23 gennaio 2015 - Continua lo scandalo in Algeria, come continuano
le denunce contro la deviazione organizzata degli aiuti umanitari a Tindouf.
L’orrore nell’orrore, campi isolati dal mondo, popolazione oppressa e
sequestrata dipendente al 100 per cento di quel poco che arriva dalla
generosità di altri, ma quelli aiuti umanitari di altri purtroppo conoscono una
deviazione da parte di chi è responsabile nei campi di Tindouf: Algeria in
primo luogo.
Sono tantissimi gli europarlamentari
che hanno interpellato, giovedì 22 gennaio 2015, la Commissione Europea sul
rapporto dell’Ufficio Europeo di Lotta Antifrode (OLAF) che ha
evidenziato una deviazione massiccia, sistematica ed organizzata degli aiuti
umanitari internazionali destinati alle popolazioni sequestrate in questo posto
di negazione dei diritti, durante parecchi anni.
L’Eurodeputato tedesco del gruppo Partito
Popolare Europeo PPE, e presidente della commissione Controllo di bilancio
(CONT) in seno al Parlamento europeo, Ingeborg
Grassle, ha chiesto a Kristalina Georgieva,
vicepresidente della Commissione europea incaricata del bilancio e delle
risorse umane ed ex Commissario europeo incaricato della cooperazione
internazionale, dell'aiuto umanitario ed alle reazioni alle crisi, durante una
seduta del commissione CONT, ha chiesto spiegazioni su perché la Commissione
europea continuava di assegnare dal 1992 un aiuto annuo di 10 milioni di euro alle
popolazioni dei campi di Tindouf in dispetto del sistema di deviazioni
constatate dall'OLAF.
L’eurodeputato tedesco Michael
Theurer, Coordinatore del gruppo ADLE, Alleanza dei Liberali europei in seno al
Commissione CONT ed ex presidente della Commissione di bilancio del Parlamento
europeo ha interpellato la Kristalina su questo argomento.
Gli interventi dei parlamentari
europee hanno denunciato fermamente queste deviazioni organizzate a grande
scala e hanno puntato il dito sulla responsabilità del Polisario e
dell'Algeria.
Nella sua risposta, la Kristalina ha
riconosciuto l'assenza di controllo rigoroso da parte della Commissione europea
sui flussi degli aiuti umanitari nei campi di Tindouf e ha riconosciuto anche
che l'Esecutivo europeo non aveva giudicato necessario sospendere l’arrogazione
ed aveva continuato ad assegnare ben 10 milioni di euro annualmente per le popolazioni
dei campi di Tindouf sul suolo algerino. “La Commissione europea ha preso delle
misure per avvertire le pratiche fraudolenti, ma non ha sospeso i finanziamenti”,
ha spiegato.
Il rapporto dell'OLAF, realizzato nel
2007 in cui il suo contenuto è stato svelato solo in seguito di un intervento
del mediatore europeo.
Oltre alla deviazione, Algeri continua
a chiedere al mondo gli aiuti per la popolazione dei campi, basandosi su un
numero di 150 mila persone, tale numero è stato contestato dalla popolazione
stessa e dall’Alto Commissariato dei Rifugiati dell’ONU. L’ONU chiede e
raccomanda da diversi anni un censimento serio della popolazione, ma Algeri
rifiuta ogni tentativo di scoprire la vera realtà dei campi.
Yassine Belkassem
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