Il Re Mohammed VI del Marocco e Muhammadu Buhari Presidente di Nigeria
hanno avviato, sabato scorso ad Abuja, il progetto di realizzazione di un
gasdotto regionale destinato a collegare le risorse del gas della Nigeria,
passando da diversi paesi africani dell'Ovest ed il Marocco. Non si tratta di
un semplice quadro bilaterale, ma è un stimolo allo sviluppo e di crescita che
andrebbe a vantaggio di tutta la regione occidentale africana e permetterà tra
l'altro una ristrutturazione globale simile a quella del piano Marshall
europeo. A questo progetto sono collegati altri progetti paralleli che
contribuiranno direttamente la creazione di ricchezza e lo sviluppo
dell'infrastruttura locale.
La reazione dei paesi limitrofi non è ritardata, infatti, il ministro degli
Esteri ad interim di Costa d'Avorio, Amon Tanoh Marcel salutando la decisione ha
sottolineato che “Il Presidente della Repubblica di Costa d'Avorio, Alassane
Ouattara è stato molto onorato della squisitezza di decidere che un progetto di
gasdotto vedrà il giorno, che attraverserebbe 10 paesi della sottoregione
occidentale africana, fra cui la Costa d'Avorio, per estendersi in Europa. Ouattara
si rallegra dell'impegno vigoroso del Sovrano a favore dell'Africa”, ha detto
notando l'importanza del progetto “per l'economia della Costa d'Avorio come per
molte altre economie dell'Africa occidentale in termini di lavoro, produzione
d'energia, e di prodotti derivati”.
Amon Tanoh ha comunicato, in questa occasione, l'appoggio totale del suo
paese a questo progetto, ricordando che il finanziamento del gasdotto è stato
allacciato dai due principali finanziatori vale a dire: il Marocco e la
Nigeria, e che finanziamenti addizionali sono attesi dai partner classici allo
sviluppo.
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