A pochi mesi dalla firma
del primo accordo relativo al gasdotto Nigeria – Marocco e dell’accordo sui
concimi, il Marocco e la Nigeria hanno deciso di optare per accelerare i tempi
e, in occasione di una cerimonia presieduta dal Re Mohammed VI nel palazzo
Reale a Rabat il 15 maggio, sono state siglate intese per concretizzare la
realizzazione dei due giganteschi progetti.
L’accordo di cooperazione
del gasdotto è stato firmato dal direttore generale dell’Ufficio nazionale
degli Idrocarburi e delle Miniere, Amina Benkhadra e dal direttore generale
della società petrolifera nazionale nigeriana, Maikanti Kacalla Baru. Il
gasdotto Nigeria – Marocco avrà un impatto positivo diretto su più di 300 milioni
di abitanti e, oltre alla sua dimensione continentale, permetterà di
velocizzare i progetti d’elettrificazione in tutta la regione dell’Africa
dell’Ovest, base questa per la creazione di un mercato regionale competitivo
dell’elettricità. Un vero e proprio strumento efficace d’integrazione e di
sviluppo regionale.
Il gasdotto
trans-africano che si presenta come un progetto di ampio respiro percorrerà circa 4 mila chilometri di lunghezza, passando
da 12 paesi interessati, decine di migliaia di posti di lavoro saranno creati,
nuove opportunità economiche, sviluppo sostenibile e una serie di obiettivi
sociali connessi sono attesi.
Il piano di sviluppo del
progetto è stato ben accolto in particolare dai governi dei paesi dell’Africa
occidentale, che trarranno beneficio dal passaggio del gasdotto sul loro
territorio.
Durante la cerimonia il
ministro marocchino degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Nasser
Bourita, ha presentato le linee del progetto del concepito “dagli africani per
gli africani”, cosa che rispecchia l’orientamento del Re per un’Africa padrona
del suo destino, fiduciosa nel suo futuro, come ha sottolineato Bourita.
Dopo aver ricordato i
progressi registrati e la competenza accumulata dal Regno in materia di
trasporti, logistica, infrastrutture e energie rinnovabili, Bourita ha
garantito che il gasdotto Nigeria – Marocco, è uno strumento privilegiato per
l’integrazione e lo sviluppo regionale, oltre a rispondere al fabbisogno
dell’Europa di differenzazione le sue fonti d’energia.
Da parte sua il ministro
nigeriano degli Affari Esteri, Geoffrey Onyeama, ha detto che “La conclusione
oggi di quest’accordi, dopo alcuni mesi della visita di Sua Maestà il Re in
Nigeria, è una prova del successo del partenariato Rabat – Abuja da attribuire
alla volontà dei dirigenti dei due paesi per garantire l’esecuzione dei
progetti bilaterali”.
Farouq Said Garba,
direttore della società petrolifera nazionale nigeriana (NNPC), ha evocato le
modalità di gestione del progetto del gasdotto, la pianificazione degli studi
di fattibilità e d’ingegneria industriale, ed i diritti e gli obblighi delle
parti.
Intervenendo sulla
cooperazione maroco-nigeriana nel settore dei concimi, il presidente
dell’associazione nigeriana dei produttori e fornitori di concime (FEPSAN),
Thomas Ethu, ha messo in evidenza il rafforzamento della cooperazione tra il
gruppo OCP e la FESPAN, notando che questo partenariato ha permesso, in prima
fase, un reale trasferimento del “know-how” in materia di sviluppo di strutture
di blending, di stoccaggio e di trasporto.
Questa cooperazione
parteciperà anche all’ammodernamento del settore dell’agricoltura, attraverso
in particolare lo sviluppo di una piattaforma di prodotti chimici, l’utilizzo
di concimi di qualità, adeguati al suolo ed all’agricoltura nigeriana.
Il direttore generale
dell’Autorità sovrana d’investimento nigeriana, Uche Orji ha trattato la
valorizzazione delle risorse naturali per la produzione di concime in Nigeria.
In questo senso, ha indicato che la collaborazione tra l’autorità sovrana
d’investimento nigeriana ed il gruppo OCP riguarderà l’indagine e la
valorizzazione delle riserve di fosfati che esistono negli Stati della Nigeria
(Sokoto, Ogun, Edo, Imo). La Nigeria beneficerà così dell’esperienza e della
competenza marocchina per sviluppare localmente il settore dei fosfati.
Hanno assistito alla
cerimonia della firma il Capo del governo, i presidenti della Camera dei
deputati e dei consiglieri, i consiglieri del Re, membri del governo,
un’importantissima delegazione istituzionale nigeriana, i rappresentanti della
Comunità economica degli Stati d’Africa Occidentale (CEDEAO), i membri del
corpo diplomatico accreditato a Rabat e tante alte personalità.
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