Wikileaks
ha reso pubblici il 16 marzo, le 30322
lettere inviate e ricevute dall'ex Segretario di Stato americano Hillary Clinton,
che rivela un accordo segreto concluso tra il Governo algerino ed il terrorista
Belmokhtar (capo del gruppo terroristico “i firmatari con il sangue” - AQMI) di
cui uno degli obiettivi è proprio di attaccare gli interessi marocchini in
Sahara marocchino.
È uno
scambio di mail tra Hillary Clinton e Sidney Blumenthal - ex assistente e
consigliere speciale di Bill Clinton - nel 2013.
Una di
queste poste elettroniche segnala che “secondo fonti aventi accesso alla DGSE
algerina (DDSE, dipartimento della DRS Servizi segreti militari), il governo di
Bouteflika ha concluso un'intesa molto segreta con Belmokhtar dopo il rapimento
nell'aprile 2012 del console algerino a Gao in Mali. In virtù di quest'accordo,
Belmokhtar ha concentrato le sue operazioni in Mali e con gli incoraggiamenti dei
servizi algerini, ha attaccato gli interessi marocchini in Sahara”.
Il 17
gennaio 2013 alle ore 22:00, Blumenthal scrive a Clinton “gli ultimi rapporti
delle investigazioni francesi sulla crisi degli ostaggi algerini”, che parlano
della presa di ostaggi d'In Amenas che aveva avuto luogo il giorno prima. Più
di 800 persone che lavorano nel sito del gas di Tiguentourine erano state prese
in ostaggio dai terroristi che richiedevano, tra l'altro, l'arresto
dell'intervento militare francese in Mali lanciato cinque giorni prima.
Altri
due documenti rivelano che da quando è diventato Capo della sezione di AQMI in
Sahara nel 2003, Belmokhtar avrebbe organizzato l'importazione di armi per la
rete dell'organizzazione islamista in Niger e in Mali, come pure il rapimento
di uomini d'affare occidentali.
Esponendo
nei dettagli la missione di AQMI in Magreb, il documento ricorda che
l'obiettivo del gruppo terroristico è “di destabilizzare i governi del Mali,
della Mauritania, del Marocco e dell'Algeria”. Secondo la stessa fonte, la
presa di ostaggi d'In Amenas mirava “ad attaccare gli impianti occidentali che
esistono in Algeria” e doveva seguirsi un'operazione simile a Sahara.
Quest'atto di liberazione
dimostra, a chi vuole vedere bene, il legame tra Polisario dei campi di Tindouf
ed il gruppo “Al Mourabitoune”, diretto dall’algerino Mokhtar Belmokhtar, alias
“Al Aawar”.
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