lunedì 11 giugno 2018

Buhari in Marocco. L'asse Rabat - Abuja, una partenariato fruttuoso per una Africa nuova (Focus)


Il presidente della Repubblica Federale della Nigeria, Muhammadu Buhari, è in visita di amicizia e di lavoro ufficiale in Marocco da domenica 10 giugno, su invito del Re Mohammed VI, ha fatto sapere, sabato, un comunicato del Ministero della Casa reale, del Protocollo e della Cancelleria, aggiungendo che in questa visita, sono previsti colloqui ufficiali tra i due capi di Stato e la loro co-presidenza della cerimonia di firma di convenzioni di cooperazione bilaterale tra i due paesi.
Il comunicato evidenzia, inoltre, che “questa visita illustra la profondità e la qualità delle relazioni bilaterali fondate su una partenariato solido e costante, grazie alla volontà comune di consolidare le relazioni multidimensionali che esistono tra i due paesi”.
È molto noto che il Marocco e la Nigeria hanno aperto durante gli ultimi anni una nuova dinamica volta a rialzare le loro relazioni di cooperazione al livello di un partenariato privilegiato al servizio dei loro interessi strategici e quelli dell'integrazione regionale e continentale. Tutto ciò è reso possibile grazie alla diplomazia innovatrice ed attiva condotta dal Re Mohammed VI verso i paesi africani per rafforzare i legami africani per rispondere meglio allo sviluppo e alle inspirazioni dei loro cittadini.
Quanto all'alleanza strategica intrecciata tra Rabat ed Abuja è ben fondata su base forte: I due paesi conosciuti di progressi economici realizzati, sono considerati come locomotive per lo sviluppo desiderato da questa Africa che si cambia.
I fattori economici e geopolitici sostengono questa alleanza: La Nigeria è oggi la prima potenza economica africana con un Prodotto Interno Lordo di 415,08 miliardi di dollari, secondo le cifre del Fondo Monetario Internazionale.
Il Marocco riuscito a consolidare la sua posizione di primo investitore africano nel continente, secondo il rapporto 2017 pubblicato dal gruppo britannico Financial Times che assicura che “il Marocco resta un importante ricevitore di investimenti esteri a favore di nuovi progetti in Africa, ma diventa anche un investitore maggiore nel continente”.
Marocco e Nigeria partono, dunque, da questa forte base per consolidare una partenariato di cui i benefici saranno, per la forza delle cose, provate al di là delle loro frontiere.
I molteplici accordi e convenzioni di cooperazione conclusi tra i due paesi durante le visite del Re Mohammed VI in Nigeria nel dicembre 2016 costituiscono la piattaforma ideale per un spiegamento dell'asse Rabat - Abuja alla scala continentale.
Sul piano geopolitico, gli osservatori della scena africana riconoscono a Rabat ed Abuja la loro influenza militare e diplomatica positiva nel continente.
Le partecipazioni consecutive del Marocco e della Nigeria alle operazioni di mantenimento della pace, nel mondo ed in particolare in Africa, posizionano i due paesi in quanto potenze che progettano non solo un'influenza stabilizzatrice nella regione del Sahel ma attraverso tutto il continente.
I dati storici sono ben presenti per illustrare questo impegno di due paesi: Da oltre 50 anni, più di 60.000 caschi blu marocchini hanno partecipato a 5 missioni di mantenimento della pace dell'ONU in Africa in particolare in Congo, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Costa d'Avorio e Repubblica Centrafricana. 11 ospedali medico-chirurgici di campo sono stati spiegati in 10 paesi africani e hanno assicurato più di 530.000 prestazioni mediche a favore delle popolazioni locali, oltre l'assistenza umanitaria a diversi paesi africani.
Dalla sua parte, la Nigeria è stata dagli anni 60, un contributore maggiore con truppe alle operazioni di mantenimento della pace delle Nazione Unite in Liberia dal 2003 a 2018, contribuendo cosi a ripristinare la sicurezza in un paese lacerato da una guerra civile brutale.
Questa vocazione dei due paesi è consolidata dal loro attivismo e la loro capacità accertata a prendere delle iniziative cruciali in numerosi dossier che toccano direttamente all'avvenire del continente. Da ricordare in questo contesto un riconoscimento deciso dall'Unione Africana (UA) nel designare il Re Mohammed VI ed il Presidente Muhammadu Buhari quanto leader africani in due dossier di un'importanza strategica: risolvere il tema l'immigrazione e la lotta contro la corruzione.
Il ritorno marocchino all’UA ha favorito l’asse Rabat - Abuja nella trasformazione continentale in corso. Durante il 30imo Summit dell’UA di gennaio scorso a Addis-Abeba, Buhari ha dichiarato d’essere fiducioso del rafforzamento continuo delle relazioni nigeriane con Marocco in tutti settori.
Si tratta di un processo che i dirigenti dei due potenze africani si sforzeranno ad accelerare, coscienti che il loro peso politico costituisce una forza formidabile per mettere l'integrazione africana in moto e rappresentare gli interessi del continente sulla scena mondiale.
L'organizzazione panafricana ha bisogno del contributo prezioso del Marocco e della Nigeria per concretizzare i suoi obiettivi supremi di sviluppo e compensare il tempo perso nei dibattimenti delle questioni che hanno fatto solo aggravare le divisioni del continente.
L'alleanza tra Rabat ed Abuja si annuncia così sotto i migliori auspici con la visita che sta effettuando il Presidente Buhari nel Regno ed i colloqui che avrà con il Re Mohammed VI.


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