venerdì 10 aprile 2020

ONU: la tavola rotonda è l'unica via per arrivare a una soluzione politica definitiva della disputa regionale sul Sahara Marocchino

Il Consiglio di Sicurezza (CS) delle Nazioni Unite ha ribadito giovedì i parametri chiaramente definiti nelle sue risoluzioni 2414, 2440, 2468 e 2494 per arrivare a una soluzione definitiva della disputa regionale sul Sahara Marocchino. 
Durante il suo briefing tenutosi conformemente alla risoluzione 2494 del 30 ottobre 2019.
Infatti, per arrivare a questa soluzione, i membri del CS hanno ritenuto che non esiste alternativa al processo delle tavole rotonde, che ha riunito nel dicembre 2018 e nel marzo 2019 a Ginevra, Marocco, Algeria,  Mauritania e il gruppo Polisario basato in Algeria. Al termine delle stesse tavole i partecipanti hanno convenuto di riunirsi nuovamente in un formato analogo.
La soluzione politica voluta non può che essere realistica, pragmatica, duratura e basata sul compromesso. I parametri già definiti nelle ultime risoluzioni e che apprezzano inequivocabilmente l’Iniziativa Marocchina di Autonomia, la cui serietà e credibilità è stata riaffermata dal CS dal 2007.
Il CS ha, altresì, ignorato le agitazioni d’Algeria sull’apertura di diversi consolati generali nel Sahara marocchino, così l'organo ONU considera che si tratta di atti di sovranità in conformità al diritto internazionale e che rientrano strettamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra il Marocco e i suoi partner africani.
Da ricordare che l’Algeria era l’unico paese tra i 193 Stati dell’ONU a reagire con comunicati aggressivi all’apertura di oltre dieci consolati generali stranieri in Sahara Marocchino. Contro l’apertura del consolato generale della Costa d’Avorio, Algeria ha, addirittura, richiamo suo ambasciatore ad Abidjan, gesti che confermano per sempre lo status di parte principale d’Algeri nella controversia regionale sul Sahara marocchino. Ma, se Algeria vuole essere davvero all’altezza del suo ruolo assegnato dalla risoluzione 2494 del CS, il suo attivismo dovrà essere mobilitato per rafforzare il suo impegno nel processo delle tavole rotonde, in modo costruttivo e dimostrando realismo e compromesso.

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