giovedì 29 dicembre 2011

Rossella Urru: il Mali accusa il Fronte del Polisario. Dietro il sequestro potrebbe esserci Hakim Ould Mohamed M’Barek alias Houdheifa


Rossella Urru, sono passati ben oltre 2 mesi, e, la giovane cooperante internazionale si trova in mano di ignoti, era il 23 di ottobre, una notte, una come tante altre, ma Rossella viene rapita. Oggi una notizia nuova. Sembra ormai certo che Rossella ed i colleghi spagnoli  sarebbero finiti nelle mani dei loro rapitori grazie “alla complicità di una cellula jihadista saharawi”. Lo hanno rivelato alcuni funzionari del governo maliano, citati dal giornale arabo ‘al-Hayat’.
 Intanto nel Mali a Bamako, le autorità ne erano già convinte tanto è che da giorni lo  dichiarano alla stampa internazionale e no, è anche per questo motivo,a quanto si apprende che le autorità di Bamako sono convinte che la cellula o altri estremisti  siano anche dietro i sequestri avvenuti in Mali e per questo hanno dato vita in questi giorni ad una vera e propria ‘offensiva mediatica contro il Fronte Polisario. Il Fronte Polisario, in questo periodo sotto congresso, nonostante il tacito accordo di non superare le frontiere, nei giorni scorsi è entrato nel nord del Mali per uccidere due contrabbandieri, accusati di essere legati al rapimento della Urru, ovviamente a queste persone pare non sia stato garantito nessun processo e nemmeno le indagini siano state svolte nel modo migliore.
Al-Hayat, uno dei giornali panarabi più diffusi, oggi ha riportato che una  fonte vicina al governo del Mali avrebbe  spiegato: “il paese vuole rimanere neutrale nella contesa in corso tra il Polisario e il Marocco per il Sahara Occidentale”. Eppure il Mali da due anni non riconosce la Repubblica del Sahara Occidentale (Rasd) proclamata dal Polisario.
 Le inchieste portate avanti da Bamako sono tese a dimostrare la tendenza estremista di alcuni membri del Fronte tanto è che è stato redatto un documento dal titolo ‘al-Qaeda nei campi del Polisario’, nel quale il governo di Bamako affermerebbe che “due giovani saharawi sono implicati nel rapimento dei cittadini francesi avvenuto a Hombori, nel nord est del Mali, alla fine di novembre”, nel testo si sosterrebbe  che “il governo maliano ha le prove per dire che il gruppo saharawi è implicato anche in un traffico regionale di droga”.
Intanto sull’ ADNK si legge  ”i due saharawi implicati nel rapimento dei francesi vivono nei campi di Tindouf, in Algeria, e sono seguaci di Hakim Ould Mohamed M’Barek alias Houdheifa, un esponente di spicco del Polisario che fa parte anche di al-Qaeda”. I dati contenuti nel documento vengono confermati anche da Oumar Diakite, ufficiale della sicurezza del Mali, secondo il quale “al-Qaeda è presente ormai in tutta la regione, dall’Algeria, alla Mauritania fino al Mali. Ha anche ramificazioni nel Polisario dove alcuni intermediari sono stati reclutati”. Mentre Amadou Dire’, consigliere comunale a Timbouctou dichiara:  ”E’ la seconda volta in meno di due anni che vengono in Mali (i Saharawi ndr) per compiere crimini simili, la prima volta è stata nel 2010 e c’era di mezzo una storia tra trafficanti di droga in cui i saharawi erano implicati”. Secondo alcuni osservatori locali, il Polisario ha cercato con questa operazione in Mali di recuperare gli ostaggi, ma soprattutto voleva dimostrare di non rimanere inattivo nei confronti di al-Qaeda, tanto da dichiarare pubblicamente di aver sconfinato entrando in un paese vicino.
Nei confini del Mali la tensione diplomatica resta sempre altissima tanto è che ognuno di questi episodi potrebbe portare nuove svolte al sequestro della giovanissima Rossella Urru.

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