Tetuan, 21 agosto 2017 - La politica
africana adottata dal Marocco non è data di oggi ma risale a decenni prima, ai
primi anni dell'indipendenza del Regno, cosi ha ricordato il Re Mohammed VI le
costanti che guidano la politica africana del Regno, nel suo discorso
pronunciato domenica in occasione della celebrazione del 64imo anniversario
della Rivoluzione del Re e del Popolo.
Il nesso era fortissimo tra la Rivoluzione
marocchina e i movimenti de liberazione Africani. “La Rivoluzione del 20
agosto” contro il colonialismo “non è stata soltanto un evento rilevante nella
Storia del Marocco, ma ha avuto anche conseguenze principali ed estensioni
significative nelle sfere maghrebina ed africana”, ha detto il Sovrano, quindi,
è grande necessità di farsi nostri i valori di sacrificio, di fedeltà e di
altruismo permanente per portare degnamente la torcia di questa Rivoluzione
rinnovata sulla scena nazionale e continentale. Cioè, “armati di questi
principi e dotati di un senso spinto dal lavoro collettivo saremo in grado di
smontare le sfide complesse che ci assalgono, di condurre a buona fine il
processo di sviluppo globale, e di consolidare la sicurezza e la stabilità che
i popoli della regione auspicano”, ha precisato il Sovrano, ricordando che la
politica specificata dal Marocco verso altri paesi africani nel quadro di
partenariati Sud-Sud solidali è “una scelta saggia”, coronata dalla conclusione
di grandi progetti di cooperazione di sviluppo tra il Regno ed i suoi partner
africani.
Fra questi progetti e realizzazioni
appaiono i cantieri di gasdotto Nigeria - Marocco, le fabbriche di concime in
Etiopia e Nigeria, i progetti di sviluppo a favore delle popolazioni locali, i
villaggi di pescatori, ecc.
L'impegno del Marocco, quindi, nel
difendere le cause e gli interessi dell'Africa è un orientamento “immutabile”
in continuo consolidamento con rassicurazione e
orgoglio.
Nello stesso discorso ha sottolineato il
Sovrano che il ritorno del Marocco all'Unione Africana (UA) nel gennaio di
quest'anno costituisce una decisione storica ed una grande vittoria diplomatica
per il Marocco, rinnovando i suoi ringraziamenti ai paesi africani che hanno
sostenuto il Marocco, sperando che gli altri rivedranno le loro posizioni. Il
ritorno marocchino all’UA è stato votato dalla stragrande maggioranza.
Poiché l'apertura del Marocco sull'Africa
non è stata motivata dal ritorno all’UA, dato che questo ritorno è solo
l'inizio della concretizzazione della strategia di partenariato Sud-Sud
solidale difesa dal Marocco sul continente. Infatti, questo ritorno è
principalmente l'inizio di una nuova tappa che sarà segnata da un lavoro
congiunto con tutti i paesi africani per dare corpo ad un vero partenariato
solidale ed operare insieme allo sviluppo del continente ed alla soddisfazione
delle necessità dei cittadini africani, sottolinea il Sovrano: “Siamo impegnati
attualmente a costruire un'Africa sicura di sé stessa, solidale, unita attorno
a progetti concreti, aperta sulla sua ambiente”.
In questo senso, il Sovrano si è rallegrato
per la decisione degli Stati membri dell'ECOWAS di dare il loro accordo di
principio per l'adesione del Marocco a questa organizzazione regionale
dell'Africa dell'Ovest, sottolineando che il Regno è determinato ad operare per
lo sviluppo solidale a vantaggio dei popoli africani.
Sulla questione di Sahara, il Sovrano ha
indicato che se il 2016 è stato anno della fermezza, il 2017 è anno della
chiarezza. Una chiarezza con la quale il Consiglio Sicurezza dell'ONU ha ben
fatto la sua scelta, registrando nella sua ultima risoluzione d’Aprile scorso
il quadro dei negoziati, insistendo sulla necessità di negoziati condotti in
uno spirito di realismo, in riferimento al piano d'autonomia del Sahara
presentato dal Marocco.
Tale chiarezza ha messo il processo del
regolamento dell’ONU sulla buona via e ha sbarrato la strada ai tentativi qui
cercano di deviarlo verso un orizzonte sconosciuto.
Il Sovrano, in questo quadro, ha ricordato
che molti paesi hanno ritirato il loro riconoscimento all'entità teorica
autoproclamata dal Polisario in Algeria e sostengono a questo punto l'opzione
dell'autonomia nell’ambito dell’unità e la sovranità del Marocco.
“Oltre al rispetto dei riferimenti che
inquadrano il processo di regolamento avviato e la valutazione positiva
dell'iniziativa d'autonomia marocchina percepita come un quadro di negoziato
valido, è stata data importanza allo stabilimento delle responsabilità
giuridiche e politiche che spettano alla parte effettivamente implicata in
questo conflitto regionale”, ha ricordato il Sovrano.
Rilevato che la gestione marocchina
proattiva della crisi di El-Guergarate (nelle frontiere tra Marocco e
Mauritania) condotta con serenità e fermezza, ha portato al fallimento dei
tentativi destinati ad alterare la situazione che prevale in nostro Sahara, e
di demistificare la chimera intrattenuta dai nemici del Marocco sui sedicenti
“territori liberati” dai separatisti del Polisario.
Infine, il Sovrano ha reso omaggio alla
diplomazia marocchina per il suo attivismo nel mondo.
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