giovedì 16 novembre 2017

La Principessa Lalla Hasnaa rappresenta il Re Mohammed VI alla cerimonia dell’apertura di COP23 a Bonn

La scelta del Marocco di ospitare la conferenza mondiale sul clima COP 22  l’anno scorso era legittimata alla luce dei suoi sforzi per proteggere l’ambiente e della lotta contro il riscaldamento climatico, salutati dalla Comunità internazionale, ciò indica che il Regno marocchino è all’avanguardia, non è per caso che, ieri, al segmento di alto livello della COP23 a Bonn ha partecipato la Principessa Lalla Hasnaa in rappresentanza del Re Mohammed VI alla cerimonia d'apertura di questo appuntamento mondiale. Il ruolo  decisivo del Marocco nella tutela ambientale è stato internazionalmente salutato un’altra volta a Bonn.
Mercoledì è stato un giorno cruciale della 23ima Conferenza delle Parti alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, aperto il 6 novembre. La cerimonia d'apertura è stata preceduta da una riunione informale dei Capi di Stato e di governo, presieduta dal Segretario Generale dell'ONU, Antonio Guterres, alla quale ha preso parte la Principessa marocchina, conosciuta per il suo forte impegno a favore delle questioni ambientali. Una presenza che sottolinea il posto centrale che occupa la questione ambientale nella politica del Regno in Marocco, di cui il Re Mohammed VI è protagonista.
La giornata dedicata al segmento di alto livello segna l'entrata in gioco dei Capi di Stato che tenteranno di dare un nuovo impulso alla lotta contro il cambiamento climatico, davanti ai rapporti scientifici allarmanti sulla recrudescenza delle emissioni di gas a effetto serra.
La COP 23 che si tiene sotto la presidenza delle Isole Figi fino al 17 novembre, tenta di capitalizzare sullo spirito della COP22, tenuta l'anno scorso a Marrakech. Le Parti cercano, inoltre, di avanzare sulla operativa dell'Accordo di Parigi che mira a limitare l'aumento della temperatura planetaria sotto 2 gradi Celsius.
La cerimonia d'apertura è stata segnata dalle allocuzioni del Segretario generale delle Nazioni Unite, del Presidente della Repubblica federale di Germania, Frank Walter Steinmeier, del Primo Ministro di Figi che presiede la COP23, Frank Bainimarama e del Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, Miroslav Lajcak che ha dato valutazione positiva alla leadership del Marocco in materia di azione sul clima nel quadro della sua presidenza della Cop22 di Marrakech, la prima dopo la conclusione dell’accordo di Parigi sul clima nel 2015. “Ringrazio il Marocco, che ha giocato un ruolo da capofila nell’azione sul clima nel quadro della sua presidenza della Cop22”, ha affermato Lajcak.

Iscrivendosi nella continuità dello spirito di Cop22 Marrakech, la presidenza delle Isole Fidji della COP23 mette come priorità la preservazione del consenso multilaterale raggiunto nel quadro dell'Accordo di Parigi per riduzioni sostanziali delle emissioni di carbonio, con l'ambizione di mantenere lo slancio attuale per l'attuazione dell'Accordo tramite una serie di azioni climatiche che richiede l'implicazione di tutti. L’obbiettivo è di ridurre la temperatura a 1,5 gradi Celsius.

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