lunedì 6 giugno 2016

Leader del Polisario sepolto a Bir Lahlou in Marocco.

È sepolto incognito, ieri, a Bir Lahlou in Marocco il 69enne Mohamed Abdelaziz, vero nome Hamatou Oueld Khlili Oueld Mohamed Bachir, originario di Marrakech, morto di cancro il 31 maggio. È stato per quaranta anni leader dell’organizzazione separatista Polisario in Algeria.
La località Bir Lahlou è una terra marocchina, ha affermato venerdì una fonte del governo marocchino all'agenzia di stampa spagnola “EFE”. “si tratta, semplicemente, della sepoltura su una terra marocchina e non nei campi di Tindouf in Algeria, di un cittadino marocchino, nato in Marocco”. La zona smilitarizzata e ben definita con uno statuto dall’ONU come zona cuscinetto ai sensi dell'accordo di cessate il fuoco del 1991.
Sulla scelta di questo luogo per la tomba, commenta Mostafa Selma ex Ispettore generale della polizia di Polisario, “i suoi compagni l’hanno sepolto in Marocco, poi sono ritornati in Algeria”, aggiungendo che “non sarebbe meglio che sia sepolto nei cimiteri di altre località a Tifariti o a M’hiriz dove ci sono degli abitanti al posto di questa zona desertica inabitata?”, è stato allontanato morto dai campi di Tindouf affinché la sua tomba non resti incubo al suo successore e sassolino nella scarpa algerina.
Sotto la direzione del defunto Hamatou il movimento separatista ha ricevuto sostegno politico, militare e diplomatico dall’Algeria per destabilizzare il Marocco, ma in pochi anni i campi di Tindouf, sono divenuti ricettacolo di criminalità e si è parlato persino d’interazione con gruppi terroristici, del fenomeno dei bambini soldato e di traffici criminali di ogni genere. Vi è inoltre la comparsa del radicalismo islamico in contrapposizione con la laicità del Polisarto, per cui vi è una crescente presa di distanza nei confronti del movimento separatista specialmente dai giovani.
In passato vi sono state denunce di deviazione degli aiuti internazionali, ovvero di sottrazione delle risorse inviate dall’Unione Europea, come ha denunciato l’Olaf (Ufficio Anti Frode della Commissione europea).


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