La visita di lavoro e di amicizia del Re Mohammed VI del
Marocco in Costa d’Avorio iniziata domenica conferma l'impegno africano del Sovrano
e costituisce una nuova prova della solidità e della profondità delle relazioni
bilaterali trasformando l'asse Rabat - Abidjan in un modello di successo di
cooperazione e di partenariato Sud-Sud promettente.
I due paesi, alleati da una lunga data, sono arrivati a mettere
in moto una cooperazione reciprocamente vantaggiosa, animata dalla convergenza
di vedute rispetto alle grandi questioni del Continente relative alla pace, la
stabilità, lo sviluppo e l'integrazione economica.
Dal 1962, anno in cui sono stabilite le relazioni
diplomatiche tra la Costa d'Avorio ed il Regno del Marocco, la cooperazione
bilaterale si è progredita annualmente prima di prendere, in questi ultimi
anni, un versante notevole grazie alla volontà comune dei due capi di Stato, Re
Mohammed VI ed il Presidente Assan Ouattara.
In modo concreto, sono firmati e attivi più di 140
accordi di cooperazione bilaterali tra Rabat e Abidjan, questo numero è in
crescita con le visite del Re a Costa d'Avorio. Infatti, durante l'ultima
visita del Sovrano di febbraio scorso, quattordici convenzioni di partenariato
economico sono state firmate in occasione della presentazione dei lavori del
Gruppo d'Impulso Economico Costa d'Avorio – Marocco. L'aspetto religioso era
presente durante questa visita reale, una posa della prima pietra di una
moschea che il Sovrano ha voluto offrire alla Comunità musulmana, testimonia
suo interesse particolare che il Sovrano al miglioramento condizioni di
compimento da parte dei musulmani del loro culto ed alla diffusione dei valori
nobili e dei principi dell'Islam moderato.
Gli accordi non solo firmati e avviati ma anche monitorati
ed è in questo quadro che il segretario di Stato presso il ministro marocchino degli
Esteri e la Cooperazione Internazionale, Mounia Boucetta era nel luglio scorso
ad Abidjan, su ordini reali, per fare il punto, con la parte ivoriana,
sull'avanzamento dell'applicazione degli accordi di sviluppo convalidati
durante le visite del Sovrano.
Le relazioni sono all’avanguardia, rinforzate da una
solidarietà tangibile come illustra il sostegno dato al Marocco, per riprendere
suo posta all’Unione Africana, dalla Costa d'Avorio accanto ad altri paesi del
continente. Si aggiunge, inoltre, la posizione costante delle autorità di
Abidjan a favore della questione dell’integrità territoriale marocchina e del Sahara
Marocchino.
Nel quadro della solidarietà, il Marocco fu uno dei primi
paesi nel mondo ad inviare un contingente di più di 700 soldati delle Forze Armate
Reali (FAR) in Costa d'Avorio nel quadro della missione dell'ONU di
mantenimento della pace.
In seguito all'attentato terroristico che ha colpito
Grand Bassam nel marzo 2016, il Marocco è stato il primo paese a mandare, su istruzioni
reali, un gruppo dell'Ufficio Centrale delle Indagini Giudiziarie (BCIJ) per aiutare
i servizi ivoriani competenti nel lavoro d'indagine condotte su quest'atti
terroristici.
Fondamentalmente, questa solidarietà attiva e tradizionale
trova la sua storia nei legami millenari che collegano i due paesi dai tempi
dei defunti il Re Hassan II e del Presidente, Felix Houphouet Boigny.
Ciò significa che per il
Marocco e la Costa d'Avorio, la cui cooperazione può giustamente fungere da
modello di cooperazione Sud-Sud, in questo quadro l'impegno è sempre rinnovato
per operare insieme a favore di una Africa prosperosa e padrone del suo
destino.
Il Re Mohammed VI parteciperà al vertice tra l’Unione africana e
l’Unione europea che si terrà il 29 e 30 novembre nella capitale economica del
paese africano, Abidjan.
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