Il Re Mohammed VI del Marocco ha presieduto al
Palais Marchane a Tangeri, la cerimonia di presentazione del progetto della
città nuova “Cité Mohammed VI Tanger Tech” e della firma del relativo protocollo
d’intesa. La nuova città contribuirà
alla rapida crescita delle attività economiche a Tangeri e in tutta la regione
settentrionale del paese. Il progetto è il risultato di una politica economica
di diversificazione e di partnership con vari paesi, tra cui la Cina, la
Russia, l'India e diversi Stati africani.
Il progetto, portato avanti dalla Regione Tangeri-Tetuan-Al
Hoceima, il gruppo cinese Haite e BMCE Bank, consiste nel costruire un polo
economico capace di generare 100.000 posti di lavoro, fra cui 90.000 posti diretti
per gli abitanti della regione. Implicam tra l’altro, l'installazione di 200
società cinesi che operano nella fabbricazione automobile, l'industria
aeronautica, i pezzi di ricambio d'aviazione, l’elettronica, i tessili, la
fabbricazione di macchine e di altre industrie.
Il gigantesco Gruppo HAITE, il cui lavoro storico è l'aeronautica,
segue da vicino lo sviluppo della piattaforma industriale Boeing in Marocco. Se
oggi il Marocco vende più automobili all'Europa che alla Cina, la vicinanza del
mercato europeo e la Zona di Libero Scambio Euro - marocchina trasforma il Regno
in una base posteriore ideale per le imprese cinesi.
La diversificazione dei
partenariati attuata recentemente dal Marocco, in particolare dopo le visite del
Re Mohammed VI in Cina, in Russia, in India ed in
molti paesi africani illustra questo
esempio di partenariato sino-marocchino i cui i risultati positivi non solo
regionale o nazionale, ma offre un impulso allo sviluppo sul livello
Mediterraneo, africano, MENA e mondiale. “Tangeri con la sua posizione marittima
strategica diventa” dunque “uno dei tre grandi hub economici mondiali con
Shanghai e Panama”, dicono gli osservatori economici.
Il paese nordafricano, altresì,
nella sua politica cooperazione africana sud-sud si trova rafforzato dal suo
ritorno trionfale in seno dell’Unione Africana, in più sarà concretamente vantaggioso
nella prossima adesione di membro della Comunità Economica e di sviluppo dei
paesi dell’Africa Occidentale ECOWAS, sono due fattori di attrazione per gli investimenti
cinesi e non solo.
Il presidente del gruppo HAITE, Li Biao ha
sottolineato che “fra le destinazioni che si aprono agli operatori cinesi, il Regno
del Marocco occupa una posizione di primo piano, tenuto conto della solidità
dei suoi vantaggi multipli”. Infatti, la stabilità politica e sociale del
Marocco, con un'economia aperta sul mondo e già ben integrata nelle catene di
valore internazionali, consolidata dall'installazione di gruppi industriali
mondiali, in settori che esigono qualità e competitività, trasformano il
Marocco nell'ambiente d'investimento ideale per gli investitori cinesi, ha detto.
Per Biao, non è a caso la scelta di Tangeri: “è dovuto dalla sua posizione
geografica centrale, incrocio dei continenti, ed a 15 chilometri dell'Europa e
con un'infrastruttura notoria, cioè il porto Tanger Med e gli impianti
associati”. L'investimento totale delle imprese nella zona dopo dieci anni
raggiungerà 10 miliardi di dollari, ha precisato Biao.
Il ministro dell'Industria Moulay Hafid Elalamy ha
precisato che la Repubblica Popolare Cinese ha sviluppato un
"know-how" innegabile in materia di città industriali e di Smarts
Cities.
Dalla sua parte il presidente di BMCE-Bank Of
Africa, Othman Benjelloun, ben rallegrato, ha affermato che questo progetto
contribuirà “al rinascimento della Strada della Seta, così costosa ai nostri
partner ed amici cinesi. Questa strada passerà ormai da Tangeri e, a partire da
questa terra benedetta, verso il resto del continente africano, l'Europa e
l'America”.
Il protocollo di intesa è stato firmato dai Mohamed
Hassad, Ministro degli Interni, Moulay Hafid Elalamy, ministro dell'industria,
Mohamed Yacoubi, wali della regione Tangeri-Tetuan-Al Hoceima, Ilyas Omari,
Othmane Benjelloun, ed il presidente di Haite Li Biao.
La cerimonia della firma del protocollo di intesa
si è svolta in presenza in particolare del capo del governo, di consiglieri del
Re, di membri del governo, di un'importante delegazione cinese, e di molte alte
personalità.
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