domenica 23 novembre 2014

Marocco: Chiusura del Summit mondiale sull’imprenditoria a Marrakech

Yassine Belkassem

Si è chiusa venerdì a Marrakech la quinta edizione del Summit Globale dell'imprenditorialità (Marrakech Ges 2014), durata tre giorni, dedicata quest'anno allo sviluppo delle start-up africane e arabe. Sono più di 3 mila gli operatori presenti provenienti da più di 50 paesi di tutto il mondo. Con loro sono presenti anche Capi di Stati e membri di diversi governi, rettori di università, attivisti delle Ong e diplomatici. Marrakech è stata, dunque, per tre giorni capitale del continente africano per discutere, dibattere e creare nuove opportunità di partnership e di business. Non sono mancati i rappresentanti di banche e di fondi di investimento regionali a sostegno delle piccole e medie imprese e dei progetti presentati da tanti giovani e da tante donne imprenditrici. Una diecina di sessioni plenarie e tantissimo atelier ed incontri hanno toccato l’innovazione e l’audacia che devono essere il motto guida del nuovo imprenditore.
“Non si nasce imprenditore, ma si lo diventa ingaggiandosi sulla via del successo in un rapporto interattivo tra lo sforzo, l’apprendimento e affrontare delle difficoltà”, diceva il Re Mohammed VI nel suo messaggio al Summit. Altri annunci di spicco sono stati argomentati, tra i più importanti si sono fatti dal Vicepresidente degli USA, Joe Biden che ha presentato le decisioni del governo USA di investire circa 50 milioni di dollari us nel programma Millennium Challenge, per sostenere la strategia attuata dal Marocco nella formazione professionale. A favore di giovani imprenditori africani, Biden ha annunciato l’apertura in Marocco di una accademia per la formazione di imprenditori provenienti dal Marocco, Costa d’Avorio e Senegal. Il Marocco sarà la meta della nuova rete di imprenditoria globale (Global Entrepreneurship Network - GEN) destinata, principalmente, ad allargare le opportunità economiche per tutti, particolarmente, alle donne e ai giovani, oltre un fondo di 1 miliardo di dollari offerto dagli USA per sostenere il settore privato in diversi paesi durante i tre anni prossimi. L’attenzione portata alla formazione dei giovani imprenditori è stata confermata anche con la creazione dalla Fondazione marocchina dell’Office Cherifien dei Fosfati e i suoi partner di una accademia regionale per la formazione nell’industria e veicoli commerciali.
Il primo giorno del Summit è stato dedicato all’onore della donna imprenditrice, particolarmente africana attraverso il “Women's Entrepreneurship Day”. “Yes We Can” era la parola chiave di questa giornata in cui le successe storie femminili sono state ben illustrate. In questo proposito Barbabra Rwodzi, di Zimbabwe, fondatrice e presidente della compagnia Barrue Knitwear, specializzata nel tessile ha detto di essere fiduciosa che il conclave di Marrakech marcherà una nuova partenza per una migliore integrazione della donna africana nel mondo degli affari in Africa che sarà un hub di crescita nel mondo. Esortando i paesi africani di sostenere la donna imprenditrice Rwodzi ha espresso la sua ammirazione per il progresso raggiunto dalle imprenditrici marocchine grazie al sostegno governativo e soprattutto grazie al loro coraggio, intelligenza e la loro perseveranza.
Il Presidente dell'Agenzia Marocchina dell'Energia Solare (MASEN), Mustapha Bakkoury, ha esposto il piano marocchino di energia solare che mira a diventare il più grande progetto di questo tipo nel mondo. Il Marocco ha deciso di impegnarsi con questo progetto in u approccio sul suo futuro energetico, sottolineando che questa scelta è stata dettata anche dalla necessità di affrontare il fabbisogno energetico del Paese. Questo progetto di energia solare permette di soddisfare le esigenze tangibili del Marocco in energia elettrica. La centrale solare di Ouarzazate, con una capacità di 160 megawatt, è parte di un piano più ampio che produrrà 500 megawatt.
Maria Contreras-Sweet, direttrice del dipartimento degli Stati Uniti incaricato per le piccole e medie imprese ha sottolineato l'importanza del Regno nella cooperazione Sud-Sud, ma anche tra questi paesi e gli Stati Uniti d'America, Contreras-Sweet ha detto di aver trovato in Marocco “una moltitudine di uomini e donne con idee e progetti imprenditoriali straordinari in grado di funzionare sia in Marocco e in tutto il mondo”, evidenziando l'importanza e il contributo delle piccole e medie imprese nella ripresa economica, sia negli Stati Uniti, che in Marocco o altrove. Evocando, inoltre, le prospettive degli cambi mondiali, la responsabile statunitense ha rilevato il contributo dei giovani imprenditori che, grazie alla loro apertura e alle nuove prospettive stanno cambiando il modo di fare business a livello globale, considerando che le barriere sono tenute a cedere il passo ad una libera circolazione di idee e di prodotti innovativi. Gli imprenditori sono incoraggiati a sviluppare progetti “credibili e sostenibili”, che costituiscono la loro principale garanzia per l'accesso alle fonti di finanziamento, tra cui i prestiti bancari, evidenziano i rappresentanti degli istituti di credito attivi in Marocco all'estero.
In una seduta plenaria sulle innovazioni in materia di finanziamento all’imprenditorialità, i banchieri hanno discusso i modi per permettere agli imprenditori di ottenere finanziamenti in base alle esigenze dei diversi tipi di investitori, dal locale all’internazionale. Tariq Sijilmassi, Presidente della banca marocchina Crédit Agricole ha presentato le tre chiavi per garantire l'accesso ai finanziamenti: “Creare un buon progetto fattibile, sviluppare l'accessibilità e il ponte tra l’imprenditore e il sistema finanziario, e sviluppare strumenti di crediti adattati alle esigenze dell'imprenditore”. Rifiutando l’ipoteca per condizionare i mutui, Sijilmassi ritiene che “la migliore garanzia è la qualità del progetto”.
L’evento della città ocra è stato seguito non solo dei 7 mila partecipanti ma anche da oltre 22 milioni via internet tramite le reti sociali.

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