lunedì 21 agosto 2017

Rivoluzione del Re e del Popolo in Marocco. Simbolo della liberazione africana dal colonialismo europeo

Tetuan, 21 agosto 2017 - La politica africana adottata dal Marocco non è data di oggi ma risale a decenni prima, ai primi anni dell'indipendenza del Regno, cosi ha ricordato il Re Mohammed VI le costanti che guidano la politica africana del Regno, nel suo discorso pronunciato domenica in occasione della celebrazione del 64imo anniversario della Rivoluzione del Re e del Popolo.
Il nesso era fortissimo tra la Rivoluzione marocchina e i movimenti de liberazione Africani. “La Rivoluzione del 20 agosto” contro il colonialismo “non è stata soltanto un evento rilevante nella Storia del Marocco, ma ha avuto anche conseguenze principali ed estensioni significative nelle sfere maghrebina ed africana”, ha detto il Sovrano, quindi, è grande necessità di farsi nostri i valori di sacrificio, di fedeltà e di altruismo permanente per portare degnamente la torcia di questa Rivoluzione rinnovata sulla scena nazionale e continentale. Cioè, “armati di questi principi e dotati di un senso spinto dal lavoro collettivo saremo in grado di smontare le sfide complesse che ci assalgono, di condurre a buona fine il processo di sviluppo globale, e di consolidare la sicurezza e la stabilità che i popoli della regione auspicano”, ha precisato il Sovrano, ricordando che la politica specificata dal Marocco verso altri paesi africani nel quadro di partenariati Sud-Sud solidali è “una scelta saggia”, coronata dalla conclusione di grandi progetti di cooperazione di sviluppo tra il Regno ed i suoi partner africani.
Fra questi progetti e realizzazioni appaiono i cantieri di gasdotto Nigeria - Marocco, le fabbriche di concime in Etiopia e Nigeria, i progetti di sviluppo a favore delle popolazioni locali, i villaggi di pescatori, ecc.
L'impegno del Marocco, quindi, nel difendere le cause e gli interessi dell'Africa è un orientamento “immutabile” in continuo consolidamento con rassicurazione e  orgoglio.
Nello stesso discorso ha sottolineato il Sovrano che il ritorno del Marocco all'Unione Africana (UA) nel gennaio di quest'anno costituisce una decisione storica ed una grande vittoria diplomatica per il Marocco, rinnovando i suoi ringraziamenti ai paesi africani che hanno sostenuto il Marocco, sperando che gli altri rivedranno le loro posizioni. Il ritorno marocchino all’UA è stato votato dalla stragrande maggioranza.
Poiché l'apertura del Marocco sull'Africa non è stata motivata dal ritorno all’UA, dato che questo ritorno è solo l'inizio della concretizzazione della strategia di partenariato Sud-Sud solidale difesa dal Marocco sul continente. Infatti, questo ritorno è principalmente l'inizio di una nuova tappa che sarà segnata da un lavoro congiunto con tutti i paesi africani per dare corpo ad un vero partenariato solidale ed operare insieme allo sviluppo del continente ed alla soddisfazione delle necessità dei cittadini africani, sottolinea il Sovrano: “Siamo impegnati attualmente a costruire un'Africa sicura di sé stessa, solidale, unita attorno a progetti concreti, aperta sulla sua ambiente”.
In questo senso, il Sovrano si è rallegrato per la decisione degli Stati membri dell'ECOWAS di dare il loro accordo di principio per l'adesione del Marocco a questa organizzazione regionale dell'Africa dell'Ovest, sottolineando che il Regno è determinato ad operare per lo sviluppo solidale a vantaggio dei popoli africani.
Sulla questione di Sahara, il Sovrano ha indicato che se il 2016 è stato anno della fermezza, il 2017 è anno della chiarezza. Una chiarezza con la quale il Consiglio Sicurezza dell'ONU ha ben fatto la sua scelta, registrando nella sua ultima risoluzione d’Aprile scorso il quadro dei negoziati, insistendo sulla necessità di negoziati condotti in uno spirito di realismo, in riferimento al piano d'autonomia del Sahara presentato dal Marocco.
Tale chiarezza ha messo il processo del regolamento dell’ONU sulla buona via e ha sbarrato la strada ai tentativi qui cercano di deviarlo verso un orizzonte sconosciuto.
Il Sovrano, in questo quadro, ha ricordato che molti paesi hanno ritirato il loro riconoscimento all'entità teorica autoproclamata dal Polisario in Algeria e sostengono a questo punto l'opzione dell'autonomia nell’ambito dell’unità e la sovranità del Marocco.
“Oltre al rispetto dei riferimenti che inquadrano il processo di regolamento avviato e la valutazione positiva dell'iniziativa d'autonomia marocchina percepita come un quadro di negoziato valido, è stata data importanza allo stabilimento delle responsabilità giuridiche e politiche che spettano alla parte effettivamente implicata in questo conflitto regionale”, ha ricordato il Sovrano.
Rilevato che la gestione marocchina proattiva della crisi di El-Guergarate (nelle frontiere tra Marocco e Mauritania) condotta con serenità e fermezza, ha portato al fallimento dei tentativi destinati ad alterare la situazione che prevale in nostro Sahara, e di demistificare la chimera intrattenuta dai nemici del Marocco sui sedicenti “territori liberati” dai separatisti del Polisario.

Infine, il Sovrano ha reso omaggio alla diplomazia marocchina per il suo attivismo nel mondo. 

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