Il Marocco che era nel 2010 al posto 128 ha raggiunto il 53esimo
posto di 190 paesi nel mondo nella classifica “Doing Business 2020” della Banca
Mondiale, pubblicata giovedì 24 ottobre a Washington. “Questo avanzamento segna
un progresso significativo nella realizzazione dell'obiettivo del Marocco di
raggiungere la top 50 delle maggiori economie del mondo entro il 2021”, fa
sapere il Dipartimento del Capo di Governo.
Cosi, il Marocco mantiene il primo posto nel Maghreb e in Nord
Africa, e si colloca al terzo posto tra i paesi della regione del Nord Africa e
del Medio Oriente MENA, dietro gli Emirati Arabi Uniti 16° e davanti all'Arabia
Saudita 62° ed Egitto 114°.
A livello del continente africano, il Marocco mantiene la terza
posizione dietro le isole Maurizio, che si classifica al tredicesimo posto
mondiale, Ruanda 38°, e davanti a Sudafrica 84° e Nigeria 131°. “Il risultato
positivo del Marocco è dovuto all'adozione di una serie di importanti misure e
riforme legate agli affari e alle attività delle imprese marocchine, che
rientrano nel quadro del programma di lavoro del Comitato nazionale
dell'ambiente di affari (CNEA)”, sottolinea il comunicato.
La segreteria del CNEA ha inoltre svolto un ruolo importante nella
presentazione agli esperti della Banca mondiale delle riforme introdotte per
migliorare il clima imprenditoriale in Marocco, principalmente quelle legate
allo sviluppo di quadri giuridici e regolamentari per le imprese, nonché alla
semplificazione e alla digitalizzazione di una serie di procedure
amministrative legate al ciclo di vita degli affari, oltre alla creazione di
piattaforme elettroniche per i servizi e gli sportelli unici.
Le riforme della legge relativa alle varie società sia quelle anonime
e le società con nome collettivo, in accomandita semplice, in accomandita per
azioni, a responsabilità limitata e la società in partecipazione, figuravano
tra le riforme importanti entrate in vigore nel corso dell’anno.
Queste riforme hanno permesso di rafforzare la protezione degli
investitori minoritari e di stabilire il principio di trasparenza e di buon gouvernance
basato sulle norme internazionali in questo settore. Di conseguenza, la
classifica del Marocco nell'indice di protezione degli investitori minoritari è
passata dal 64esimo posto al 37esimo.
Inoltre, il Marocco si è classificato 16esimo a livello mondiale
per quanto riguarda l'indice di rilascio delle licenze di costruzione edile,
lanciando una nuova versione della piattaforma online per la gestione digitale
delle licenze.
La classifica marocchina nell'indice di connessione alla rete
elettrica 34° a livello mondiale rispetto a 59 dell'anno scorso è migliorata
anche grazie all'agevolazione del collegamento elettrico delle imprese a
Casablanca attraverso il lancio di una piattaforma elettronica, denominata “e-Collegamento”,
per la presentazione e il monitoraggio delle domande di connessione in media
tensione e lo sviluppo dell'utilizzo dei posti di trasformazione prefabbricati.
Il rapporto della Banca Mondiale menziona altresì una serie di
altre riforme che hanno contribuito al miglioramento del clima imprenditoriale
in Marocco e della sua classificazione internazionale, in questo caso cita:
- L'introduzione di un sistema automatizzato per l'attribuzione degli
affari ai giudici e la pubblicazione di rapporti sulla performance dei
tribunali, ciò che ha agevolato l'esecuzione dei contratti e ha permesso al
Marocco di raggiungere il 60° posto a livello mondiale;
- L'introduzione di un sistema di pagamento online dei diritti
portuali, la soppressione delle procedure di transito su supporto cartaceo e
l'estensione dell'orario di lavoro nel porto, che ha accelerato le operazioni
di commercio transfrontaliero e portato il Marocco alla 58° posizione mondiale;
- La riduzione del tasso d'imposta sulle imprese mediante
l'adozione di un sistema progressivo di imposizione delle imprese, che ha
permesso il paese di raggiungere il 24esimo posto a livello mondiale
dell'indice di prestazione fiscale.
Con questo risultato, il Marocco ha compiuto un grande passo avanti
verso la realizzazione dell’obiettivo fissato dal programma governativo di far
rientrare il paese tra le 50 migliori economie del mondo in materia di
miglioramento del clima imprenditoriale entro il 2021.
In tale prospettiva, sono in corso
ulteriori riforme, come la creazione di un registro nazionale per le garanzie
mobiliari nel quadro dell’attuazione della legge sulle garanzie, che consentirà
alle PME di accedere ai finanziamenti necessari e di migliorare la
classificazione del Marocco nell’indice di accesso al finanziamento.
La performance marocchina è il risultato di
una politica aperta d’investimento guidata dal Re Mohammed VI per mettere il
Marocco in via della buona economia a caratteri sociale ed umano, terra d’opportunità
di business ed il risultato di un miglioramento profondo della gouvernance
pubblica e della lotta contro le differenti forme di prevaricazione e di abuso
particolarmente nei permessi di costruzione e nei pagamenti delle tasse.
Il rapporto “Doing Business” cerca di
misurare le performance di 190 paesi in materia di facilitazione degli affari
valutando la legislazione e le procedure amministrative adottate in dieci diversi
settori del ciclo di vita dell'impresa, vale a dire la creazione di imprese, il
commercio transfrontaliero, il pagamento di tasse e imposte, le licenze di
costruzione, il collegamento all'elettricità, il trasferimento di proprietà,
l'accesso al finanziamento, l'esecuzione di contratti, la protezione degli
investitori, nonché la gestione di questioni delle imprese in difficoltà.