mercoledì 13 dicembre 2017

Parigi. La leadership africana di Re Mohammed VI nella causa del clima e dello sviluppo sostenibile molto apprezzata da “One Planet Summit”

La partecipazione e la leadership del Re Mohammed VI del Marocco per la promozione dello sviluppo sostenibile del continente africano sono state salutate all'apertura del vertice internazionale sul clima (One Planet Summit), organizzato martedì a Parigi. 
“Ringraziamo SM il Re Mohammed VI che con la sua presenza a questa seduta d'apertura ha segnato il suo impegno per la causa del clima e attraverso l'organizzazione della COP 22, la sua leadership per lo sviluppo sostenibile del Continente africano e un programma ambizioso di sviluppo delle energie rinnovabili (…), Sua Maestà il Re Mohammed VI dimostra quanto la questione del clima è universale e riguarda tutti i paesi del sud e del nord. Permettetemi ugualmente di sottolineare che la presenza del Principe Ereditario Moulay El Hassan è ugualmente un simbolo forte dell'implicazione della gioventù per difendere il futuro del pianeta”, ha detto il relatore dell’apertura dei lavori del vertice, in presenza del presidente francese, Emmanuel Macron, del Segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres e del presidente della Banca mondiale, Jim Yong Kim, come pure dei capi di Stato e delle delegazioni che partecipano a questo evento mondiale. 
Il mondo sta “perdendo la battaglia” contro il deregolamento climatico, allerta il presidente francese, che è dietro l’iniziativa di questo vertice battezzato “One Planet Summit”. 
“Non ci vuole fuorviarsi, si passa un momento molto buono ma si sta perdendo la battaglia, coloro che erano prima di noi avevano una fortuna, potevano dire “non si sapeva”, ha aggiunto. “Qui si sta giocando una nuova tappa della nostro lotta collettiva”, ha ancora detto Macron, perche “non si va abbastanza veloce”. Il “vertice del periodo” ha lo scopo di individuare finanziamenti supplementari per rispettare gli obiettivi di limitazione del riscaldamento contenuti nell'accordo di Parigi, adottato due anni fa. 
Organizzato su iniziativa del presidente francese, congiuntamente con l'ONU e la Banca mondiale, il vertice di Parigi sul clima vuole in particolare per ambizione di implicare le finanze pubbliche e private attraverso azioni e soluzioni concrete, innovative e solidali a favore particolarmente dei paesi del sud del mondo e delle popolazioni più vulnerabili.
La partecipazione del Re Mohammed VI al vertice riflette un impegno nazionale e si fonda su una visione continentale del Sovrano in tema di lotta contro il cambiamento climatico. Lo ha affermato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del Marocco, Nasser Bourita. Una presenza  che “riflette innanzitutto l’importanza attribuita dal Sovrano, a livello nazionale, al tema del cambiamento climatico come dimostra l’avvio di una serie di programmi e progetti”. “Il Marocco ha ambizioni specifiche in termini di riduzione dei gas a effetto serra e di un ricorso sempre maggiore alle energie rinnovabili entro il 2030”, ha aggiunto Bourita, sottolineando come il Regno, sotto la guida del Sovrano, abbia sviluppato allo stesso modo i programmi di efficienza energetica e sulle energie rinnovabili. 
Non è per caso che l’esempio marocchino è stato apprezzato in questa vertice, infatti, i discorsi e messaggi del Re, dalla sua intronizzazione , contengono tanti appelli di chiarezza, di responsabilità e di solidarietà per affrontare il deregolamento ed all'urgenza climatica. 
Nel 1992, il Re Mohammed VI, allora principe ereditario aveva condotto la delegazione marocchina al vertice della Terra a Rio de Janeiro.
Il suo discorso del 15 novembre 2016, dinanzi alla seduta di alto livello della COP 22 (Marrakech dal 07 al 18 novembre 2016) costituisce un riferimento quanto alla concezione e la percezione del Regno della gestione multilaterale delle questioni ambientali nel quadro di una solidarietà intergenerazionale. 
In occasione del segmento di alto livello della COP23 a Bonn, il Presidente francese,  il Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e la Cancelliere tedesca hanno salutato l'impegno del Marocco a favore del clima e la sua leadership nel quadro della sua presidenza del COP22 tenuta, l'anno scorso ad Marrakech.
Pertanto, il Marocco ha preso iniziative precise per produrre, da oggi e entro 2030, il 52% della sua energia da risorse rinnovabili.
Oggi, il Marocco è sollecitato dai paesi africani in particolare attraverso il Centro di Competenze sul Cambiamento Climatico.

Nessun commento:

Posta un commento