Roma
23 ottobre 2018 -Intensificare i rapporti bilaterali nel
settore della giustizia anche per favorire la stabilizzazione dell’area del
Mediterraneo e la sicurezza interna ai due Paesi: questo l’obiettivo principale
dell’incontro tra il ministro della giustizia Alfonso Bonafede e
il collega del Marocco, Mohamed Aujjar.
Il
bilaterale, svoltosi questa mattina in via Arenula, è stato l'occasione per uno
scambio di riflessioni e proposte su come rendere ancor più efficace la
cooperazione giudiziaria tra l’Italia e i Paesi della sponda sud del
Mediterraneo, a partire proprio dal Marocco, condividendo in particolar modo il
cruciale impegno per il contrasto al radicalismo violento e all’estremismo, per
la gestione ordinata dei flussi migratori e per la lotta al terrorismo e al
traffico di droga e di esseri umani.
Il
Guardasigilli, introducendo i temi della discussione, ha manifestato
apprezzamento per la riforma costituzionale realizzata in Marocco, “che ha
sancito la piena separazione dei poteri e ha permesso alla giustizia di
diventare un potere indipendente e autonomo rispetto alla politica e agli altri
poteri, facilitando ulteriormente i rapporti bilaterali e rafforzando il ruolo
strategico del Marocco.”
Altri
due temi al centro del dialogo sono stati la collaborazione per il
trasferimento dei detenuti marocchini presenti nelle strutture carcerarie
italiane e la gestione dei casi dei minori sottratti. Per entrambe le
questioni, il ministro Aujjar ha assicurato “massima
disponibilità a lavorare insieme in modo da trovare le soluzioni più adatte e
condivise”.
Le
due delegazioni hanno, a questo proposito, rinnovato l’intenzione di convocare
un tavolo tecnico entro la fine dell’anno, in modo da superare le disomogeneità
tra gli ordinamenti, rendendo così più efficiente la cooperazione. Il
ministro Bonafede ha anche annunciato l’individuazione e la
nomina del magistrato di collegamento a Rabat, “figura che faciliterà lo
scambio di informazioni e consentirà una conclusione più rapida delle varie
procedure.”
Bonafede e Aujjar hanno, inoltre, convenuto
sull’importanza di investire sull’amministrazione penitenziaria, anche
attraverso il progetto di gemellaggio amministrativo con le autorità
marocchine, per “potenziare il monitoraggio dei rischi di radicalizzazione in
carcere, ampliando anche i progetti di rieducazione dei detenuti basati sul
lavoro e la cultura che entrambi i Paesi stanno già portando avanti.”
In
conclusione dell’incontro, il ministro Mohamed Aujjar ha
invitato il ministro Alfonso Bonafede ad una visita in
Marocco, per “potersi rendere conto direttamente degli sforzi che il Marocco
sta compiendo per consolidare lo Stato democratico di diritto e fungere così da
modello virtuoso per tanti altri Paesi africani”.
[GP]
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