mercoledì 18 ottobre 2017

Marocco. Il Re Mohammed VI riceve il nuovo inviato personale del Segretario generale dell’ONU per il Sahara

“Il Re Mohammed VI ha ricevuto, ieri 17 ottobre 2017, al Palais Royal di Rabat, Horst Kohler Inviato personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara Marocchino, che visita il Marocco nel quadro di un tour regionale” che lo vedrà nei prossimi giorni anche in Algeria e Mauritania, annuncia un comunicato del Palazzo Reale. Il comunicato ricorda che Kohler è anche ex Presidente tedesco ed ex Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI). È stato nominato nell'agosto scorso, dal Segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, come Inviato personale in Sahara, in sostituzione dell’americano Christopher Ross.
L'udienza si è svolta in presenza di Fouad Ali El Himma, Consigliere del Re, Nasser Bourita, ministro degli Esteri e David Schwake, Consigliere speciale di Kohler.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU deve prendere conoscenza, da qui alla fine del mese d'ottobre, di una relazione sulla situazione nella regione e sulle eventuali prospettive di regolamento conformemente alla sua risoluzione d'aprile 2017.
Si tratta della prima visita di Horst Kohler nella regione maghrebina nell’ambito degli sforzi del nuovo Segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, per rilanciare il processo dei negoziati di Manhasset tra Marocco, Algeria e Mauritania fermo dal 2012.
Il nuovo emissario dell'ONU intende mettere in campo ogni sforzo per avvicinare i punti di vista tra le diverse parti che prendono parte ai negoziati, sulla questione del Sahara. Per arrivare a questo avvicinamento, Horst Kohler intende visitare oltre il Marocco, l'Algeria e la Mauritania, tutti tre rappresentati nei negoziati sotto l'egida dell'ONU per il regolamento del conflitto attorno al Sahara.
È una nuova pagina nella questione di Sahara? Sul campo, l'emissario di Antonio Guterres riuscirà ad avvicinare i punti di vista, sulla base della proposta d'autonomia delle regioni di Sahara presentata dal Marocco nel 2007? Riuscirà ad organizzare il censimento della popolazione dei campi “saharawi” a Tindouf in Algeria, come raccomanda l’ONU? Certamente, l'esperienza di Horst Kohler spinge numerosi specialisti in politica internazionale, maghrebini ed occidentali, a credere che ne abbia più possibilità di riuscire dove il suo predecessore, l'americano Christopher Ross, è fallito. Ex SG dell’ONU Ban Ki-moon e suo emissario Christopher Ross erano conosciuti per la loro mancanza di professionalità e di oggettività nell'esercizio delle loro prerogative.
Si ritiene che il nuovo emissario di Antonio Guterres avendo una grande esperienza nei settori politici e diplomatici, potrebbe dare una spinta seria verso la soluzione di una questione creata a tavolino nel periodo della guerra fredda dal colonnello Gheddafi e dell’Algeria per destabilizzare il Marocco. che dura da oltre quattro decenni. La proposta marocchina d'autonomia del Sahara, presentata all’ONU nel 2007 e giudicata dall’ONU credibile e seria.
 Riprendere il cammino di Manhasset?
Horst Kohler desidera quindi rilanciare i negoziati di Manhasset bloccati dal 2012, a causa delle manovre dell’Algeria e dei separatisti del Polisario. I 4 negoziati di Manhasset sono una serie di discussioni tra le parti implicati direttamente nel conflitto attorno al Sahara per arrivare ad una soluzione politica di questa questione.
Questi negoziati, ai quali l'Algeria e la Mauritania sono sempre rappresentate, derivano dalla risoluzione numero 1754 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata il 30 aprile 2007 e che esorta le parti ad avviare negoziati diretti, senza condizioni preliminari ed in buona fede per arrivare “ad una soluzione politica, giusta, duratura e reciprocamente accettabile”.

Benché favorevolmente accolto ed accreditato di una buona reputazione, occorre attendere che Horst Kohler presenti la sua relazione sul Sahara e la situazione nei campi di Tindouf in Algeria, ad aprile 2018, prima di giudicare se il successore di Christopher Ross abbia deciso di trattare la questione del Sahara con rigore e la neutralità requisiti.

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