Continuano le azioni marocchine contro la decisione del presidente
americano Donald Trump e di spostare l’ambasciata americana da Tel Aviv ad Al
Qods e di riconoscere la città santa come capitale d’Israele. Cosi, su
orientamenti del Re Mohammed VI del Marocco, il ministro degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale Nasser Bourita, ha convocato gli ambasciatori
di Stati membri del Consiglio di Sicurezza dell'ONU accreditati a Rabat:
l'incaricato di affari dell'ambasciata degli Stati Uniti d’America, Stephanie
Miley e gli ambasciatori di Russia, Cina, Francia e Regno Unito, in presenza
dell'ambasciatore dello Stato della Palestina Jamal Choubki, indica un
comunicato di MAECI.
Nel corso di questa riunione, Bourita ha consegnato ufficialmente
all'Incaricato d’Affari dell'ambasciata USA il messaggio scritto indirizzato
martedì 5 dicembre dal Re Mohammed VI al Presidente americano Donald Trump, e
dopo aver informato gli ambasciatori del messaggio reale indirizzato al
Segretario generale dell'ONU, Antonio Gueterres, Bourita ha richiesto agli
Stati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU di assumersi
pienamente la loro responsabilità per mantenere lo statuto giuridico e politico
d’Al Qods ed per evitare tutto ciò che potrebbe attizzare i conflitti e mettere
in pericolo la stabilità nella regione.
Il ministro ha ribadito, in conclusione, il sostegno costante e
l'intera solidarietà del Regno del Marocco con il popolo palestinese per
recuperare i suoi diritti legittimi, in primo luogo il diritto di stabilire il
suo Stato indipendente con Al Qods Est capitale, aggiungendo che conformemente
agli alti orientamenti del Re Mohammed VI e nel quadro del coordinamento
permanente del Sovrano con il presidente dell'autorità palestinese Mahmoud
Abbas, il Regno del Marocco seguirà accuratamente, in concerto con la parte
palestinese e le altre parti araba, islamica ed internazionale, gli sviluppi
della situazione.
Il Re Mohammed VI del Marocco è
presidente del Comitato Al-Qods che fa parte dall'Organizzazione della
Cooperazione Islamica (OCI) che rappresenta 57 paesi musulmani e più di un
miliardo di cittadini.
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