Nel comunicato congiunto che ha sancito il vertice Marocco - paesi
del Golfo, tenuto mercoledì a Riad in Arabia Saudita, in presenza del Re
Mohammed VI, i dirigenti del CCG, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain e Kuwait, hanno ribadito la loro posizione favorevole alla marocanità di
Sahara ed il loro sostegno all’iniziativa d'autonomia presentata dal Marocco,
come base di ogni soluzione a questa vertenza regionale artificiale.
Hanno espresso il loro rifiuto di qualsiasi danno agli interessi
supremi del Marocco, in base agli indicatori pericolosi che questo dossier ha
conosciuto durante le ultime settimane, con le sbagliate e inaccettabili
atteggiamenti di Ban Ki-moon segretario generale dell’ONU, durante la sua
visita in Algeria.
D'altra parte, i dirigenti del CCG hanno espresso il loro impegno
alla difesa comune della sicurezza e della stabilità dei loro paesi, e al
rispetto della sovranità degli Stati, della loro integrità territoriale e delle
loro costanti nazionali, come pure il loro rifiuto di ogni tentativo che mira a
scuotere la sicurezza e la stabilità e a spargere il separatismo e la
divisione, con l'intenzione della ricomposizione delle carte dei paesi o della
loro divisione, al rischio di minacciare la pace e la sicurezza regionale e
internazionale.
Sulla base di queste costanti, il comunicato rileva che i Paesi del
CCG ed il Regno del Marocco costituiscono un blocco strategico unito, dal
momento che tutto ciò che tocca alla sicurezza di uno Stato, concerne la
sicurezza delle altri.
In base ai gravi sviluppi e minacce di sicurezza e politici che
conosce la regione araba, esacerbi dalla mancanza di soluzioni al conflitto in
Medio Oriente e di regolamento delle crisi di cui soffrono Siria, Iraq, Libia e
Yemen, il vertice ha messo l'accento sull'importanza di coniugare gli sforzi
per affrontare queste sfide, con fermezza e responsabilità.
Ribadendo la loro condanna dell'estremismo e del terrorismo su ogni
sue forme e manifestazioni, i dirigenti hanno sostenuto che questo flagello
pericoloso non dovrebbe essere associato ad una civilizzazione o ad una
religione, pur richiamando a affrontare tutti i tentativi che mirano a
diffondere il settarismo ed il confessionalismo che infiammano la discordia,
con l'intenzione di intervenire negli affari interni degli Stati.
Hanno, tuttavia, chiamato al coordinamento degli sforzi regionali
ed internazionali per lottare contro il terrorismo, estirparlo e annientare le
cause, sottolineando l'importanza del sostegno apportato a questi sforzi da
Alleanza Militare islamica per combattere il terrorismo.
I dirigenti del CCG e il Re Mohammed VI, hanno ribadito la loro
fede nel comune destino e degli obiettivi, il loro attaccamento ai valori della
solidarietà attiva e della fraternità sincera, che formano la base delle relazioni
storiche eccezionali che uniscono i paesi del CCG ed il Regno del Marocco.
Il vertice ha costituito
un'occasione di dialogo e di coordinamento delle posizioni per affrontare le
sfide e minacce che vive la regione araba, di scambio di vedute concernenti le
questioni regionali ed internazionali d'interesse comune.
I leader hanno espresso la loro soddisfazione del progresso
continuo nell'azione comune per la realizzazione di questo partenariato
strategico secondo i piani d'azione che hanno definito le dimensioni e gli
obiettivi, in vista di rafforzare i processi di sviluppo umano, di facilitare
lo scambio commerciale e di promuovere l'investimento, sottolineando la
necessità di dare a questo partenariato un salto qualitativo e di svilupparlo
nel suo aspetto istituzionale.
Questo vertice è stato anche l'occasione di esaminare le
possibilità di mettere le basi di una cooperazione più globale tra il CCG, il Regno
del Marocco ed i paesi africani sub-sahariani, in termini di rafforzamento
della sicurezza e della stabilità al servizio degli interessi comuni.
Alla fine di questo vertice, i Capi di
Stato hanno sottolineato l'importanza di proseguire il dialogo ed il
coordinamento per rafforzare le basi del partenariato esistente tra i paesi del
CCG ed il Regno del Marocco, per concretizzare le aspirazioni dei loro popoli,
servire gli interessi delle nazioni arabe ed islamiche e realizzare la pace e
la sicurezza mondiali.
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