sabato 6 aprile 2019

Scandalo. Come il rappresentante del Polisario a Roma ha spinto un attivista italiano al suicidio?


È apparso pubblicamente un scandalo gravissimo avvenuto in Italia con ricaduta in Algeria, le autorità italiane, in particolare quelle della regione d’Emilia Romagna, sono molto determinate contro le accuse di pedofilia avanzate dal gruppo Polisario basato in Algeria ed i suoi capi.
Secondo le rivelazioni apparse in media internazionali anche nel Social, il denominato Omar Mih, rappresentante del gruppo Polisario in Italia, aveva emesso accuse di pedofilia contro un attivista spingendo quest'ultimo al suicidio.
L’attivista era molto conosciuto ed attivo nel sostegno delle tesi separatiste e le autorità italiane chiedono i conti non solo ad Omar Mih, ma a tutta la dirigenza del Polisario.
È in questo senso, le informazioni evidenziano una riunione recentemente avvenuta tra l'ambasciatore d'Italia in Algeria Pasquale Ferrara e Abdelkader Taleb Omar rappresentante dei separatisti ad Algeri.
Durante questa riunione, in presenza di altri dirigenti dei due lati, il caso del suicidio dell'attivista italiano sarebbe ben evocato e di conseguenza l'ambasciatore italiano ha espresso, le sue preoccupazioni circa le gravi propositi di Mih, soprattutto che questo ultimo non avrebbe dato alcun seguito o chiarimenti sulle sue dichiarazioni alle autorità italiane.
In aggiunta, il diplomatico italiano ha riferito ai suoi interlocutori separatisti che Simonetta Saliera presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, da cui il defunto è originario, era pronta a rendersi nei campi di Tindouf in Algeria, per verificare le grave dichiarazioni di Mih. Alla fine di questa riunione, Pasquale Ferrara ha chiesto ad Abdelkader Taleb di trasmettere le preoccupazioni d'Italia al cosiddetto “governo saharawi” basato in Algeria. Il diplomatico del Belpaese ha, infine, richiamato l'attenzione del Polisario sull'eventuale impatto negativo che avrà questo caso “sull'impegno” della regione Emilia Romagna a favore della “causa saharawi”.
È chiaro che la politica della menzogna e della deformazione dei fatti da parte dei separatisti può portare solo a conseguenze spiacevoli.


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