Il Marocco continua le sue azioni
contro la faccenda di Trump di spostare la sua ambasciata da Tel Aviv a
Gerusalemme.
Dopo la lettera inviata allo stesso
presidente americano Donald Trump e il colloquio avuto con il presidente
palestinese Mahmoud Abbas, il Re Mohammed VI del Marocco, nella sua qualità di
presidente del Comitato Al-Qods che fa parte dall'Organizzazione della
Cooperazione Islamica (OCI) che rappresenta 57 paesi e più di un miliardo di
cittadini, ha indirizzato un’altra missiva, questa mercoledì 6 dicembre, al
Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres.
Il Sovrano marocchino ha fatto
presente a Guterres suo messaggio di
luglio scorso sul suo rifiuto categorico delle misure adottate da Israele nella
Moschea Al-Aqsa ad Al-Qods per tentare di imporre un nuovo fatto compiuto in
violazione delle relative risoluzioni della legalità internazionale e ha
espresso la sua preoccupazione circa le informazioni riguardanti l'intenzione
dell'amministrazione americana.
“Ogni minaccia allo statuto giuridico
e storico riconosciuto d’Al Qods, rischia di rinviare la questione
nell'imbroglio dei conflitti religiosi e confessionali, e danneggiare gli
sforzi internazionali volti a creare le condizioni favorevoli al rilancio dei
negoziati di pace, e rischia anche di attizzare la tensione, ipotecare le
possibilità di pace ed accentuare la violenza e l'estremismo”, scrive il Re,
precisando che “la questione di Al-Qods, oltre ad essere la causa dei
palestinesi per il fatto che fa parte delle loro terre spogliate, è ben la
causa della Umma araba ed islamica, poiché nell’Al-Qods esiste la Moschea Al
Aqsa benedetta, la prima dei due Qibla e terzo Luogo sacro dell'Islam, è ben
una causa giusta per tutte le forze innamorate di pace, considerando
l'importanza di questa città santa e la sua simbolica come luogo di tolleranza
e di coesistenza tra le varie religioni”.
Il Re Mohammed VI conta “molta
speranza sui buoni uffici ed intervento attivo” di Guterres “presso
l'amministrazione americana per dissuaderla da adottare ogni misura che si
riferisce alla città di Al-Qods, considerando le ripercussioni pericolose che
rappresenta tale misura per il futuro della pace e la sicurezza nella regione”.
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