Il Re Mohammed VI
del Marocco ha proceduto, giovedì nella città Verde a Benguerir,
all'inaugurazione della piattaforma internazionale di prova, di ricerca e di
formazione in energia solare “Green Energy Park”, una prima in Africa che permetterà
di mettere insieme le risorse, di creare sinergie e piazzare il Marocco come leader
dell'innovazione nel settore d’energie rinnovabili.
Mobilitando
investimenti di oltre 210 milioni di dirham, questo progetto pilota testimonia
l'interesse particolare che presta il Sovrano allo sviluppo della ricerca
scientifica, come la sua volontà di ottimizzare lo sfruttamento delle risorse
naturali del Marocco, preservare il suo ambiente, perpetuare il suo sviluppo
economico e sociale, e garantire il futuro delle generazioni future.
Questa
piattaforma, sviluppata dall'Istituto di Ricerca in Energia Solare ed Energie Nuove
(IRESEN) con il sostegno del ministero dell'Energia, delle Miniere, dell'Acqua
e dell'Ambiente come pure del gruppo OCP, conduce ricerche su argomenti
prioritari per soddisfare le necessità nazionali ed africane.
Infatti,
argomenti come il trattamento e la disalificazione dell'acqua utilizzando
l'energia solare, lo sviluppo di moduli del deserto, la concezione di soluzioni
di stoccaggio termico ed elettrico innovative e lo sviluppo d'applicazioni
industriali della termica solare sono al centro delle finalità di “Green Energy
Park”.
Realizzato su un
terreno di 8 ha, “green Energy Park” dispone di una piattaforma di ricerca
interna di oltre 3.000 m2 che integra molti laboratori nel settore del solare
fotovoltaico e della termica solare a concentrazione.
Vi si trovano
così un laboratorio di produzione di cellule fotovoltaiche strati sottili e di
trattamento di superficie, un laboratorio di caratterizzazione elettrica ed
ottica delle cellule fotovoltaica, un laboratorio interno di produzione e di
prova delle componenti solari, un laboratorio di studio del deterioramento dei
materiali, un laboratorio di caratterizzazione delle superfici, ed un centro di
calcolo e di costruzione di modelli delle risorse.
“Green Energy
Park” comprende anche una piattaforma di ricerca esterna costituita di molti
spazi di prove e di caratterizzazione e che comporta progetti pilota a scala
reale su una superficie totale di 6,5 ettari. Queste piattaforme costituiscono
uno spazio d'innovazione e d'imprenditoria che attira sia il mondo accademico
che il mondo socioeconomico.
Iscrivendosi nell'ecosistema
dell'Università Mohammed VI Politecnica ed aperta a tutte le università
marocchine, Green Energy Park ha unito molti partenariati strategici con i
grandi centri internazionali di ricerca e le imprese ed industrie del settore
per garantire il trasferimento tecnologico pur sviluppando una cooperazione
scientifica bidirezionale.
“Green Energy Park” è il primo collegamento di
una rete di piattaforme di ricerca nel settore d’energie rinnovabili.
Questa rete comprenderà a medio termine
piattaforme di prova, di ricerca e di formazione nei settori degli edifici
verdi e dell'efficienza energetica “green & Smart costruzione Park”, di desalificazione
e di trattamento delle acque “Water Energy Park”, e d'energia biologica e
biomassa “bio Energy Park”.
Mobilitando
investimenti di 120 milioni di dirham, il progetto di realizzazione di Green & Smart Building Park sarà lanciato presto
per essere operativo dal 2019. Il futuro piattaforma di prova, di ricerca e di
formazione nel dominio dell'efficienza energetica, degli edifici verdi e delle
reti intelligenti si estenderà su 4 ettari e conterrà un edificio centrale
(laboratori) ed uno spazio esterno di prova e di ricerca dimensione naturale,
come pure una quindicina di casette costruite con vari sistemi (materiali,
isolamento, produzione d'energia e di calore…).
Green & Smart Building Park accoglierà anche la prima edizione del Solar
Decathlon Africa, una concorrenza internazionale di costruzioni innovative e
durature dedicata agli studenti del mondo intero.
In questa
occasione, il Direttore generale dell'Istituto di IRESEN, ha rimesso al Sovrano
la prima cellula fotovoltaica africana prodotta secondo il metodo di deposito
chimico con plasma di “green Energy Park”.
In questa occasione Mohammed VI ha consegnato ad associazioni della
regione le chiavi di quattro automobili elettriche acquisite nel quadro di un
programma ambizioso che riguarda l'analisi dei principali freni allo sviluppo
del veicolo elettrico in Marocco (costo, autonomia e durata di vita delle
batterie) e dell'impatto dell'utilizzo di questo genere di veicoli sulla rete
di distribuzione, oltre alla valutazione del tasso d'accettazione degli utenti
in Marocco.
L'Università
Mohammed VI Politecnica inaugurata dal Re nella città Verde a Benguerir, un hub
di ricerca, di formazione di alto livello e d'innovazione di punta tra il
Marocco, l'Africa ed il mondo.
L'università qualificata
di nuova generazione si basa su cinque principi fondatori, cioè: ricerca
applicata, innovazione ed imprenditoria, risposta alle poste in gioco di
sviluppo socioeconomico del continente africano, adozione di un approccio partenariato,
apertura sul mondo con un ancoraggio nazionale, merito ed equità sociale e intende
contribuire all'aumento dell'insegnamento universitario e della ricerca
applicata in Africa, sigillando partenariati con il tessuto universitario
africano, in particolare nella formazione di laurea.
L'università
sviluppa reti di collaborazione con molti partner accademici ed industriali
stranieri di primo piano e si iscrive così in una dinamica di livello
internazionale.