In
occasione del ritorno del Marocco in seno dell’Unione Africana, il Re Mohammed
VI ha annunciato uno storico discorso, il 31 gennaio 2017, dinanzi ai capi di
Stato e governo africani durante la conclusione del 28esimo vertice dell’Unione
Africana tentasi ad Etiopia. Ecco alcuni passaggi.
Marocco
non ha mai lasciato Africa
Il Sovrano ha sottolineato
che “L'Africa è la mia casa”, indicando che il sostegno franco e massiccio alla
richiesta del Marocco testimonia legami che collegano il Regno all'Africa.
La firma di circa 1000 accordi tra il Regno ed i paesi
africani, nel corso delle 46 visite effettuate dal sovrano a questi paesi,
mostrano chiaramente che il Marocco non ha mai lasciato l'Africa.
Nel corso dei
numerosi spostamenti del sovrano infatti, progetti strategici di alta portata
sono stati predisposti. Il Re ne ha enumerato alcuni. Inizialmente, il progetto
di gasdotto africano atlantico iniziato con la Nigeria, che andrà a vantaggio
dell'insieme del continente.
Il sovrano ha anche
parlato dei molti progetti che mirano a migliorare la produttività agricola e
favorire la sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale. “Non sono né il gas, né
il petrolio che soddisfaranno i fabbisogni alimentari di base!” citando come
esempio le unità di fertilizzanti e l'iniziativa per l'adattamento
dell'agricoltura africana al cambiamento climatico.
Un'azione
cruciale per la stabilità dell'Africa e cooperazione solidaristica ed attiva
La pace e la
stabilità del continente, una sfida per tutti i paesi. Mohammed VI ha ricordato
l'impegno del Marocco nella difesa della stabilità del continente.
Dall'indipendenza, il Marocco ha partecipato a sei operazioni di mantenimento
della pace delle Nazioni Unite in Africa e ha condotto delle mediazioni in
numerosi paesi in crisi, ha ricordato il Re.
“La mia visione della cooperazione Sud-Sud è
chiara e costante: Mio paese condivide ciò che ha, senza ostentazione”. Così ha
evocato in questo senso la politica migratoria la cui prima fase ha permesso di
regolarizzare la situazione amministrativa di 25.000 persone, “in uno spirito
di solidarietà e d'umanesimo”.
Oltre ad offrire migliaia di borse agli studenti
africani in Marocco, il Regno ha partecipato a sei operazioni di mantenimento
della pace sotto l'egida dell’UNU, impiegando migliaia di uomini.
Dare
la leadership all'Africa
Per il Re, il Marocco
non ha nulla da provare. “Alcuni avanzano che, con quest'impegno, il Marocco
mirerebbe ad acquisire la leadership in Africa. Rispondo loro che è all'Africa
che il Regno cerca di dare la leadership”, ha detto, sotto un tuono di
applausi.
“Non
vogliamo affatto dividere, come alcuni vorrebbero insinuarlo!”
Lo vedrete: appena che
il Regno si riunirà in modo effettivo, e che potrà apportare il suo contributo
all'agenda delle attività, la sua azione contribuirà, al contrario, a federare
ed andare avanti.
L’UA,
famiglia istituzionale di riferimento
Il sovrano ha
ricordato una verità storica. “Abbiamo partecipato all'arrivo di questa bella
costruzione panafricana, e desideriamo tutto naturalmente trovare il posto che
è nostro”. Nel suo discorso, ha richiamato lo spirito costruttivo e federativo
che anima il ritorno del Regno all’UA, la sua famiglia istituzionale di
riferimento. L'Unione del Magreb Arabo che non ha potuta concretizzarsi. “L’UMA
si scioglierà nella sua incapacità cronica, ad incontrare le ambizioni del
Trattato di Marrakech, che gli ha fatto nascere 28 anni fa”, ha deplorato.
Un
ritorno costruttivo e federativo
Per Mohammed VI, il
Marocco rientra nell'Unione africana dalla grande porta. Il Sovrano ha così richiamato
le nazioni africane ad associarsi al dinamismo del Marocco, ritenendo che sia
“tempo che le ricchezze dell'Africa vanno a vantaggio dell'Africa”. Un modo di
porre fine a questi decenni di saccheggi e di valorizzare le risorse naturali
ed il patrimonio culturale del continente.
Un
continente dell’avvenire
Mohammed VI ha
ricordato che L'Africa è oggi guidata
da una nuova generazione di dirigenti che operano a favore della stabilità,
dell'apertura politica, dello sviluppo economico e del progresso sociale delle
loro popolazioni.
Impegno
per l'Africa
Il Sovrano, infine,
ha ricordato che il Marocco ha scelto “la via della solidarietà, della pace e
dell'unione”, ribadendo il suo impegno a favore dello sviluppo e della prosperità
del cittadino africano. “Noi Popoli dell'Africa, abbiamo i mezzi e la genialità,
e possiamo insieme, realizzare le aspirazioni dei nostri popoli”, ha concluso,
sotto gli applausi dei capi di Stato e di governi presenti.
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