Violenta protesta anti-migratoria.
Nella città di Pretoria, capitale amministrativa del paese, sono
scoppiati violenti scontri tra i contestatori e la polizia durante la
manifestazione contro gli immigrati. La polizia ha usato gas lacrimogeni e
proiettili di gomma per intimidire i manifestanti armati di spranghe e tubi di
ferro.
La xenofobia è in forte aumento in Sudafrica.
Centinaia di cittadini hanno manifestato, venerdì 24 febbraio, davanti
al Ministero degli Esteri per richiedere l’espulsione degli immigrati accusati
di essere la causa dell’aumento del tasso di disoccupazione, che è al di sopra
del 25%, e dell’aumento della criminalità e dello spaccio di droga.
La polizia di Pretoria ha dichiarato in un comunicato che il gruppo di
persone che ha bloccato le strade, bruciato pneumatici e lanciato pietre contro
le autorità, provenivano dalla città di Atteridgeville, situata a ovest di
Pretoria. Il Commissario di polizia, Khomotso Phahlane, ha dichiarato che gli
agenti hanno arrestato 156 persone nelle ultime 24 ore. Mamelodi Concerned
Residents, gruppo principale delle proteste, non sembra coinvolto nelle azioni
violente scatenatesi all’interno della manifestazione.
Il presidente sudafricano, Jacob Zuma, ha condannato la violenza contro
gli stranieri e ha lanciato un appello alla calma, dichiarando che: “Molti
cittadini emigrati in Sudafrica sono rispettosi della legge e contribuiscono
positivamente all’economia del paese. È sbagliato identificare tutti gli
stranieri come spacciatori di droga o trafficanti di esseri umani.”
Zuma ha inoltre criticato la condotta delle aziende che assumono
immigrati clandestini per approfittare dei bassi salari e ha aggiunto che
l’ufficio affari esteri indagherà su tutti i datori di lavoro che continuano
con questa pratica illegale che alimenta i risentimenti dei cittadini locali
contro gli immigrati.
Il risentimento contro gli immigrati infatti ha causato molte vittime.
Nel 2015, le rivolte avvenute nella città di Durban hanno provocato almeno sei
vittime e nel 2008, una violenza simile ha causato la morte di 62 persone.
La comunità nigeriana in Sudafrica ha chiesto protezione al governo dopo
che abitazioni e imprese nigeriane sono state attaccate durante la notte di
martedì 21 febbraio. A seguito degli episodi di violenza avvenuti nella
capitale Pretoria, alcuni membri della comunità nigeriana hanno sollecitato le
autorità a intervenire per contrastare la violenza scatenata contro di loro.
Oltre alla comunità nigeriana anche le imprese gestite da somali e
etiopi sono spesso presi di mira dalle violenze xenofobe. Tali violenze minano
l’immagine di tolleranza che il Sud Africa si è cercato faticosamente di
conquistare dopo l’apartheid.
Amnesty International ha accusato le autorità sudafricane di essere
incapaci di contrastare la retorica populista che accusa i rifugiati e i
migranti della disoccupazione e della criminalità.
Nonostante l’elevata disoccupazione, il Sudafrica è una delle più grandi
economie africane e rimane un punto di attrazione per le persone provenienti
dai paesi poveri. Tuttavia, l’aumento del sentimento anti-migratorio ha
provocato un calo del numero di persone di origine straniera in Sudafrica. Un
rapporto governativo del 2016 ha dichiarato che i cittadini sudafricani nati
all’estero sono diminuiti da 2.2 milioni a 1.6 milioni.
Fonte: Sicurezza
Internazionale
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