La visita
ufficiale del Re Mohammed VI del Marocco iniziata mercoledì in Repubblica del
Sudan del Sud è una nuova consacrazione dei principi di Co-sviluppo, di solidarietà
e di cooperazione Sud-Sud, raccomandati dal Sovrano dal suo accesso al trono nel
1999.
Questa prima
visita del Re a questo paese, illustra la scelta marocchina di differenziare i
suoi partenariati e di conferire alla sua politica africana una portata
continentale e globale, sulla base dei principi di solidarietà, di cooperazione
e del rispetto reciproco.
Qualificata da
storica da parte di numerosi osservatori, questa visita che aprirà una nuova
pagina nelle relazioni tra Rabat e Juba, viene a consolidare la visione Reale
di una Africa capace di garantire il suo sviluppo e cambiare da sé il suo
destino, grazie alla forte determinazione dei suoi popoli, alle loro
potenzialità umane ed alle loro risorse naturali.
Lo spostamento
reale interviene il giorno dopo del discorso storico del Sovrano dinanzi al
28mo Summit dell’UA e del ritorno trionfale del Regno nell'ambito della sua
famiglia istituzionale africana (Unione Africana), permetterà al Marocco di
fare beneficiare alla giovane Repubblica africana della sua competenza e del
suo “know-how” accumulati nel corso degli anni in diversi settori. È il caso,
in particolare, delle questioni di sicurezza e di lotta contro il terrorismo.
L'esperienza marocchina, largamente riconosciuta sul piano internazionale e
sollecitata da numerosi paesi, dovrebbe messa al servizio della sicurezza e
della stabilità del Sudan del Sud.
Come sempre, l’aspetto
sociale ed umanitario non mancherà di impregnare e segnare questa visita con
nuove azioni a favore della popolazione locale.
In questo senso,
occorre sottolineare che lo spiegamento, sulle alte istruzioni del Re, di un
ospedale da campo a Juba, a profitto delle popolazioni di questo paese, si
iscrive nella tradizione umanitaria panafricana del Regno, e costituisce l'asse
centrale della solidarietà attiva del Marocco con questo popolo fratello.
La visita del Sovrano
non trascurerà anche di dare un forte impulso alle relazioni politiche ed
economici, ancora embrionali, tra i due paesi, come essa permetterà alle due
parti di decidere di azioni concrete per partecipare alla promozione di una
cooperazione bilaterale rafforzata, differenziata e reciprocamente vantaggiosa.
Sarà anche l'occasione per i due paesi di predisporre un quadro giuridico
arricchito ed operativo, in grado di strutturare una collaborazione proficua ed
una cooperazione Sud-Sud per il futuro, pragmatico e solidaristico, costruita
attorno allo scambio di esperienze e la condivisione di competenza.
Permetterà ai
due paesi di unire i loro sforzi per portare risposte adeguate ed audace alle
sfide multiple alle quali sono confrontati, in particolare alle questioni di
pace e di sicurezza, di democrazia e di buona gouvernance, di sviluppo economico e di altre questioni
d'interesse comune ed a carattere sensibile e prioritario.
Nella stessa visita il Re Mohammed VI ed il Presidente della Repubblica
del Sudan del Sud Salva Kiir Mayardit, hanno presieduto, mercoledì al palazzo
presidenziale a Juba, la cerimonia della firma di nove accordi bilaterali in
vari settori di cooperazione tra i due paesi.
All'inizio di
questa cerimonia, il Ministro marocchino dell’Interno Mohamed Hassad ha
sottolineato che “il Marocco è impegnato a condividere la sua esperienza in
termini d'urbanizzazione e dello sviluppo urbano, in attesa di sostenere la costruzione
di una nuova capitale” del Sudan del Sud.
Il Regno ha
accettato di finanziare gli studi di fattibilità tecnica e finanziaria di
questo grande progetto di 5,1 milioni di dollari e che gli studi preliminari si
concentreranno sull'urbanizzazione e gli aspetti sociali, economici ed
ambientali del progetto.
E da aggiungere
che la gestione del progetto sarà affidata al gruppo marocchino Al Omrane sotto
il controllo di un comitato esecutivo nominato dal Re.
Sono stati
firmati accordi relativi alla realizzazione della nuova città di Ramciel; sulla
cooperazione; sulla promozione e la protezione dell'investimenti; sulla formazione
professionale. Una convenzione sull’impostazione e la lotta contro l'evasione
fiscale in materia d'imposta sul reddito; Memorandum d'intesa nel settore
agricolo; industria; miniere; e memorandum d'intesa tra la Confederazione
Generale delle Imprese del Marocco (CGEM) e South Sudan Business and Employers
Federazione (SSBEF).
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