sabato 7 aprile 2012

Il Marocco e la crisi del Mali


Il Marocco e la crisi del Mali
Il Marocco ha qualificato “totalmente inaccettabile” l’indipendenza del Nord maliano e si è attivato con aiuti urgenti per affrontare la crisi umanitaria dei rifugiati maliani e si attiva diplomaticamente sul livello del Consiglio di Sicurezza e nel CEDAEO per la pace, la sicurezza e la stabilità nella zona sahel sahariana e per il ristabilimento delle istituzioni costituzionali in Mali.

Indipendenza del Nord maliano è “totalmente inaccettabile”
Il Ministro marocchino di Affari Esteri e della Cooperazione , Saad Dine El Otmani ha affermato alla Maghreb Arab Press (MAP) sul tema degli ultimi sviluppi in Mali, che la proclamazione unilaterale da parte del Movimento Nazionale della Liberazione dell’Azawad  (MNLA) dell’indipendenza del Nord maliano dalla Repubblica maliana è “totalmente inaccettabile” da parte del Regno del Marocco.
El Otmani ha precisato che il Regno del Marocco considera questa dichiarazione come una decisione “totalmente inaccettabile” visto le sue gravi conseguenze sulla pace, la sicurezza e la stabilità in tutta la regione, sottolineando la necessità per tutti gli Stati “di assumere la loro responsabilità per trattare questa questione”.
Aiuti umanitari marocchini ai rifugiati
Per le conseguenze della crisi nord maliano, è stato registrato un flusso di un grande numero dei rifugiati maliani verso i paesi vicini, tale esodo ha provocato una crisi umanitaria nella regione.
Il ministro ha indicato che il Governo marocchino ha preso iniziativa, eseguendo le Alte istruzioni di Sua Maestà il Re Mohammed VI per inviare aiuti umanitari per alleggerire le sofferenze di questi rifugiati in Mauritania, aggiungendo che il Regno si appresta ad intraprendere iniziative simili a profitto dei rifugiati maliani in Niger ed in Burkina Faso.
Mali ha le capacità di uscire dalla crisi
Sulla capacità del Mali di uscire dalla crisi democraticamente e senza danni, soltanto con l’aggravamento della situazione in tutto il Mali, il ministro ha fatto sapere che il Mali “considerato come una democrazia d’Africa, dispone di strumenti necessari per un ritorno flessibile e pacifico alla legittimità costituzionale, nella cornice di un consenso tra tutte le parti concernenti, compressa l’istituzione militare”, la quale ha espresso diverse volte la sua disposizione a rimettere il potere ai civili ed a agire nell’ambito delle Istituzioni costituzionali per poter gestire la crisi del Nord.
Politica estera del Marocco
El Otmani ha sottolineato che il Regno del Marocco, che accorda, nell’ambito della sua politica estera, un grande interesse alle questioni africane, in generale, e la regione Sahaelo-saharaiana in particolare, intraprende contatti e consultazioni con i paesi della regione e diversi paesi amici per ricercare i percorsi di cooperazione propri a “aiutare i fratelli maliani ad uscire dalla loro crisi”.
Golpe di stato contestato
El Otmani ha aggiunto che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione si è attivato subito dopo l’annuncio del Golpe di Stato militare in Mali, con un comunicato ufficiale sottolineando la necessità di ristabilire le istituzioni costituzionali, di preservare l’unità territoriale di questo paese fratello e di fermare l’effusione di sangue dei maliani.
Istituzione di una cellula di crisi Ad Hoc
Il Ministero marocchino ha deciso di istruire una Cellula di crisi Ad Hoc per assicurare e di seguire la situazione della comunità marocchina residente e per evitare ogni attentato contro l’imprenditoria marocchina  in Mali.
La diplomazia marocchina attiva per una soluzione pacifica
La diplomazia marocchina può giocare un ruolo importante per aiutare al regolamento di questa crisi, El Otmani ha fatto sapere che su le Alte Istruzioni del Re Mohammed VI, il Marocco ha annunciato la sua disposizione ad apportare tutto il sostegno necessario per contribuire alla ristabilimento della sicurezza e della stabilità in Mali e garantire una uscita serena e pacifica a questa crisi, partendo dalla sua posizione da membro non permanente del Consiglio di Sicurezza e membro osservatore in seno della Comunità Economica degli Stati dell’Africa dell’Ovest (CEDAEO), ed in conformità con le sue orientazioni diplomatiche basate sul rispetto di principio di sovranità.
L’ambasciatore del Regno del Marocco a Bamako, che ha incontrato diverse volte il capo del comitato militare maliano, è stato incaricato di affermare la necessità di ristabilire il funzionamento della istituzioni costituzionali, auspicando la disponibilità del Regno marocchino a tenersi accanto al Mali per la preservazione della sua sicurezza, della sua unità e della sua stabilità.
I ribelli tuareg che hanno preso nelle ultime settimane il controllo del nord del Mali hanno dichiarato l'indipendenza della regione dell'Azawad. Con un comunicato pubblicato sul sito del Movimento nazionale per la liberazione dell'Azawad (Mnla), il segretario generale Billal Ag Acherif ha annunciato l'indipendenza dell'Azawad. "Data la completa liberazione del territorio - si legge - dichiariamo in maniera irrevocabile l'indipendenza dello Stato a partire da oggi, venerdì 6 aprile del 2012". L'Mnla accusa il governo del Mali di cattiva gestione, nonché di aver tentato di sterminare la popolazione tuareg e di aver violato la normativa internazionale in materia di popoli nativi.
Inizialmente i ribelli sono riusciti a conquistare soltanto piccole città, ma nelle ultime settimane hanno approfittato del caos scatenato nel Paese dal golpe militare e hanno preso il controllo delle principali città nel nord del Paese.
Yassine Belkassem

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