domenica 30 novembre 2014

Paesi europei e africani decidono a Roma un nuovo impegno sull'immigrazione

Roma,  28 Novembre - Circa 58 Paesi europei e africani si sono impegnati in corso di una riunione ministeriale a Roma per risolvere i problemi dell'immigrazione, senza ridurlo a una semplice questione affrontabile ricorrendo al rafforzamento della polizia di frontiera.
La quarta conferenza nell'ambito del Processo di Rabat, istanza del dialogo tra Europa e Mediterraneo proprio sul tema dell'immigrazione, è stata dunque l'occasione per riprendere il tema, come ha specificato con entusiasmo il ministro senegalese dell'Interno, Abdoulaye Daouda Diallo. "L'immigrazione è un problema tanto per il nord quanto per il sud" ha spiegato il ministro in conferenza stampa. Per l'Africa non è più sostenibile che le braccia e le menti migliori lascino la propria terra, mentre i paesi europei non riescono più a fronteggiare i flussi migratori che li invadono. Secondo Diallo, dunque, è necessario mettere in piedi programmi che mirino a scoraggiare il fenomeno migratorio dai paesi di origine e per farlo bisogna che gli stessi assicurino la tutela dei diritti fondamentali ai propri cittadini.
Roma è da qualche settimana teatro di episodi di enorme violenza da parte degli abitanti di alcuni quartieri che mal tollerano la presenza dei centri di accoglienza per immigrati, accusati di compromettere la quiete cittadina e di appropriarsi di fondi pubblici che non sono più garantiti agli italiani. Con questo genere di paure e pregiudizi è arrivato il momento di fronteggiarsi a viso aperto, secondo il ministro marocchino Anis Birou, che ha evidenziato l'importanza di sensibilizzare le persone affinché comprendano che la presenza degli immigrati è una ricchezza per i paesi che li accolgono.
La nuova Commissione europea, che ha avviato i suoi lavori all'inizio di novembre, come ha spiegato Federica Mogherini, capo della diplomazia europea, intende proprio lavorare sull'aspetto dei vantaggi economici che i flussi migratori possono arrecare. In materia di immigrazione, secondo Mogherini, è importante integrare politica, visioni di insieme e cultura della tolleranza.
La Commissione, d'altronde, ha come approccio quello di mettere in collaborazione stretta tutti i soggetti coinvolti nella politica estera, nel commercio, nell'aiuto umanitario e nello sviluppo internazionale.


afp

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