali e la giustizia”, “Le dinamiche di
migrazione: alla crocevia di esperienze e prospettive” e “L'economia sociale,
solidale e ambientale: tutti i diritti e gli obblighi dell’Uomo”. Le principali
conclusioni saranno presentate in una Conferenza finale che deve raggruppare la società civile, i governi, le istituzioni
nazionali dei diritti umani (INDH), rappresentanti del sistema internazionale
di protezione dei diritti dell'uomo dell’ONU, le ONG internazionali, e le
figure e le istituzioni internazionali dei diritti umani chiamati a intervenere.
Data la
sua dimensione e l'alta partecipazione di enti e organizzazioni dei diritti
umani venuti da ben cento paesi del mondo (30 paesi nella prima edizione brasiliana),
il Forum di Marrakech promette di essere un punto di riferimento nel processo
di universalizzazione dei diritti umani e un punto nodale di convergenza di
diversi attori (istituzioni, organizzazioni non governative, movimenti sociali
e organismi internazionali) per la consacrazione dei valori comuni a tutta
l'umanità.
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