lunedì 11 giugno 2018

Viminale, “Stop alle richieste di legalizzare gli atti pubblici marocchini muniti di apostille, non occorre più dal 2016”


Le Autorità italiane continuano a richiedere la legalizzazione consolare di atti pubblici marocchini, già muniti di “apostille”, nonostante questo non sia più necessario dal 14 agosto 2016, data in cui il Marocco ha aderito alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961.
A metterlo in evidenza è il Ministero dell’Interno-Direzione centrale per i Servizi demografici, con la Circolare n. 10 del 4 giugno 2018. Il Viminale ha riferito di aver appreso, attraverso una Nota del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che l’Ambasciata del Marocco ha denunciato il fatto che i Comuni italiani continuano a inoltrare numerose (immotivate) richieste di legalizzazione, senza tener conto del fatto che gli atti “apostillati” non necessitano di ulteriori formalità.
Nel Documento di prassi viene evidenziato che eventuali accertamenti in merito alla validità dei documenti marocchini possono essere compiuti semplicemente tramite il sito www.apostille.ma, che permette anche di consultare atti e traduzioni relativi ad ogni singolo documento.





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