domenica 12 ottobre 2014

Il Re Mohammed VI: Tutti i Marocchini hanno diritto di essere fieri di loro appartenenza alla loro Patria

Yassine Belkassem

Rabat – “I marocchini, ovunque siano, individualmente e collettivamente, sono tutti in diritto di essere fieri della loro appartenenza a questa Patria che è la nostra”, ha affermato SM il Re Mohammed VI, sottolineando che il Regno ha raggiunto oggi un livello notevole nella marcia verso il progresso.
In un discorso pronunciato, venerdì nel parlamento a Rabat, in occasione dell'apertura della prima sessione del quarto anno legislativo della 9ima legislatura, il Sovrano ha indicato che il Marocco ha raggiunto oggi un livello notevole nella marcia verso il progresso, e che oramai, la visione è chiara e le istituzioni sono forti delle loro competenze rispettive nella cornice dello Stato di diritto. “È un motivo di fierezza per noi tutti” e “come Marocchino, il sentimento che è per me più caro nella vita, è quello di essere fiero della Mia marocchinità”, ha affermato SM il Re. Il Sovrano ha chiamato i parlamentari ad esprimere la loro fierezza patriottica ed ad illustrarla concretamente ogni giorno ed ad ogni istante, nel loro lavoro, nelle loro relazioni, nei loro discorsi, nei loro case e nell'esercizio delle loro responsabilità.
Il Sovrano ha, tuttavia, invitato chi non afferra il senso dell'amore della Patria, e non rende grazie a Dio per ciò che il Marocco gli ha dato a seguire ciò che si accade in un numero di paesi della regione ed a tirarne degli insegnamenti, sottolineando che il Marocco segue imperturbabilmente e con fiducia la sua marcia per raggiungere il plotone dei paesi emergenti. La fierezza di appartenenza al Marocco, è un sentimento patriottico sincero che ogni Marocchino dovrebbe provare, ha notato il Sovrano. Si tratta di una sensazione nobile che sgorga del fondo del cuore e si nutrisce da una buona iniziazione ai valori di patriottismo e alle virtù dell’etica e del morale, una sensazione che s’ingrandisce con il cittadino, approfondisce la sua fede e rafforza il suo attaccamento alla Patria. Ma questa fierezza non significa tuttavia né chiusura, né condiscendenza al riguardo dell'altro, perché i marocchini sono conosciuti per essere aperti e in interattività positiva con i differenti popoli e civiltà. Il Sovrano ha fatto osservare, inoltre, che il rafforzamento e la preservazione di questa sensazione esigono molti sforzi e azioni sostenute, perché si tratta di assicurare le condizioni di una vita degna a tutti i cittadini e permetterli il pieno esercizio dei diritti inerenti alla cittadinanza. E che i politici sono i responsabili prima di tutti della preservazione e del rafforzamento di questa fierezza e appartiene a loro di consolidare la fiducia del cittadino nelle istituzioni amministrative e nelle istituzioni elette sostenendo la loro credibilità e la loro efficacia, così che il cittadino sente che sono infatti al suo servizio.
Quanto ai cittadini che sono, agli occhi del Sovrano, la fonte e la finalità di questa fierezza, tocca a loro di fare la dimostrazione, implicandosi in tutti i campi dell'azione nazionale, particolarmente votando nelle elezioni destinate a scegliere le persone chiamate a gestire gli affari pubblici, perché il voto è considerato allo stesso tempo diritto ed un dovere nazionale. SM il Re ha posto l’accento che il Marocco gode considerazione, rispetto, fiducia e credibilità, ai livelli regionali ed internazionali, e malgrado gli armeggi degli invidiosi, resta attaccato al rispetto dell'esercizio dei diritti e delle libertà.

Parallelamente, il Sovrano ha continuato, che la cittadinanza induce, tra altri doveri, l'impegno di rispettare le istituzioni dello Stato di cui la protezione è l'affare delle autorità governative e giudiziarie competenti, delle istituzioni dei diritti dell'uomo e delle istanze di regolazione e di gouvernance, ciascuna per ciò che la riguarda. “Non siamo contro la libertà di espressione e la critica costruttiva, ma piuttosto contro il nichilismo e il rinnegamento della Patria, perché il Marocco resterà sempre il paese delle libertà che sono garantite dalla Costituzione”, ha assicurato SM il Re concludendo che “Il Marocco ha bisogno di tutti i suoi figli, di tutte le forze vive ed influenti, soprattutto le ONG della società civile di cui non smettiamo di incoraggiare le iniziative serie, tenuto conto del loro ruolo positivo in quanto contro-potere e forza di proposizione che contribuisce alla critica costruttiva ed all'equilibrio dei poteri.”

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