mercoledì 1 febbraio 2017

Il Re Mohammed VI del Marocco al 28esimo vertice dell’UA. “Dare la leadership all'Africa”



In occasione del ritorno del Marocco in seno dell’Unione Africana, il Re Mohammed VI ha annunciato uno storico discorso, il 31 gennaio 2017, dinanzi ai capi di Stato e governo africani durante la conclusione del 28esimo vertice dell’Unione Africana tentasi ad Etiopia. Ecco alcuni passaggi.
Marocco non ha mai lasciato Africa
Il Sovrano ha sottolineato che “L'Africa è la mia casa”, indicando che il sostegno franco e massiccio alla richiesta del Marocco testimonia legami che collegano il Regno all'Africa.
La firma di circa 1000 accordi tra il Regno ed i paesi africani, nel corso delle 46 visite effettuate dal sovrano a questi paesi, mostrano chiaramente che il Marocco non ha mai lasciato l'Africa.
Nel corso dei numerosi spostamenti del sovrano infatti, progetti strategici di alta portata sono stati predisposti. Il Re ne ha enumerato alcuni. Inizialmente, il progetto di gasdotto africano atlantico iniziato con la Nigeria, che andrà a vantaggio dell'insieme del continente.
Il sovrano ha anche parlato dei molti progetti che mirano a migliorare la produttività agricola e favorire la sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale. “Non sono né il gas, né il petrolio che soddisfaranno i fabbisogni alimentari di base!” citando come esempio le unità di fertilizzanti e l'iniziativa per l'adattamento dell'agricoltura africana al cambiamento climatico.
Un'azione cruciale per la stabilità dell'Africa e cooperazione solidaristica ed attiva
La pace e la stabilità del continente, una sfida per tutti i paesi. Mohammed VI ha ricordato l'impegno del Marocco nella difesa della stabilità del continente. Dall'indipendenza, il Marocco ha partecipato a sei operazioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Africa e ha condotto delle mediazioni in numerosi paesi in crisi, ha ricordato il Re.
 “La mia visione della cooperazione Sud-Sud è chiara e costante: Mio paese condivide ciò che ha, senza ostentazione”. Così ha evocato in questo senso la politica migratoria la cui prima fase ha permesso di regolarizzare la situazione amministrativa di 25.000 persone, “in uno spirito di solidarietà e d'umanesimo”.
Oltre ad offrire migliaia di borse agli studenti africani in Marocco, il Regno ha partecipato a sei operazioni di mantenimento della pace sotto l'egida dell’UNU, impiegando migliaia di uomini.
Dare la leadership all'Africa
Per il Re, il Marocco non ha nulla da provare. “Alcuni avanzano che, con quest'impegno, il Marocco mirerebbe ad acquisire la leadership in Africa. Rispondo loro che è all'Africa che il Regno cerca di dare la leadership”, ha detto, sotto un tuono di applausi.
“Non vogliamo affatto dividere, come alcuni vorrebbero insinuarlo!”
Lo vedrete: appena che il Regno si riunirà in modo effettivo, e che potrà apportare il suo contributo all'agenda delle attività, la sua azione contribuirà, al contrario, a federare ed andare avanti.
L’UA, famiglia istituzionale di riferimento
Il sovrano ha ricordato una verità storica. “Abbiamo partecipato all'arrivo di questa bella costruzione panafricana, e desideriamo tutto naturalmente trovare il posto che è nostro”. Nel suo discorso, ha richiamato lo spirito costruttivo e federativo che anima il ritorno del Regno all’UA, la sua famiglia istituzionale di riferimento. L'Unione del Magreb Arabo che non ha potuta concretizzarsi. “L’UMA si scioglierà nella sua incapacità cronica, ad incontrare le ambizioni del Trattato di Marrakech, che gli ha fatto nascere 28 anni fa”, ha deplorato.
Un ritorno costruttivo e federativo
Per Mohammed VI, il Marocco rientra nell'Unione africana dalla grande porta. Il Sovrano ha così richiamato le nazioni africane ad associarsi al dinamismo del Marocco, ritenendo che sia “tempo che le ricchezze dell'Africa vanno a vantaggio dell'Africa”. Un modo di porre fine a questi decenni di saccheggi e di valorizzare le risorse naturali ed il patrimonio culturale del continente.
Un continente dell’avvenire
Mohammed VI ha ricordato che L'Africa è oggi guidata da una nuova generazione di dirigenti che operano a favore della stabilità, dell'apertura politica, dello sviluppo economico e del progresso sociale delle loro popolazioni.
Impegno per l'Africa
Il Sovrano, infine, ha ricordato che il Marocco ha scelto “la via della solidarietà, della pace e dell'unione”, ribadendo il suo impegno a favore dello sviluppo e della prosperità del cittadino africano. “Noi Popoli dell'Africa, abbiamo i mezzi e la genialità, e possiamo insieme, realizzare le aspirazioni dei nostri popoli”, ha concluso, sotto gli applausi dei capi di Stato e di governi presenti.

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