di Yassine Belkassem
Marocco/UE |
Bruxelles 21 gennaio 2015 - Marocco e l’Unione Europea hanno ripreso le discussioni a Bruxelles
per la conclusione di accordo di facilitazione del rilascio di visto d’ingresso
per cittadini marocchini che desiderano rendersi in Europa.
Questo incontro interviene un anno dopo il verde
del Consiglio dell’UE per garantire una mobilità più fluida tra le due parti. Nel
giugno 2013 Marocco e l’UE avevano firmato un partenariato per la mobilità che
ha permesso l’impegno di negoziato su un accordo che, secondo l’UE, contribuirà
a rafforzare gli scambi umani con Marocco. L’accordo dovrebbe interessare in un
primo passo gli studenti,ricercatori e gli uomini d’affari nella prospettiva
della liberalizzazione dei visti. L’ex presidente della Commissione Europea,
Jose Manuel Barroso, aveva, infatti, assicurato che a lungo termine, l’UE non
può che sostenere una evoluzione verso la mobilità senza visto dei cittadini
marocchini, tenendo conto delle relazioni globali tra Marocco e l’UE e che le
condizioni di una mobilità sicura e ben gestita siano riunite. L’accordo dovrà
contribuire al miglioramento degli aspetti relative alle condizioni delle
prestazioni consolari fornite ai marocchini e alla semplificazione delle
procedure d’accesso e di soggiorno regolare compresso la possibilità di visti
multipli e di lunga durata. Marocco è il primo paese del mediterraneo con il
quale l’UE ha siglato un partenariato per la migrazione e la mobilità.
L’obbiettivo è quello di informare meglio le competenze marocchine sulle
offerte di lavoro, studi e la formazione disponibili nell’UE e di facilitare il
riconoscimento reciproco delle qualificazioni professionali e universitarie. Nell’ambito
di questo partenariato, l’UE si impegna ad aiutare il Marocco a rafforzare la
sua capacità sui piani legislativi, istituzionali e operazionali in tutti i
campi relativi alla migrazione, compressa la prevenzione e la lotta contro la
migrazione irregolare, le reti di traffico di migranti e della tratta degli
esseri umani, e per elaborare un sistema nazionale d’asilo e di protezione
internazionale.
Infine, Marocco e l’UE hanno discusso anche una
futura riammissione, che secondo il Regno marocchino, deve essere equilibrata,
realistica, iscritta nella durabilità, applicabile sul piano operazionale e rispettosa della dignità umana dei migranti.
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